Cancro alla prostata? A quanto pare, il farmaco Radio-223 dicloruro (Ra-223) sarebbe il primo davvero efficace nella lotta contro questo tipo di tumore, quando crea metastasi ossee. Secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco, il radio-farmaco sarà ben presto inserito in fascia H, ovvero tra le terapie farmacologiche a carico del Sistema Sanitario.
La novità
Onelio Geatti, presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare (Aimn), sottolinea che questo tipo di terapia, sino a poco tempo fa impiegata soprattutto nei casi di neoplasie in ambito tiroideo, si sta utilizzando per combattere anche altre forme di tumore. “Il Ra-223 è un radiofarmaco ad azione specifica sulle metastasi ossee. Emette radiazioni alfa ed ha dimostrato, rispetto ad altre terapie, di non indurre danni evidenti al midollo osseo. Migliora in modo significativo la qualità della vita dei pazienti e, oltre ad incrementare la sopravvivenza, riduce il dolore osseo che contraddistingue la neoplasia“.
I benefici della medicina nucleare
Uno dei vantaggi del nuovo farmaco è la limitata radioattività, sia nel paziente che nelle persone vicine. A questo proposito, il medico nucleare è una guida che affiancherà lo specialista nella valutazione dell’impiego del radio-farmaco in questione che “potrà essere utilizzato solo dopo aver verificato la presenza di metastasi ossee“.
La medicina nucleare utilizza sostanze radioattive per colpire le cellule tumorali, agendo non dall’esterno, ma dall’interno. Molti pazienti sono però turbati dall’idea di un’iniezione di atomi radioattivi. In realtà, si è visto come questi atomi agiscano solo sui tessuti malati in maniera intelligente, senza danneggiare le altre parti dell’organismo.
La continua evoluzione della medicina nucleare consentirà la realizzazione di apparecchiature sempre più sofisticate per curare molte altre patologie, come sottolineato durante il 12° Congresso nazionale dell’Aimn, svoltosi a Rimini la scorsa domenica.