Candidosi virale: cos'è e con quali sintomi si presenta

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Settembre, 2024

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Che cos'è la candidosi virale e come si manifesta? Quali sono i sintomi principali da tenere presente e qual è il trattamento da attuare per debellarla? Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Che cos'è la candidosi virale?

La candida, o candidosi virale, è un'infezione causata dal fungo della Candida Albicans. Quando colpisce la bocca viene anche chiamata mughetto o candidosi orale, e, sebbene quest'infezione non sia grave, tuttavia in alcune condizioni può rappresentare un problema da non sottovalutare.

La Candida è in realtà un fungo naturalmente presente nell'organismo, tuttavia, quando la sua proliferazione diviene incontrollata, allora si manifestano sintomi facilmente riconoscibili.

Il fungo si trova comunemente all'interno della bocca, della vagina e nell'intestino, non a caso nei neonati, negli anziani e nei soggetti immunodepressi, è molto probabile riscontrare la presenza del mughetto, ovvero di secrezioni di colore biancastre localizzate nel cavo orale e causate proprio dalla Candida Albicans.

Quando l'organismo è in salute, la presenza della candida viene tenuta sotto controllo dal sistema immunitario e dai batteri che popolano il corpo, ma se il soggetto è delibato, allora può accadere che il fungo inizi a riprodursi in modo incontrollato.


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La candidosi può passare da un'infezione localizzata in un'area specifica del corpo (solitamente le mucose) a tutti gli organi.

In questo caso la malattia viene definita "candidosi sistemica" e, dal momento che interessa vari organi, può causare importanti complicazioni, soprattutto a coloro che presentano un sistema immunitario già compromesso.

In natura esistono numerose tipologie di specie fungine che appartengono al genere Candida, tuttavia solo poche fra loro risultano aggressive per l'uomo.

Tra le più comuni in grado di proliferare a dismisura ci sono, oltre alla Candida Albicans, anche la Candida parapsilosis, la Candida Tropicalis, la Candida Krusei, la Candida glabrata, la Candida guilliermondi e la  Candida stellatoidea.

Cause della candida virale

La candidosi virale, che è contagiosa, insorge quando viene meno l'azione di contrasto alla proliferazione fungina messo in atto dall'organismo.

Ciò può accadere per una serie cause differenti, fra cui le più comuni sono:

  • l'indebolimento del sistema immunitario causato da una patologia o da un'infezione in corso;
  • il contatto con un individuo che ne soffre, che avviene solitamente attraverso il bacio o attraverso un rapporto sessuale non protetto;
  • lo stress;
  • uso di farmaci chemioterapici;
  • carenze di vitamine e di sali minerali;
  • utilizzo di immunosoppressori;
  • patologie autoimmuni;
  • un'alimentazione scorretta, ricca di cibi spazzatura, di dolci o di alimenti raffinati e, al contrario, povera di verdure, frutta e cibi ricchi di probiotici;
  • scarsa attività fisica;
  • l'eccesso di alcol;
  • l'uso di droga;
  • cure a base di antibiotici o cortisonici prolungate nel tempo;
  • rapporti sessuali non protetti;
  • stato di gravidanza. In questo caso è lo squilibrio ormonale tipico della gestazione a favorire la comparsa della Candida, la quale è sua volta influenzata dall'incremento degli estrogeni femminili;
  • utilizzo di contraccettivi ormonali;
  • l'utilizzo di detergenti intimi scorretti;
  • la presenza di patologie metaboliche (come il diabete mellito).

Sintomi della candidosi virale

La candidosi si manifesta solitamente con macchie e striature di colore biancastro localizzate sulle mucose, in particolare quelle della bocca (mughetto).

Nell'area genitale, invece, l'infezione può provocare anche bruciore o dolore durante i rapporti sessuali.

Altri sintomi frequentemente associati a un'infezione da candida sono la febbre e il malessere generale, mentre se la malattia diviene sistemica, ovvero se colpisce gli organi interni, allora si possono verificare anche:

  • dolore;
  • difficoltà nella deglutizione;
  • bruciore di stomaco;
  • diarrea;
  • meteorismo.

Ecco nel dettaglio come si presenta la candida che colpisce varie aree del corpo:

Candidosi vaginale

  • prurito alle zone genitali;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • secrezioni vaginali di colore biancastro, dalla consistenza densa;
  • gonfiore localizzato;
  • bruciore.

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Candidosi orale

  • chiazze bianca su tonsille, palato e lingua.

Candidosi sistemica

Colpisce vari distretti del corpo, pertanto può andare a causare patologie molto gravi come l'encefalite, la meningite, l'epatite, oppure attaccare i polmoni, gli occhi, le ossa e il fegato.

Qual è il trattamento per la candidosi virale?

La candidosi virale è un'infezione fungina, pertanto è necessario chiedere consiglio al proprio medico, il quale prescriverà farmaci antimicotici.

I più utilizzati sono:

  • l'itraconazolo, il voriconazolo e il fluconazolo;
  • il clotrimazolo, l'econazolo, il miconazolo, il ketoconazolo e il fenticonazolo nitrato;
  • la nistatina e l'amtotericina B.

Normalmente disponibili sia in versione orale che come rimedio topico, possono essere somministrati anche per via endovenosa.

In genere per le infezioni non gravi che colpiscono le mucose orali è sufficiente assumere i medicinali ad uso topico o al massimo orale, mentre in caso di candidosi sistemica, è necessario utilizzare la modalità endovenosa.

Per quanto riguarda la candidosi virale vaginale, oltre alla terapia farmacologica è importante evitare i rapporti sessuali e fare attenzione nella scelta del detergente intimo.

Chi soffre di candida recidiva, dovrebbe anche fare attenzione all'alimentazione. Una dieta troppo ricca di zuccheri ed eccessi alimentari, infatti, può influire sulla comparsa dell'infezione, mentre assumere alimenti ricchi di probiotici (come ad esempio lo yogurt o il kefir), aiuta a contrastare l'infezione.

Anche gli individui che hanno un sistema immunitario non compromesso non possono trascurare la presenza della candida, o vi è il rischio che l'infezione non trattata permanga a lungo sulle mucose e, alla lungo, porti a sviluppare un'infiammazione cronica in grado di estendersi alle aree circostanti.

Cos'è la candidosi sistemica e con quali sintomi si presenta?

L'infezione sistemica da candida rappresenta la condizione più grave con cui può manifestarsi il fungo nell'organismo umano.

Quest'ultimo viene fatto entrare in circolo in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno, e può quindi colpire organi vitali come il cervello, il fegato, il cuore o i polmoni.

La candida sistemica è più frequente negli individui immunocompromessi, oppure nei malati di AIDS, in chi ha subito un trapianto, in coloro che stanno affrontando un trattamento chemioterapico o che sono affetti da una patologia autoimmune.

Tra i principali sintomi della candidosi sistemica vi sono:

  • la febbre;
  • la debolezza;
  • i dolori muscolari;
  • l'affaticamento.

Si tratta di una condizione grave da non sottovalutare, che impone di agire con rapidità iniziando un trattamento specifico, dal momento che sono proprio le candidosi sistemiche che rappresentano una delle cause di morte più comuni in coloro che soffrono di carenza di globuli bianchi o di patologie tumorali allo stadio avanzato o malattie ematologiche.

Inizialmente i sintomi della candida sistemica sono molto sfumati e gli esami del sangue danno esiti negativi, pertanto non è facile riconoscerne la presenza.

Via via che procede l'infezione, invece, i segnali si fanno più evidenti, tuttavia è importante ricordare che un trattamento antifungino messo in campo precocemente può rivelarsi fondamentale.

Cause della candidosi sistemica

La candidosi sistemica è causata dalla proliferazione del fungo della Candida, tuttavia questa grave condizione è comune soprattutto in alcune categorie di pazienti, solitamente già debilitati da altre patologie.

I soggetti più esposti sono:

  • i malati di AIDS;
  • le persone a cui è stato inserito un sondino per l'alimentazione;
  • persone sottoposte a terapie antibiotiche per via endovenosa;
  • coloro che sono stati sottoposti a un prolungato ricovero in Ospedale o che hanno subito un intervento chirurgico;
  • soggetti immunodepressi, dal momento che basse difese immunitarie non riescono a contrastare l'azione dei funghi;
  • pazienti sottoposti a chemioterapia o a terapie a base di farmaci immunosoppressori;
  • pazienti con diabete di tipo I e II;
  • chi ha subito un trapianto;
  • persone che presentano insufficienza renale o epatica;
  • pazienti dializzati.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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