Si chiama Blindpad ed è un nuovo progetto europeo diretto dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) per i non vedenti: un tablet capace di trasmettere i contenuti grafici attraverso sensazioni tattili.
Il progetto ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita di ipovedenti e non vedenti, aumentando le loro conoscenze e la loro indipendenza, così come la loro partecipazione alla vita sociale.
Il progetto, che ha come capofila l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, fa parte del programma della Commissione Europea “Ict Work Program 2013” ed è sostenuto da un consorzio internazionale di istituti di ricerca coordinati dall’IIT.
Come funziona Blindpad?
Blindpad è un dispositivo che permetterà di utilizzare il tatto per trasmettere le informazioni grafiche necessarie, come concetti astratti o informazioni sull’ambiente circostante. Per farlo, sarà dotato di nuove superfici “touchable”, nuovi materiali, un design che risponda alle necessità degli utenti ed un'alta efficacia energetica, a patto di costi contenuti.
Inoltre, potrà essere collegato a dispositivi già presenti sul mercato e la superficie sarà costituita da una griglia formata da elementi indipendenti che permeteranno di programmare e variare la forma rappresentata.
Luca Braida, coordinatore del progetto, spiega che “Blidpad coinvolge competenze specifiche differenti e istituti che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità”, favorendone l’inclusione sociale.
L’IIT si occuperà dell’interazione tra Blindpad e utente finale, oltre che della realizzazione di parte degli stimolatori tattili.
Fra i partnet del progetto c’è anche l’Istituto David Chiossone Onlus che svolgerà un ruolo chiave nell’interazione tra ricercatori e persone con disabilità.