Avete mai sentito parlare di cisti al rene? Molte volte si pensa ad altre localizzazioni per le cisti, ma anche i reni possono essere colpiti.
In generale, si tratta di formazioni patologiche cave, con una parete che racchiude materiale liquido, gassoso o semisolido.
Ma le cisti ai reni sono pericolose? Certo, solitamente non devono essere fonte di particolare preoccupazione.
Ma la loro presenza nei reni può causare qualche problema, determinato dalla funzione di questi importanti organi, ovvero quella di garantire l’eliminazione dei prodotti di scarto dall’organismo e partecipare al mantenimento dei normali valori della pressione arteriosa.
Facciamo, però, un passo indietro.
Cosa sono le cisti renali, e come possiamo accorgerci se si sviluppano?
Cisti renali: dei piccoli sacchetti sul rene
Le cisti renali sono dei sacchetti contenenti liquido che si sviluppano – appunto – in sede renale: appaiono come delle piccole protuberanze che sporgono dalla superficie dell’organo.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di cisti renali semplici, ovvero di formazioni benigne le cui dimensioni possono variare notevolmente, senza però mai rappresentare una condizione grave.
In un limitato numero di casi, le cisti renali possono essere di natura maligna, con caratteristiche peculiari.
Sebbene sia possibile che un rene sia interessato da più di una cisti, la cistosi renale semplice non è da confondere con la policistosi renale, una malattia genetica caratterizzata dalla comparsa di numerose cisti nei reni.
La policistosi renale, anche nota come rene policistico, è una malattia ereditaria che può manifestarsi tanto nell’infanzia (rara) quanto in età adulta (più comune), compromettendo la funzionalità dell’organo.
Le cause delle cisti ai reni? Forse l’età!
Le cisti renali semplici sono più comuni di quanto si possa pensare, soprattutto dopo i 50 anni.
Non sono del tutto chiare le cause della loro formazione, ma è molto probabile che compaiano a seguito dell’ingrossamento dei nefroni (cioè delle porzioni del rene deputate alla filtrazione del sangue) che avviene con l’età.
L’aumento delle dimensioni dei nefroni, infatti, è dovuto a un incremento di liquido, che si può accumulare in “sacche”, formando le cisti.
Cisti ai reni: i sintomi
Accorgersi di una cisti renale è molto difficile: generalmente, infatti, sono asintomatiche. Il loro riscontro è accidentale, ed avviene quando ci si sottopone ad esami strumentali per immagini (come ecografie o TAC o risonanza magnetica).
Sebbene non siano sintomatiche, se sono presenti diverse cisti, magari anche di discrete dimensioni, è possibile che si manifestino clinicamente.
Tra i sintomi delle cisti ai reni vi sono:
- Dolore alla schiena, all’addome o allo stomaco
- Sangue nelle urine
- Pressione alta
- Febbre
Spesso i sintomi che si presentano sono connessi allo sviluppo di complicazioni prodotte dalle cisti.
Queste ultime, infatti, possono infettarsi o aprirsi o possono crescere al punto da esercitare una pressione eccessiva sulle strutture renali, fino ad alternarne la funzionalità.
Ad esempio, una cisti può rappresentare un’ostruzione al normale flusso di urina, che, ristagnando nel rene, provoca rigonfiamento.
Può anche avvenire anche una compressione delle strutture anatomiche limitrofe, che causa dolore.
Si possono trattare? Sì, ma spesso non è necessario
In genere le cisti renali non richiedono un trattamento specifico, almeno finché non evolvono creando dei problemi a carico del rene.
Le cisti ai reni sono pericolose se associate a disturbi potenzialmente dannosi per la funzione renale
Una volta scovata la presenza di una o più cisti, insomma, si monitorano nel tempo, in modo da valutare se aumentano di dimensione o di numero.
Qualora fosse necessario intervenire, le cisti vengono:
- aspirate, sotto guida ecografica, e perforate da un ago sottile che aspira il liquido al suo interno.
- asportate chirurgicamente, cosa che avviene in laparoscopia, quindi non un intervento poco invasivo che consente un recupero rapido.
Il riscontro di cisti renali, quindi, è abbastanza comune man mano che l’età avanza e non deve allarmare. Il monitoraggio della cisti (o delle cisti) consente di individuare quelle che potrebbero rappresentare un problema, e di intervenire per prevenirlo o risolverlo.