Perché il muco del naso è giallo?

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Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Muco giallo: le cause

Muco giallo, che succede? Osservare il muco dopo essersi soffiati il naso può essere imbarazzante e poco educato ma, di certo, può essere altrettanto utile per scorgere indicazioni generali sul proprio stato di salute. In particolare, il colore e la densità del muco, prodotto dalle mucose nasali, sono le caratteristiche che più di altre è necessario tenere sotto controllo.

Se doveste intravedere muco giallo, non è necessario allarmarsi eccessivamente: questa sfumatura è data generalmente dalla grande quantità di globuli bianchi giunti sulla scena per combattere un’infiammazione o un’infezione, di diverso genere e natura. Vediamo insieme quali possono essere le cause, per poter agire di conseguenza.

Muco giallo: quali sono le cause?

Sono numerose le infiammazioni o infezioni che possono provocare secrezioni di muco giallo. Alcune, però, sono molto più comuni di altre. Vediamo insieme quali sono.

  1. Raffreddore
    Non c’è nessun dubbio: la causa più frequente che determina muco color giallo è senz’altro raffreddore, una patologia di origine virale che provoca l’infiammazione della mucosa nasale e faringea. Quando il raffreddore bussa alle nostre parte, il muco che ne consegue è generalmente abbastanza chiaro. Dopo alcuni giorni, invece, il nostro corpo inizia a combattere contro i batteri che causano il raffreddore. Entrano così in scena i globuli bianchi e così il muco, da biancastro, inizia a divenire giallo, se non verdastro. In questi casi, il miglior consiglio che potrete seguire è quello di bere molta acqua, che facilita il rilascio del muco in eccesso. Se il raffreddore dovesse persistere, invece, è bene consultare il proprio medico per assicurarsi che un semplice raffreddore non si sia trasformato in una brutta sinusite o, perché no, in bronchite.
  2. Sinusite
    Sinusite… cos’è? Semplice: una brutta e fastidiosa condizione causata da uno stato infiammatorio acuto o cronico che interessa i seni paranasali, ovvero delle cavità (solitamente piene d’aria) situate nello spessore delle ossa craniche, a livello della radice del naso e al di sotto delle sopracciglia, che comunicano con il naso attraverso dei piccoli condotti (detti osti) che consentono il passaggio del muco. Quando si verifica un’infiammazione di questi condotti, con conseguente loro restringimento, il muco fatica a drenare verso la cavità nasale. Vi aspetteranno in agguato microrganismi patogeni, che si sviluppano a causa del ristagno del muco stesso. Che succede, a questo punto? Globuli bianchi e residui batterici trasformano il color del muco. Ed ecco spiegato l’origine di quello “strano color giallo”.
  3. Allergie
    Allergie… che noia! Polline, graminacee e peli di animali: tantissime possono essere le cause, nonostante i sintomi si manifestino in modo piuttosto simile tra loro e nemmeno molto distinguibili da quelli provocati da un comune raffreddore. Anche la quantità di muco espulso può indicare la presenza di un’allergia. In quest’ultimo caso, può essere color giallo o, il più delle volte, molto liquido e trasparente: infatti, durante una risposta allergica, i mastociti presenti nel corpo rilascia una sostanza chiamata istamina, che causa congestione nasale. Il tessuto delle membrane mucose inizia così a rilasciare fluido… e il naso inizia a gocciolare! Quindi, allergia o raffreddore? L’allergia, in linea generale, è accompagnata da altri sintomi, che permettono di distinguerla da un raffreddore: starnuti frequenti, prurito alla gola e agli occhi, tosse secca, occhiaie e diminuzione del senso del gusto. Se tali sintomi dovessero manifestarsi in modo ricorsivo durante l’anno è bene rivolgersi a un medico, per indagare le cause dell’allergia ed, eventualmente, sottoporsi ad una cura con antistaminici.

Muco giallo o verde: quando prendere gli antibiotici?

Importante! Non aspettatevi una prescrizione antibiotica ogniqualvolta si rende manifesta un’infezione respiratoria: molte di queste, infatti, sono causate da virus e, quindi, gli antibiotici non sono assolutamente efficaci. In particolare, le infezioni virali, che possono essere collegate a una secrezione di muco giallo, comprendono influenza, laringite, tracheite, bronchite e faringite.

Come abbiamo già visto, è il raffreddore che, nella maggioranza dei casi, è responsabile di muco giallo o verdastro e sono circa 200 i virus che possono provocarlo. L’antibiotico, purtroppo, non rappresenta un metodo efficace. Per alleviare il problema è possibile però praticare lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche, in particolare se il raffreddore colpisce lattanti e bambini molto piccoli. Se, invece, è accompagnato da febbre alta, il paracetamolo potrebbe rappresentare un buon alleato nella lotta contro questa fastidiosa infezione virale. Come sempre, è necessario consultare il medico, soprattutto nel caso in cui le secrezioni dal naso durino più di 10-15 giorni o se la febbre rimane costantemente alta.

Nel caso in cui il “naso che cola” fosse provocato da una probabile sinusite, è necessario rivolgersi immediatamente al medico per indagare a fondo la causa e definire una terapia adeguata. La sinusite, infatti, può essere causata sia da virus sia da batteri e solo il medico curante potrà prescrivere un trattamento davvero efficace.

Insomma… spesso il medico rappresenta la risposta che cerchiamo!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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