Per chi soffre di cistite, l’estate non è proprio la stagione ideale per star tranquilli.
Lo sa bene la dr.ssa Monica Sommariva, specialista in urologia, che ha risposto ad alcune delle domande più frequenti sul disturbo.
La cistite in estate si presenta più frequentemente: perché?
Si, è così perché la sabbia umida è ricca in germi di vario tipo e il contatto a lungo del costume bagnato con sabbia è un veicolo facilissimo. La sudorazione abbondante provoca disidratazione con emissione di urine concentrate quindi più acide e irritanti e favorisce la stipsi.
Possono anche verificarsi episodi di colite per una alimentazione poco curata con abuso di bevande gassate e alcoliche fredde o semifreddi inquinati.
Il cloro delle piscine altera il pH vaginale e la flora batterica protettiva. Una igiene frettolosa con detergenti saponosi e l’uso di indumenti sintetici e colorati peggiora la situazione.
L’utilizzo di bagni pubblici o di alberghi sono un ulteriore veicolo di trasmissione batterica. Il viaggio stesso provoca cambiamenti di abitudini e alimentari che possono alterare la flora batterica intestinale, con comparsa di colon irritabile. Tra i batteri più comuni abbiamo l’Escherichia Coli, normale commensale intestinale non pericoloso se presente in carica modesta. Nella donna la cistite è più frequente per la brevità dell’uretra con una maggiore vicinanza al canale anale.
Quindi occorre una maggiore igiene, evitando di trasportare i batteri verso la vagina e quindi in uretra.
Come fare a prevenire il disturbo? In spiaggia cosa evitare?
Come prevenire? Con un’alimentazione sana e corrette norme igieniche, con l’uso di cibi freschi controllati e ben lavati, una idratazione abbondante, almeno 2 litri di acqua al giorno, tisane serali tiepide con malva, tè verde e limone, spremute di limone durante la giornata.
Per facilitare le funzioni intestinali è bene assumere probiotici naturali (yogurt), evitare carni, salumi, formaggi fermentati, bevande gassate, alcool, creme, sughi lavorati.
Si consiglia sempre di lavare molto spesso le mani, fonte principale di trasmissione di batteri, lavarsi e asciugarsi bene dopo il bagno in mare o piscina, lavare le parti intime con creme a base di acido ialuronico, non sedersi sui servizi igienici in quanto le veline copri water non proteggono dal contagio, indossare indumenti bianchi e di cotone o fibre naturali non sintetiche. Non trattenere a lungo le urine. Non stare sdraiati direttamente sulla sabbia specie se bagnata. Fare spesso docce per eliminare il sudore. Evitare tamponi mestruali interni o cambiarli immediatamente dopo il bagno ed evitare salvaslip se non indispensabili.
Se si è predisposti ad avere cistite meglio prevenire iniziando prima della partenza una profilassi con D-mannosio e acido ialuronico quotidiana fino al rientro.
Le stesse regole di prevenzione valgono anche per gli uomini?
In generale sì, anche se l’infezione è meno frequente per una anatomia dell’uretra favorente. Tuttavia, specie nei bambini, l’infezione può manifestarsi per la cattiva abitudine di non detergere correttamente e più volte al giorno le parti intime, scoprendo bene il glande soprattutto se si è in presenza di fimosi (restringimento del prepuzio). Anche in questo caso, a ogni minzione lavare bene i genitali con acqua corrente e al mattino e alla sera utilizzare detergenti protettivi a base di acido ialuronico.
Ricordarsi che, in caso di malattia prostatica, si può andare incontro a episodi di cistite, prostatite e ritenzione urinaria a seguito di disidratazione, igiene scarsa e alimentazione con abusi di spezie, caffè, alcol, cibi fermentati e insaccati. Lavare bene la mani più volte al giorno.