Caldo e pressione alta: ecco cosa succede con l'ipertensione in estate

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 17 Giugno, 2024

dottoressa misura la pressione ad una paziente

Quali effetti hanno le alte temperature sulla pressione? Con il caldo la pressione arteriosa aumenta o diminuisce?

L'arrivo dell'estate porta con sé giornate soleggiate, e per le persone che soffrono di ipertensione le temperature più elevate possono causare alcuni problemi.

A differenza dei mesi invernali, in cui il freddo tende a far aumentare la pressione sanguigna, infatti, il caldo estivo produce l'effetto opposto, come conseguenza della vasodilatazione.

In genere, dunque, chi soffre di pressione alta e segue terapie per l'ipertensione, nei mesi più caldi e afosi può rischiare un calo eccessivo della pressione, con sintomi come debolezza e vertigini.

Inoltre, la sudorazione eccessiva e la disidratazione possono alterare gli elettroliti, ovvero i minerali presenti nel sangue e in altri fluidi corporei (tra cui sodio, potassio, calcio, magnesio e cloruro), importanti per alcune funzioni corporee come la contrazione muscolare, la conduzione nervosa, l'idratazione e il bilancio dei fluidi.

Per prevenire gli effetti del caldo eccessivo, è bene conoscere alcuni accorgimenti: evitare il sole diretto nelle ore più calde, mantenere idratati, monitorare i valori pressori. Inoltre, il medico potrebbe ritenere necessario rivedere la terapia farmacologica nel caso questa mettesse a rischio l'equilibrio della pressione sanguigna. 

Alcuni farmaci per la pressione, come i diuretici, possono influenzare l'equilibrio idrico ed elettrolitico del corpo. Durante il caldo, questo può portare a problemi come la disidratazione o l'ipotensione. 

L'impatto del clima sulla pressione arteriosa: che relazione c'è?

Il corpo, compresi i vasi sanguigni, può reagire a improvvisi cambiamenti di umidità, pressione atmosferica, più o meno nello stesso modo in cui reagisce al freddo. Queste variazioni della pressione sanguigna legate alle condizioni atmosferiche sono più comuni nelle persone di 65 anni e più.

Vediamo quali sono gli effetti delle alte temperature sulla pressione e perché con il caldo la pressione arteriosa tende a diminuire.

Ipertensione e caldo: vasodilatazione estiva

Se con il freddo, la pressione arteriosa tende ad alzarsi a causa della costrizione dei vasi sanguigni che tentano di trattenere il calore, con il caldo potrebbe abbassarsi perché le alte temperature provocano una dilatazione dei vasi sanguigni.

Durante l'estate, le temperature elevate fanno sì che i vasi sanguigni si dilatino, un processo noto come vasodilatazione. Questo permette al sangue di fluire più facilmente, riducendo la pressione sulle pareti dei vasi. Per questa ragione, le persone con ipertensione possono sperimentare un calo della pressione sanguigna.

Se da un lato questo meccanismo è positivo per chi soffre di ipertensione, dall'altro può causare problemi di altro genere, soprattutto in presenza di elevati tassi di umidità (superiore al 70%): 

  • rapido abbassamento della pressione con vertigini, svenimenti;
  • alcuni farmaci per l'ipertensione aumentano la sensibilità al sole, con il rischio di scottature e fotosensibilità.

Disidratazione e squilibri elettrolitici

Un altro fattore da considerare durante l'estate è la perdita di liquidi attraverso la sudorazione. Quando si suda eccessivamente, il corpo perde non solo acqua, ma anche elettroliti come sodio e potassio. 

Questa perdita può portare alla disidratazione e agli squilibri elettrolitici, che possono ulteriormente complicare la gestione della pressione sanguigna. Questa condizione può interferire con la capacità dell'organismo di raffreddarsi e mettere a dura prova il cuore.

I segni della disidratazione sono presto riconoscibili, tra questi:

Alcuni farmaci possono influenzare la capacità di rimanere idratati e di reagire alle alte temperature, tra cui quelli utilizzati per trattare;

  • l'ipertensione, tra cui i betabloccanti e i diuretici;
  • i sintomi delle allergie, come gli antistaminici o i decongestionanti;
  • i sintomi psichiatrici, come gli antipsicotici.

Sintomi della pressione bassa in estate

È necessario intervenire se si manifestano alcuni sintomi associati alla pressione d'estate:

  • confusione;
  • nausea;
  • visione offuscata;
  • eccessiva sudorazione;
  • svenimenti o sensazione di testa leggera;
  • stanchezza;
  • crampi o spasmi muscolari;
  • vertigini o giramenti di testa;
  • battito più veloce del normale;
  • pelle fredda e umida;
  • mal di testa;
  • gonfiore di mani e piedi.

Fattori di rischio 

Se si soffre di pressione alta, è bene considerare anche alcuni fattori di rischio che possono interferire con la normale gestione della pressione sanguigna.

Alcuni fattori di rischio di cui tener conto:

  • età maggiore di 50 anni;
  • alimentazione scorretta;
  • sovrappeso;
  • problemi cardiaci, polmonari o renali;
  • adulti che assumono diuretici, sedativi o farmaci per la pressione sanguigna.

Consigli per gestire la pressione arteriosa in estate

È bene adottare comportamenti preventivi e correttivi per evitare i rischi legati agli sbalzi della pressione. Ecco qualche consiglio che si può prendere in considerazione, ma da valutare sempre con il proprio medico. 

Prima di tutto, mantenersi sempre idratati, questo a prescindere dalla pressione, l'idratazione è un accorgimento valido per tutti. A seguire, è preferibile evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, tra le 10 e le 16.00. Se si deve stare all'aperto, si consiglia di cercare l'ombra, indossare abiti leggeri e traspiranti e applicare una protezione solare.

Vale sempre la regola della dieta alimentare sana e bilanciata. Per esempio, è saggio in particolare durante i mesi più caldi consumare cibi ricchi di acqua come frutta e verdura fresca.

È preferibile con il caldo dei mesi estivi evitare di affaticarsi. Mantenere attivo il corpo, ma con moderazione e nelle ore più fresche della giornata.

Come premesso, durante l'estate potrebbe essere necessario adattare la terapia farmacologica, che si basa perlopiù su farmaci come diuretici, ACE-inibitori, sartani (bloccanti del recettore dell'angiotensina II), beta-bloccanti o calcio antagonisti, per controllare la pressione arteriosa.

Talora può essere necessario anche un semplice dimezzamento dei farmaci assunti o la variazione della composizione del farmaco, specie in quei pazienti che assumono farmaci in associazione tra diverse molecole. Sarà sempre il medico curante ad indicare la variazione della terapia più adatta.

In particolare, i diuretici, che aiutano a eliminare l'eccesso di liquidi, potrebbero dover essere ridotti o sospesi temporaneamente se si suda molto e si è a rischio di disidratazione. In ogni caso è sempre il medico che deve valutare qualsiasi eventuale modifica alla terapia antipertensiva.

Altri accorgimenti:

  • limitare bevande caffeinate e alcoliche che possono aumentare la disidratazione;
  • evitare le attività fisiche intense durante le ore più calde. Optare, invece, per esercizi leggeri al mattino presto o alla sera, quando le temperature sono più fresche;
  • monitorare regolarmente la pressione per registrare le letture della pressione a intervalli regolari e identificare eventuali tendenze problematiche o fluttuazioni che potrebbero richiedere un aggiustamento del trattamento.

Si consiglia di misurare la pressione al mattino, prima di assumere eventuali farmaci antipertensivi o durante il giorno in caso di sintomi come vertigini o debolezza.

Attenzione durante i viaggi estivi

Alcuni accorgimenti extra possono essere necessari per aiutare a gestire l'ipertensione durante un viaggio.

Se si va in montagna, ad esempio, è importante sapere che l'altitudine può far aumentare la pressione sanguigna a causa della minore quantità di ossigeno. In questo caso potrebbe essere necessario riprendere o aumentare i farmaci antipertensivi, sotto consiglio medico.

Al contrario, in vacanza al mare la combinazione di caldo, sole e attività balneari può far scendere la pressione. Attenzione all'ipotensione ortostatica quando ci si alza rapidamente dopo essere stati sdraiati al sole. Inoltre, l'ingresso improvviso in acque fredde può causare una risposta di vasocostrizione che, in alcuni casi, può far aumentare rapidamente la pressione arteriosa.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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