La chemioterapia è un trattamento che causa diversi effetti collaterali nei pazienti che vi si sottopongono, tra i più comuni citiamo: nausea, debolezza, dolori di varia natura e processi infiammatori.
La ricerca in questo campo ha permesso di comprendere che gli effetti collaterali della chemioterapia sono legati a cellule senescenti. Cellule che smettono di dividersi perché giunte alla fine della loro vita e che rilasciano un cocktail di sostanze chimiche dannose per i tessuti circostanti.
Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un farmaco in grado di attaccare selettivamente le cellule senescenti nei topi e ridurre gli effetti collaterali, contribuendo a rendere il trattamento più efficace.
Vediamo come i ricercatori sono giunti a questo importante risultato.
Come limitare gli effetti collaterali della chemioterapia?
Nell’organismo del primo gruppo di topi, i ricercatori hanno facilitato lo sviluppo di cellule senescenti e successivamente inoculato il cancro, che poi è stato trattato con i più comuni trattamenti chemioterapici.
I ricercatori hanno potuto osservare come dopo l’inizio della chemioterapia questi topi abbiano manifestato i primi effetti collaterali dovuti al trattamento (problemi al cuore e al midollo osseo).
A un secondo gruppo di topi, una settimana dopo il trattamento, i ricercatori hanno invece somministrato un farmaco in grado di eliminare le cellule senescenti. Come conseguenza, in questo gruppo di topi non si sono manifestati gli effetti collaterali presentati dal primo gruppo, e anche il numero di ricadute è risultato minore rispetto alla casistica.
La ricerca scientifica nell’ambito delle cellule senescenti e il loro rapporto con il trattamento chemioterapico è molto prolifica, alcuni ricercatori hanno infatti condotto altri esperimenti sulle cellule del sangue di donne con cancro al seno. Da questa ricerca è emerso che le pazienti che, prima di iniziare la chemioterapia, avevano un numero maggiore di cellule senescenti, hanno anche accusato effetti collaterali più invasivi durante il trattamento.
Riuscire a eliminare le cellule senescenti potrebbe, secondo questo studio preliminare, aiutare a limitare i danni.
Va detto che ad oggi non esiste un farmaco in grado di agire sugli esseri umani, nella maniera in cui agisce sui topi. L’esperimento, se condotto sugli esseri umani, provocherebbe una carenza del livello di piastrine nel sangue. La ricerca in questo ambito sta evolvendo rapidamente e, a breve, verrà testato un nuovo farmaco su un gruppo di pazienti, in grado di combattere le cellule senescenti nelle cartilagini articolari.
Gli effetti collaterali della chemioterapia
Il trattamento chemioterapico tratta diversi tipi di cancro in maniera efficace. Ma, come ogni trattamento ha degli effetti collaterali, che dipendono da diversi fattori:
- Tipo di cancro
- Localizzazione
- Farmaci e dosi
- Stato di salute generale
Perché la chemioterapia causa effetti collaterali?
La chemioterapia agisce sulle cellule attive presenti nell’organismo. La cellule cancerogene sono cellule attive, così come quelle sane. Queste includono le cellule presenti nel sangue, nella bocca, nel sistema digerente e i follicoli dei capelli.
Gli effetti collaterali si verificano quando la chemioterapia danneggia le cellule sane.
Effetti collaterali comuni
Di seguito, vi proponiamo una lista dei più comuni effetti collaterali della chemioterapia:
- Affaticamento. Si tratta di un sentimento persistente di stanchezza fisica, emotiva e mentale. Sottoporsi a diversi trattamenti, come chemioterapia e radioterapia, potrebbe aumentare il senso di fatica.
- Dolore e infiammazione alla bocca e alla gola. La chemioterapia può danneggiare le cellule della bocca e della gola, causando infiammazioni dolorose, come la mucosite. Che si verifica generalmente tra i 5 e i 14 giorni dopo il trattamento e svanisce a trattamento ultimato.
- Disturbi gastrointestinali: Diarrea, nausea e vomito, perdita di appetito.
- Disturbi a carico del sangue. Il midollo è un tessuto spugnoso che si trova all’interno delle ossa, e produce nuove cellule del sangue. La chemioterapia va a colpire proprio questo processo.
- Effetti sul sistema nervoso. Alcuni farmaci usati nella chemioterapia causano il danneggiamento dei nervi, i cui sintomi sono rappresentati da formicolio, infiammazione,debolezza o intorpidimento delle mani o dei piedi o di entrambi, affaticabilità o indolenzimento dei muscoli, perdita dell’equilibrio, tremori, problemi alla vista, all’udito.
- Problemi sessuali e riproduttivi. La chemioterapia può inficiare la capacità riproduttiva del soggetto che si sottopone al trattamento.
- Perdita dei capelli. Alcuni tipi di chemioterapia causano la perdita di capelli, questa può verificarsi gradualmente o a ciocche. Di solito, inizia dopo qualche settimana dall’inizio della chemioterapia e subisce un incremento.
- Recall da radiazioni. Ѐ uno sfogo cutaneo che somiglia a una severa scottatura. Sebbene rara, si verifica quando certi tipi di chemioterapia sono fatti durante o subito dopo una terapia chemioterapica esterna.
Effetti indesiderati della chemioterapia a lungo termine
Quasi tutti gli effetti collaterali scompaiono dopo il trattamento. Alcuni tipi di chemioterapia possono portare a danni permanenti al cuore, ai polmoni, al fegato, ai reni o al sistema riproduttivo. Alterazioni cognitive possono perdurare per mesi o anni dopo il trattamento.
Bambini sottoposti a chemioterapia possono invece manifestare effetti collaterali dopo diversi mesi o anche anni dopo la fine del trattamento. Tra gli effetti a lungo termine va incluso un aumento del fattore di rischio di recidive e di contrarre un altro tumore.