Come perdere peso in estate

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 01 Agosto, 2017

I consigli per perdere peso in estate

A chi non piace sfoggiare un fisico perfetto in spiaggia? Se in inverno ci lasciamo un po’ andare, in primavera ci ricordiamo che la bella stagione è alle porte e iniziamo a fare diete di ogni genere.

Tutti hanno qualcosa del loro aspetto che non li rende soddisfatti e che vorrebbero cambiare. Che sia il naso, le guance, le orecchie, le mani o la cosa più comune: il peso. I chili superflui sono spesso fonte di frustrazione, ma la buona notizia è che mentre alcune cose sono più difficili da cambiare, il nostro peso è qualcosa su cui possiamo lavorare con un pizzico di buona volontà.

Basta poco per trovare le diete più strane, ma troppo spesso questi modelli alimentari sono poco salutari e possono mettere a rischio la salute di chi le segue.

È il momento di iniziare la dieta? Queste semplici regole potrebbero esserti di supporto

Innanzitutto bisogna prendere consapevolezza delle proprie abitudini alimentari e del proprio stile di vita. Ecco alcuni consigli:

  • Sarebbe utile annotare, per circa una settimana, cosa si mangia e quanto si beve e ci si muove. La compilazione di un diario alimentare aiuta a identificare le abitudini da modificare.
  • Scegliere gli obiettivi che si è disposti a raggiungere.
  • Compilare una lista di alimenti che potrebbero distrarre dall’obiettivo in modo da conoscere il “nemico” e non cedere alla tentazione.
  • Perdere anche solo il 5-10% del peso nel corso di un periodo di 3-6 mesi ha enormi benefici per la salute fisica e psichica, infatti, la perdita di peso incoraggia nel perseguire il proprio scopo.
  • Perdere tra 0.25 e 1 Kg a settimana è sicuramente un obiettivo realizzabile.
  • Dimagrire cambia in meglio l’aspetto, ma aiuta anche a prevenire e ridurre il rischio di malattie come il diabete di tipo 2, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia e l’ipertensione arteriosa.
  • Fondamentale è l’esercizio fisico.
  • Per perdere mezzo chilo a settimana bisogna essere in deficit di 500 calorie al giorno.

Come seguire un piano alimentare sano

Ecco come:

  • Iniziare la giornata con una sana colazione, in cui non devono mancare cereali integrali.
  • Mangiare 5 pasti, regolari ed equilibrati, al giorno (quindi colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena).
  • Gli spuntini andrebbero fatti a base di yogurt, frutta secca o frutta fresca.
  • Assicurarsi di aver mangiato almeno cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno, mangiandone un po’ a ogni pasto.
  • Mangiare molta verdura e frutta, non devono mancare cereali, legumi, pesce e uova.
  • Riempire metà piatto con verdura e insalata e dividere l’altra metà tra carne, pesce, uova o fagioli e carboidrati come patate, riso, pasta o pane.
  • Stare sempre attenti a controllare le dimensioni delle porzioni.
  • Scegliere alimenti e bevande a basso contenuto di grassi e zucchero.
  • Limitare snacks dolci e salati.
  • Evitare l’assunzione di alcol.
  • Mangiare lentamente.
  • Fare almeno mezz’ora di attività fisica quotidiana, anche una passeggiata a passo veloce potrebbe andare bene, così da bruciare più calorie.
  • Provare a utilizzare un contapassi, cercando gradualmente di aumentare il numero di passi, fino fare circa 10.000 passi al giorno.

È importante ricordare che non esiste una soluzione veloce ma cambiare e abituarsi a un nuovo stile di vita richiede impegno e volontà.

I consigli degli esperti

Ogni individuo è diverso dall’altro. Sesso, stato di salute, età, altezza, corporatura, sono parametri che vanno considerati quando si deve seguire una dieta. I medici specializzati in nutrizione e alimentazione non standardizzano mai un regime alimentare, ma lo personalizzano in funzione delle esigenze fisiche del paziente.

Ecco i consigli di alcuni medici specialisti:

Josh Axe, medico specializzato in medicina naturale e nutrizionista clinico, suggerisce di mantenere in salute l’intestino, organo alla base del benessere generale. “Ci sono trilioni di batteri nel nostro intestino – afferma Axe – alcuni buoni e cattivi. Ma quando mangiamo gli alimenti sbagliati, i batteri cattivi sono autorizzati a proliferare e sopraffare i batteri buoni. Questi batteri cattivi finiscono per danneggiare il rivestimento intestinale, creando fori che permettono alle particelle di cibo non digerite, tossine e microbi pericolosi di passare nel flusso sanguigno. Questi invasori stranieri sconfiggono il corpo e il danno che si manifesta è diverso da persona a persona. Alcuni soggetti sviluppano problemi di diabete o di cistifellea, mentre altri prendono peso o sviluppano pelle secca e pruriginosa”.

La dottoressa Caroline Cederquist, specialista in chirurgia bariatrica ha sviluppato, insieme al marito, un servizio di consegna di pasto che si concentra sul giusto equilibrio di proteine, carboidrati, grassi sani e fibre. “Tutte cose importanti quando si cerca di perdere peso. La giusta percentuale di nutrienti, insieme ad una adeguata attività fisica, è uno strumento che aiuta a diventare più consapevoli e a perdere peso in maniera fisiologica” – ha detto Cederquist.

L’endocrinologa e dietologa Westin Childs suggerisce di incrementare l’assunzione dei grassi “buoni” (assunti con olio d’oliva, olii vegetali, frutta secca e olio di fegato di merluzzo), di fibre contenute in alimenti vegetali e integrali, evitando stressanti sedute in palestra in favore di passeggiate, training e rilassamento psicofisico.

Adottare uno stile di vita sano ed equilibrato non aiuta solo a dimagrire, ma comporta un importante benessere psicofisico. Allora, cosa aspetti? Sei pronta per cominciare il tuo cambiamento?

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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