La bugia patologica è stata definita dalla psichiatria moderna come «una lunga storia, che probabilmente riguarda l’intero corso di vita, costellata da frequenti e ripetute bugie senza che ve ne sia apparente motivazione psicologica o un beneficio esterno che possa essere riconosciuto».
In realtà questa definizione è solo una delle tante, non c’è attualmente consenso sulla definizione stessa di bugia patologica, tanto che numerosi esperti hanno provveduto a definire i contorni di quella che possiamo definire come una sorta di patologia. Un cosa è certa: riconoscere il bugiardo patologico può essere abbastanza semplice. Vediamo come!
Chi è il bugiardo patologico
Il bugiardo patologico manifesta una marcata incapacità a considerare le conseguenze delle proprie bugie e non teme di essere scoperto, principalmente perché pensa di essere più intelligente di tutte le altre persone ed dunque convinto che gli altri non potranno mai rendersi conto della veridicità o meno delle sue parole.
Non manifesta alcuna paura o remora di mettere a repentaglio la proprio vita lavorativa, relazionale o la sua reputazione a causa della sua condotta.
Dunque viene da chiedersi: perché si comportano in questo modo? Numerosi studi hanno cercato di dare risposta a questo quesito. Riuscire a spiegare il comportamento e le intenzioni dei bugiardi patologici, non è un compito facile.
Lo studio degli esseri umani non è una scienza esatta, richiede anni e anni di studio soprattutto se si tenta di decifrare il comportamento umano e in particolar modo quello dei bugiardi.
La ricerca psicologica non può da sola riuscire a rispondere alle molte domande che abbiamo sui bugiardi patologici. Un aiuto però ci viene dall’esperienza che facciamo con questa categoria di soggetti.
Sappiamo infatti che la bugia patologica è spontanea, non pianificata e deriva da un impulso impossibile da controllare.
In alcuni casi, la bugia patologica, rientra in alcuni quadri psicopatologici che hanno un loro quadro sintomatologico preciso che include anche l’abitudine a mentire, tra questi:
- Disturbi della personalità
- Disturbo antisociale (noto come sociopatia)
- Disturbo narcisistico della personalità
- Disturbo borderline della personalità
- Disturbi della condotta
- Disturbo oppositivo provocatorio
- Disturbo dell’attenzione e iperattività
La bugia patologica può anche essere presente solo ed unicamente come tratto distintivo della personalità, come:
- Narcisismo
- Egoismo
- Personalità abusante
- Comportamenti ossessivi, controllanti e compulsivi
- Impulsività
- Aggressività
- Comportamenti manipolativi
- Comportamento asociale
- Bassa autostima
- Labilità emotiva
- Rabbia
Raccontare bugie gratifica il bugiardo patologico, che non prova rimorso e non rimpiange nulla di ciò che ha detto anche se quanto detto è potenzialmente in grado di ferire o danneggiare un’altra persona. Questi soggetti, proprio per la loro mancanza di empatia e la noncuranza verso l’altro, incontrano i criteri per il disturbo antisociale di personalità o sociopatia.
Ecco come riconoscerlo
Vediamo ora nel dettaglio 6 aspetti comportamentali del bugiardo patologico, che non tutti conoscono .
- Sappiate che il bugiardo patologico vi studierà – L’obiettivo del bugiardo solitamente è quello di nascondere i fatti per non farvi conoscere la verità. Per riuscire in questo intento, avrà la necessità di studiare il vostro comportamento e la vostra personalità, per approfittarsi di voi e cercare i vostri punti deboli da usare a suo vantaggio.
- Non è empatico – Il bugiardo patologico non ha una coscienza morale, nessun rimorso e non si cura delle conseguenze delle sue azioni. Manca di quella che viene chiamata empatia, ovvero la capacità di comprendere e considerare gli stati d’animo altrui.
- Ha difficoltà a mostrare le sue vere emozioni – Questi soggetti hanno una marcata difficoltà a mostrare e condividere con gli altri le proprio reali emozioni, proprio perché spinti dalla necessità di mostrare e raccontare, agli altri ma anche a se stessi, ciò che non è reale.
- Non fanno quello che solitamente si pensa – Che ci crediate o no, i bugiardi non mostrano alcun comportamento anomalo quando raccontano bugie. I bugiardi veramente esperti sono molto bravi a non perdere il contatto oculare diretto con l’interlocutore e appaiono rilassati e socievoli. Alcuni soggetti sociopatici, come meccanismo di difesa, hanno imparato ad evadere il contatto oculare diretto con strategie dissimulanti, sorridendo e usando battute e humor per sviare l’attenzione della loro mimica rivelatrice.
- I bugiardi più subdoli sono quelli manipolativi – I bugiardi tendono a manipolare gli altri e sono dei veri professionisti a farlo. Sanno sempre cosa dire e come dirlo, sanno cosa volete e cosa non volete sentirvi dire, grazie alla loro capacità di leggere le persone. La manipolazione spesso si raggiunge per vie traverse anche e soprattutto attraverso la seduzione, utilizzata per approfittarsi delle proprie vittime.
- I bugiardi patologici non mostrano pentimento – Questi individui non mostrano rimorsi né sensi di colpa né tanto meno disagio quando colti a raccontare bugie. Una volta scoperto il loro castello di bugie molti bugiardi reagiscono mostrando aggressività e rabbia nei confronti di coloro che li mettono in discussione, non perché scoperti ma perchè non creduti.
Dopo questa breve disamina sul comportamento dei bugiardi patologici ciò che risulta chiaro è che non c’è un bugiardo patologico che sia uguale ad un altro.
Provare a categorizzare e capire cosa spinge un bugiardo a comportarsi come si comporta è estremamente difficile proprio per l’eterogeneità del genere umano. La ricerca in ambito psicopatologico e psichiatrico, sta cercando di trovare risposte utili a spiegare cosa spinge questi soggetti a mentire ma soprattutto come proteggere le vittime dai bugiardi patologici.
E voi? Conoscete o avete mai conosciuto un bugiardo patologico? Raccontateci le vostre esperienze.