Come riconoscere i reumatismi

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 24 Ottobre, 2016

reumatismi: i sintomi del disturbo

I reumatismi e le malattie reumatiche sono caratterizzati da dolori alle ossa molto fastidiosi.

La diagnosi precoce di questi disturbi aiuta a controllarne l’evoluzione e soprattutto aiuta chi ne soffre a conviverci nel modo migliore possibile. La Società italiana di reumatologia ha scritto un documento dove sono elencati i dieci principali campanelli d’allarme che è bene non sottovalutare.

Quali sono i 10 sintomi che possono essere collegati ai reumatismi?

I primi 10 sintomi che possono farci pensare ai reumatismo sono:

  1. Colore della pelle delle dita che diventa bianco a causa del freddo, di cambiamenti di clima o a causa di emozioni forti.
  2. Mani e polsi che si presentano come gonfie e doloranti all’altezza delle articolazioni, per un periodo di almeno tre settimane.
  3. Secchezza di occhi e bocca, in associazione a dolori articolari o muscolari.
  4. Attenzione nel caso in cui, pur non avendo subito nessun tipo di trauma, avvertite dolore associato alle volte ad arrossamento localizzato, a una o più articolazioni.
  5. Anche una sensazione di rigidità articolare, al mattino quando ci si sveglia, e che dura per più di un’ora, non va sottovalutata.
  6. Viso, naso, guance e zona intorno agli occhi che si arrossano, associati a dolore che peggiora con l’esposizione solare.
  7. Presenza di dolori simili a quelli della sciatica, fino al ginocchio, che si presentano a intermittenza, che diventano frequenti a riposo e diminuiscono con l’esercizio fisico.
  8. In soggetti di età sopra i 50 anni, va valutata la comparsa di dolore a tutte e due le spalle, che rendono difficile il pettinarsi o l’alzarsi dal divano, in special modo se accompagnati a cali di peso e mal di testa.
  9. In donne in post-menopausa o in soggetti che stanno assumendo cortisone fare attenzione se si presentano dolori improvvisi alla schiena, in particolar modo se dopo uno sforzo o a seguito del sollevamento di un peso.
  10. In chi soffre di psoriasi non va sottovalutata la presenza di dolore al tallone, alle articolazioni o alla colonna vertebrale.

Cosa sono i reumatismi?

Quando si parla di malattie reumatiche ci si riferisce a quelle patologie che coinvolgono le articolazioni e i muscoli.

Mentre l’artrosi è legata all’usura, ce ne sono altre come l’artrite reumatoide che hanno invece origine da problemi nel sistema immunitario.

Il trattamento di queste patologie, delle quali si occupano i reumatologi, vanno dall’assunzione di farmaci, al regolare esercizio fisico, al riposo, alla gestione dello stress fino a una dieta sana.

Le malattie reumatiche sono oltre 100. Qui di seguito troverete un elenco di quelle più diffuse.

  • Osteoartrite. Si tratta di un danno alla cartilagine che rende difficoltoso l’uso delle articolazioni. Le zone che colpisce maggiormente sono le ginocchia, i fianchi, la parte bassa della schiena, il collo, le mani e i piedi. Si presenta con dolore, gonfiore, rigidità, sensazione di calore, difficoltà di movimento.
  • Lupus. Si tratta di una malattia autoimmune che porta a dolori articolari, affaticamento, rigidità delle articolazioni, eruzioni cutanee, perdita di capelli, sensibilizzazione ai raggi solari, problemi agli organi (reni), dita di mani e piedi che diventano blu se esposti al freddo, malattie del sangue, dolori al torace, svenimenti o ictus.
  • Spondilite anchilosante. Questa malattia si presenta come un mal di schiena leggero che poi aumenta e colpisce le articolazioni della colonna vertebrale. È frequente nei soggetti giovani, dall’adolescenza fino ai 30 anni.
  • Sindrome di Sjogren. La causa di questa malattia, più frequente nelle donne che negli uomini, è ignota. Si presenta con secchezza degli occhi, accompagnata da bruciore e irritazione, secchezza della bocca, con problemi a denti e gengive, gonfiore della ghiandole al lato del collo, dolore e rigidità (raro), malattie a organi interni (raro).

Per diagnosticare tutte queste patologie è necessario che il medico, dopo un’analisi del caso, faccia ricorso ad analisi approfondite che vanno dalla risonanza magnetica fino alla biopsia.

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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