Conserve alimentari: ecco come difendersi dai batteri

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 31 Agosto, 2017

Attenzione al botulino nelle conserve alimentari!

Quante volte abbiamo sentito parlare di botulino, associato soprattutto alle conserve alimentari? Il botulino è infatti il veleno più potente per l’uomo, che si nasconde in molte di quelle conserve che, periodicamente, consumiamo. Anche in piccole dosi può essere letale!

In Italia si verificano circa 20-30 episodi all’anno, con un tasso di intossicazione più alto che negli altri Paesi ma, per fortuna, sono pochissimi i casi di avvelenamento. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Avvelenamento da botulino: sintomi e trattamento

I sintomi di un avvelenamento da botulino sono:

  • Bocca asciutta
  • Spossatezza
  • Scarsa mobilità oculare
  • Difficoltà nel mettere a fuoco
  • Diarrea
  • Nausea

Tali sintomi possono verificarsi nelle 12-48 ore successive all’ingestione del cibo contaminato dal botulino ed è fondamentale imparare a riconoscerli, in modo da agire immediatamente con siero antibotulinico, per evitare effetti gravi, quali l’arresto cardiaco e respiratorio.

Come ridurre il rischio di contaminazione? Qualche consiglio per le conserve alimentari

Il Centro di Riferimento per il Botulismo, presso l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), ha diffuso i consigli per preparare le conserve alimentari. Ecco quali sono:

1. Assicurare l’igiene personale e della cucina
2. Ispezionare bene le materie prime
3. Sanificare correttamente i contenitori, lasciandoli in acqua bollente dai 5 ai 10 minuti
4. Quando si aprono gli alimenti, vanno conservati in frigo e per poco tempo, variabile a seconda del prodotto

I pericoli (e non solo!) della tossina botulinica

Il batterio Clostridium botulinum (vedi figura 1) produce diversi tipi di tossina, che vanno dalla A alla G.

Il botulino e le conserve alimentari: qualche consiglio per evitarlo

Figura 1

Il tipo A è utilizzato dal 1989 nella cura di alcune patologie, quali lo strabismo e lo spasmo facciale e, dal 2004, l’Italia ne ha autorizzato l’uso per il trattamento delle rughe glabellari. Le iniezioni di botulino necessitano di un’ottima conoscenza della fisiologia della muscolatura facciale, al fine di evitare inestetismi.

La tossina botulinica agisce sulla giunzione neuromuscolare, con conseguente denervazione muscolare o ghiandolare. I flaconi di tossina botulinica vanno conservati in frigo, come consigliato dalle case produttrici.

Per quanto riguarda i trattamenti estetici, la tossina va utilizzata solo per rughe glabellari poiché, in casi quali le rughe intorno agli occhi, alle labbra, alla fronte, al collo, si possono esporre i pazienti a gravi rischi.

Questo è dovuto al fatto che la tossina botulinica ha come bersaglio principale i muscoli e i gruppi muscolari e può causare:

  • Formicolio
  • Debolezza muscolare
  • Disturbi visivi
  • Paralisi facciale
  • Astenia
  • Disfagia
  • Ptosi palpebrale

 

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Scritto da Alessia Di Nardo | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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