La caffeina potrebbe aiutare a combattere gli acufeni

Benedetta Borzillo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 05 Settembre, 2014

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Chi non ha sperimentato almeno una volta il fastidioso ronzio o fischio alle orecchie?

Questo disturbo, chiamato acufene, colpisce in maniera costante un gran numero di persone ed è fonte di vero e proprio disagio. Il disagio è aumentato dal fatto che non esiste una cura chiara in grado di eliminare il problema in maniera definitiva.

Nuove speranze arrivano però da uno studio del Brigham and Women’s Hospital di Boston, secondo cui assumere caffeina porterebbe un grosso beneficio.

Lo studio

La ricerca, pubblicata sull’American Journal of Medicine, è stata condotta su oltre 65mila donne di età compresa tra i 30 e i 44 anni, e controllate per 18 anni. All’inizio dello studio, nel 1991, nessuna soffriva di acufeni, mentre nel 2009 un totale di 5.289 avevano sviluppato questo disturbo.

L’aspetto interessante dello studio è che i ricercatori hanno scoperto una relazione inversa tra consumo di caffè e incidenza di acufeni. Ovvero, l’incidenza era maggiore tra le donne che consumavano meno caffè. In particolare, gli studiosi hanno riscontrato che nelle donne che assumevano 450-599 mg di caffeina al giorno (circa 6 tazzine) vi era un’incidenza del 15% in meno che nelle donne che assumevano una quantità di caffeina inferiore a 150 mg al giorno.

Necessari nuovi test

Al momento, tuttavia, non si conosce il meccanismo che spiega l’associazione tra caffeina e acufene. Come afferma il dottor Gary Curhan, responsabile dello studio, “la ragione di questa associazione osservata non è chiara. Sappiamo che la caffeina stimola il sistema nervoso centrale, e precedenti ricerche su modello animale e in laboratorio hanno dimostrato che la caffeina ha un effetto diretto sull’orecchio interno”.

Prima di raccomandare l’assunzione di caffè contro questo disturbo, quindi, i ricercatori precisano che sono necessari altri studi e prove.

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Scritto da Benedetta Borzillo | Blogger

Scrivo, leggo, insegno e... ancora scrivo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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