Occhi che bruciano, sbadiglio frequente, sensazione di freddo, suoni ovattati. Sono questi i segnali che preannunciano l’arrivo di un colpo di sonno improvviso. La causa? La privazione di un buon riposo notturno. Quando il sonno non è ristoratore, infatti, gli addormentamenti improvvisi sono dietro l’angolo.
Ma come evitare i colpi di sonno? Rispettando il proprio orologio biologico interno, ma non solo.
Cosa sono i colpi di sonno (e come riconoscerli)
Come abbiamo visto, i colpi di sonno non giungono mai all’improvviso. Spesso, infatti, delle piccole avvisaglie che ne preannunciano l’arrivo. Purtroppo, però, questi campanelli di allarme sono spessi sottovalutati.
Ma cos’è un colpo di sonno e da cosa è caratterizzato? Il primo vero indizio è sicuramente la sensazione insistente di bruciore agli occhi: diventano pesanti, le palpebre si chiudono e il rossore diventa più imponente.
Anche gli sbadigli si fanno più frequenti e, al contempo, si avverte una certa difficoltà nel mettere a fuoco le immagini che si hanno dinanzi agli occhi. La testa cede, cadendo in avanti, anche se solo per pochi secondi.
Arriva anche il senso di irrequietezza, e mantenere una traiettoria tranquilla – quando si è alla guida – diventa impresa davvero ardua. Il vero problema, però, risiede nel calo dei tempi di reazione, di concentrazione e di percezione del pericolo. Il senso di velocità del veicolo? Viene meno.
Insomma, davanti a queste avvisaglie, il colpo di sonno alla guida diventa molto probabile. Fermatevi, una sosta potrebbe essere davvero ristoratrice (oltre a salvarvi la vita).
Come prevenire un colpo di sonno alla guida
Con dei piccoli accorgimenti si potrebbe (facilmente) evitare un colpo di sonno in auto. Prima di mettersi al volante, soprattutto se sono stati pianificati viaggi lunghi, magari in autostrada, è bene:
- Non bere alcolici
- Preferire cibi leggeri, con pasti a base di frutta e verdura
- Valutare con cura l’assunzione di farmaci che, tra gli effetti collaterali, potrebbero comprendere la sonnolenza
- Coricarsi prima di partire, anche solo per 30 minuti
- Pianificare delle soste in anticipo
- Evitare lunghi tragitti nelle ore notturne, soprattutto se si viaggia da soli
- Valutare gli orari del viaggio, se possibile: la sonnolenza è maggiore a metà pomeriggio e nelle prime ore del mattino (cioè 1:00-05:00) indipendentemente dalla quantità e qualità del sonno precedente
Anche quando si è già al volante, si può fare qualcosa per evitare colpi di sonno.
- Davanti ai sintomi che preannunciano un attacco di sonno improvviso, fermarsi nell’immediato
- Un riposo di 30 minuti è sufficiente per recuperare le forze
- Bere una/due tazze di caffè (100-200 mg di caffeina) ricordandosi che l’effetto della caffeina vale dura circa una o due ore
L’aspetto più importante, per evitare colpi di sonno improvvisi, è sapere riconoscere le cause del sonno diurno che, ricordiamo, è all’origine della gran parte degli incidenti stradali.
L’importanza di capire le cause del sonno improvviso
L’eccessiva sonnolenza è uno dei principali motivi di incidenti stradali, inutile negarlo. La causa dei colpi di sonno è spesso imputabile a un numero insufficiente di ore di sonno della notte precedente. Stime sostengono che se si dorme solo 5 ore per notte, il rischio di essere coinvolto in un incidente stradale è 4 volte più elevato rispetto alla norma.
Ma le cause dei colpi di sonno alla guida non finiscono qui. I dati del 2018, forniti da Automobile Club d’Italia (Aci) e della Fondazione italiana salute ambiente e respiro (Fisar), ci informano che oltre dodicimila incidenti stradali sono causati ogni anno dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), che porta a colpi di sonno al volante, provocando una media di 250 morti all’anno.
Purtroppo, però, l’80% delle persone che soffre di apnee notturne non ne è consapevole. Si tratta di una patologia troppo spesso sottovalutata, che frammenta il sonno provocando stanchezza durante tutta la giornata. Compresi colpi sonno alla guida.
Diagnosticare il disturbo è il primo importante passo per tornare a dormire bene, scongiurando sintomi e pericoli annessi. L’esame principale per poterlo fare è la polisonnografia, un test semplice e non invasivo che è possibile effettuare anche presso la propria abitazione, da analizzare poi con un medico del sonno che, tra le terapie, potrebbe prescrivere la CPAP per risolvere il problema.
Sanzioni e ritiro della patente per un colpo di sonno
Ricordate che il colpo di sonno non è una giustificazione per essere esenti da qualsiasi responsabilità. Proprio così. Il conducente deve (sempre) assicurarsi di essere nelle condizioni psico-fisiche per mantenere il controllo del veicolo in ogni circostanza. Il codice della strada stabilisce infatti che «il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile». In mancanza di questi requisiti, si rischia una multa da 41 a 168 euro.
Ovviamente, tutto questo se il colpo di sonno non determina danni maggiori: qualora venga investita una persona, potrebbe insorgere il reato di lesioni colpose o l’omicidio stradale, come stabilito dalla Cassazione.
Inoltre, secondo una recente sentenza del Tar Toscana, potrebbe scattare anche la revisione della patente qualora il conducente, a causa di un colpo di sonno, provochi un incidente stradale.
Dal colpo di sonno, però, non si sfugge. Infatti, ci sono vari elementi che possono far risalire l’incidente al colpo di sonno: per esempio, la mancanza di tracce di frenata sulla strada può dimostrare che il conducente in quel momento non era vigile.
Insomma, non sottovalutate il problema. Basti ricordare che l’eccessiva sonnolenza alla guida è associata approssimativamente a un quinto degli incidenti stradali (1 su 5) ed è una delle principali cause di incidenti mortali in autostrada.