Come riconoscere i sintomi del bruxismo

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 26 Ottobre, 2016

bruxismo: i sintomi del disturbo

Il bruxismo è un fenomeno ampiamente diffuso sia tra gli adulti, che tra i bambini. Le cause possono essere di natura psicologica e neurologica e interessa l’apparato dentale e mandibolare. Ciò che rende complicato la cura del bruxismo è la sua diagnosi, infatti il soggetto spesso non sa nemmeno di soffrirne. Ecco spiegato perché si soffre di bruxismo e come riconoscerne i sintomi.

Quali sono le cause del bruxismo?

Le cause del bruxismo comprendono fattori psicologici e neurologici, tuttavia anche uno stile di vita errato può favorirne l’insorgenza, come per esempio lo stress, il ritmo eccessivamente frenetico, il consumo di alcol e di caffeina.

In passato, il fenomeno del bruxismo veniva attribuito all’errata occlusione dentale. Attualmente, dopo aver condotto diverse ricerche scientifiche, appare chiaro che le cause principali di tale disturbo sono i fattori psicologici e gli aspetti neurologici collegati alla qualità del sonno, più che alla chiusura della bocca.

Chi soffre di bruxismo?

Questo genere di disturbo, spesso dettato dall’eccessiva quantità di stress, non solo insorge negli adulti, ma non risparmia nemmeno i bambini, che spesso sono messi troppo sottopressione. Tuttavia, spesso chi soffre di bruxismo tende a sottovalutare il problema, o non sa nemmeno di averlo. Ecco perché l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP) è attualmente impegnata in una campagna di sensibilizzazione per prevenire il problema, cercando di renderlo quanto più noto possibile.

Secondo le stime attuali, in Italia soffrono di bruxismo circa 15-18 milioni di persone, mentre in Occidente, il dodici percento della popolazione è affetta da bruxismo notturno.

Cosa provoca il bruxismo?

Questo disturbo è caratterizzato da un’usura anomala dei denti, visibile grazie alla presenza di scheggiature e incrinature, non solo sui denti stessi, ma perfino sui lavori odontoiatrici.

Spesso il bruxismo causa difficoltà funzionali nell’apertura e chiusura della bocca, ma anche indolenzimento muscolare e articolare della mandibola.

Come si diagnostica il bruxismo?

Fabio Carboncini, presidente dell’AIOP, ha evidenziato i chiari segni della presenza di bruxismo, quali:

  • dentatura danneggiata o consumata
  • rumore notturno
  • sensazione di tensione mandibolare di mattina
  • dolore localizzato alle arcate dentali
  • cefalee muscolo-tensive ricorrenti

Come si cura il bruxismo?

Come è stato descritto in precedenza, il bruxismo tende a insorgere principalmente a causa di stress e ansia. Pertanto, uno dei trattamenti più impiegati è la somministrazione di psicofarmaci che agiscono a livello centrale, ma che non sempre si rivelano efficaci.

La vera prevenzione e cura avviene allentando i livelli di stress psicologico alla quale una persona è sottoposta. Tuttavia, può essere d’aiuto mantenere sempre la bocca in posizione corretta, quindi con i denti staccati e i muscoli masticatori rilassati. Infatti, è bene far toccare i denti tra loro solo durante la masticazione.

Infine, un fattore da non trascurare nella cura del bruxismo consiste nel limitare il consumo di alcol, fumo e caffè e di tutte le sostanze stimolanti, in particolar modo prima di andare a letto, per assicurarsi un sonno qualitativamente elevato, evitare un eccesso di tensione nei muscoli masticatori e il sovraffaticamento.

Nei casi più gravi, si consiglia di utilizzare i bite, ossia delle placche intraorali in resina acrilica, durante la notte, per proteggere i denti, alleviare la pressione sulle articolazioni della mandibola e distendere le fibre muscolari contratte. Tuttavia, si sconsiglia di prendere iniziative personali e di consultare un medico prima di iniziare qualunque terapia.

Bruxismo: da cosa deriva questo termine?

Il termine bruxismo, che in greco significa “digrignare i denti“, è una patologia responsabile delle lesioni del cavo orale e dei denti. In sostanza, questo fenomeno consiste nel digrignare i denti in modo inconscio, quindi durante lo stato di sonno. Questa particolare caratteristica rende difficile diagnosticare la patologia, che il più delle volte il soggetto non sa di avere.

Altre volte il paziente si reca dal medico solo quando lo stadio della malattia è particolarmente avanzato e causa emicrania, dolore e stanchezza dei muscoli facciali.

Se si sospetta di essere affetti da bruxismo, si consiglia di consultare il proprio medico o di sottoporsi a una visita odontoiatrica.

 

 

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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