La cocaina uccide il cervello

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 22 Febbraio, 2016

La cocaina ha sul cervello umano, se usata a lungo termine, degli effetti devastanti.

La cocaina aumenta la concentrazione di dopamina e noradrenalina nell’area sinaptica, bloccando i trasportatori: i neurotrasmettitori, non potendo essere recuperati dalle vescicole trasportatrici, rimangono nello spazio sinaptico.

Può, dunque, portare a modifiche di parti del cervello che regolano l’impulsività e la capacità di analizzare le proprie decisioni. Negli ultimi anni, questa droga si è diffusa come sostanza stupefacente, impiegata ad ogni età dai più svariati ceti sociali. La cocaina viene illegalmente commercializzata nella forma salificata, cocaina cloro-idrato, e consumata per ispirazione nasale (“snorting”) o iniettata per via endovenosa.

Gli effetti della cocaina

Uno studio ha preso in esame 30 soggetti dipendenti dall’uso di cocaina, che al momento erano “puliti”, e li ha coinvolti in un esercizio sul gioco d’azzardo, che verteva sull’indovinare il numero che sarebbe apparso sullo schermo.

Usando delle tecniche di monitoraggio, gli autori di questo studio hanno misurato l’attività cerebrale dei soggetti analizzati. I risultati, che sono stati pubblicati sulla rivista Addiction Biology, mostravano che i soggetti dipendenti dalla cocaina avevano un’attività cerebrale maggiore nella zona dello striato ventrale, che fa parte del circuito di ricompensa.

Questi aumenti si sono avuti sia nel caso in cui il soggetto avesse vinto, ma anche in caso di sconfitta, sintomo che il soggetto era costantemente alla ricerca di benefici connessi allo svolgimento dell’attività svolta. Si è, quindi, ipotizzato che l’iperattività del circuito di ricompensa possa essere una delle principali cause della dipendenza.

Cos’altro è emerso dallo studio?

Si sono notati anche livelli anomali di attività nella zona della corteccia prefrontale mediana, in particolare per la corteccia cingolata anteriore e per la corteccia orbifrontale. Queste zone sono associate alla valutazione dei risultati delle proprie azioni. Si è visto come le sconfitte avessero portato, su queste aree, durante il test, eseguito in soggetti puliti, a forti aumenti di attivazione della funzione cerebrale, consentendo ai soggetti stessi di valutare e analizzare il comportamento e rispondere di conseguenza.

Negli individui consumatori di cocaina questa funzione sembra essere compromessa. Questi cambiamenti comportamentali sono correlati con anomalie strutturali di queste aree del cervello. Ad esempio, si è notato un aumento della materia grigia nelle aree del circuito di ricompensa e nel nucleo caudato.

Non è noto quanto sia il quantitativo di cocaina da assumere per arrivare a questi effetti e se essi siano reversibili. Lo studio si ferma, infatti, all’analisi dei cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello causati dall’assunzione costante di questa sostanza.

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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