Aspirina è il nome commerciale di un noto farmaco antinfiammatorio da banco che viene utilizzato comunemente nel trattamento di febbre e sintomi influenzali. Andiamo alla scoperta di come e quando utilizzarla e se può essere utile assumere Aspirina per raffreddore o altri lievi fastidi che interessano le vie aeree.
L'Aspirina per il raffreddore è realmente utile?
L'Aspirina è il nome di un farmaco molto famoso e presente sul mercato da diversi decenni, il cui principio attivo è l'acido acetilsalicilico. Scoperto per la prima volta nel 1853, fu poi perfezionato e commercializzato dall'azienda farmaceutuca Bayern nel 1899 e il suo nome deriva dall'unione del principio attivo Acetil (A) e di Spirsäure (spir), che indica l'acido salicilico in tedesco.
L'Aspirina ottenne fin da subito un enorme successo e venne impiegata su larga scala per contrastare l'epidemia di influenza spagnola nel 1918, tuttavia nel corso del tempo la sua popolarità diminuì, ed essa in molti casi venne sostituita dai principi attivi dell'ibuprofene e del paracetamolo.
Attualmente l'Aspirina viene prescritta sia per il trattamento dei primi sintomi influenzali, che per un'altra sua importante funzione, ovvero quella anticoagulante; il farmaco viene infatti suggerito come terapia preventiva per chi soffre di malattie cardiovascolari e trombosi.
Il binomio Aspirina e raffreddore è sempre stato molto stretto, non a caso uno dei primi impieghi di questo medicinale è stato quello per la cura dei sintomi influenzali e parainfluenzali.
L'Aspirina, inoltre, ha una capacità antipiretica (ovvero abbassa la febbre), analgesica e antinfiammatoria. Ancora oggi è uno dei farmaci più venduti e somministrati al mondo, tanto che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità lo annovera nella categoria degli "indispensabili".
Assumere un'Aspirina per raffreddore e mal di gola può, in soggetti sani che non presentano particolari problematiche nella coagulazione del sangue, essere utile per contrastare l'insorgere della malattia.
Il farmaco agisce infatti sull'infiammazione nel giro di breve tempo e offre un sollievo immediato. Test clinici effettuati su pazienti adulti hanno dimostrato che un grammo di questo medicinale ha la capacità di ridurre mediamente la temperatura dell'organismo in poche ore, facendo passare la febbre da 39° a 37,5°.
Le ultime evidenze scientifiche hanno quindi dimostrato il legame che intercorre tra Aspirina e febbre, e il l'acido salicilico, a più di 150 anni dalla sua scoperta, rimane uno dei rimedi d'elezione per la cura degli stati influenzali.
Aspirina per influenza: posologia e modalità di assunzione
Il rapporto tra influenza e Aspirina è stato ampiamente dimostrato, così come la validità di tale farmaco nel trattamento di questo tipo di malattia.
L'acido salicilico è molto efficace per alleviare i fastidi e i dolori di lieve entità causati da mal di testa e mal di gola, con un effetto simile a quello del paracetamolo; non a caso, l’Aspirina è ampiamente utilizzata in caso di emicrania, dove si dimostra risolutiva in più della metà dei pazienti.
Nel trattamento di influenza e raffreddore viene impiegata anche Aspirina in combinazione con la vitamina C, sotto forma di pastiglie effervescenti da sciogliere in acqua.
In questo caso il farmaco assume il nome di Aspirina C e risulta essere uno dei farmaci da banco più venduti in farmacia; l'assunzione di tale medicinale va riservata ai soli pazienti adulti che non presentino patologie o compromissione epatica o renale, inoltre è raccomandabile non assumere Aspirina per più di tre - quattro giorni senza aver prima chiesto un parere al proprio medico.
Per quanto riguarda la posologia dell'Aspirina C per raffreddore e stati influenzali, si consiglia di assumere una - due compresse sciolte in mezzo bicchiere d'acqua, fino a un massimo di tre - quattro volte al giorno, con intervalli di quattro - otto ore; è preferibile inoltre assumere Aspirina a stomaco pieno, visto che il farmaco, soprattutto se assunto in alte dosi, può avere delle ripercussioni sull'apparato gastrointestinale.
Tale medicinale può essere usato anche nel trattamento di sintomi che riguardano la congestione nasale o i seni nasali (come ad esempio la rinosinusite), anche in presenza di altre manifestazioni di carattere influenzale.
È raccomandabile non somministrare Aspirina o Aspirina C nei bambini e nei ragazzi sotto i 16 anni e contattare il proprio medico se, dopo tre giorni dall'assunzione del farmaco, i sintomi non dovessero migliorare o dovessero aggravarsi.
Raffreddore e Aspirina: chi non deve assumere il farmaco
Aspirina è un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento del raffreddore, degli stati influenzali, dei dolori di lieve entità e, più in generale, degli stati infiammatori. Vi sono, però, ampie categorie di soggetti che non dovrebbero assumere tale farmaco, visto l'alto rischio di effetti collaterali. Fra questi rientrano:
- individui allergici o ipersensibili all'acido acetilsalicilico, alla pseudoefedrina o un qualsiasi altro componente del medicinale;
- chi in passato ha sofferto di asma indotta da somministrazione di salicilati o da sostanze simili, ovvero farmaci antinfiammatori non steroidei;
- chi soffre di ulcera allo stomaco;
- chi ha una predisposizione alle emorragie;
- le donne in gravidanza o che stanno allattando;
- chi soffre di insufficienza epatica o renale;
- chi soffre di insufficienza cardiaca grave;
- chi sta assumendo metotrexato (in questo caso è opportuno chiedere prima consiglio al proprio medico);
- chi soffre di pressione arteriosa molto alta;
- pazienti con grave coronaropatia;
- chi soffre di glaucoma ad angolo stretto (glaucoma ad angolo chiuso);
- chi soffre di ritenzione urinaria;
- soggetti che stanno assumendo antidepressivi contenenti inibitori delle monoamino ossidasi (MAO), anche se assunti nelle due settimane precedenti;
- ragazzi sotto i sedici anni di età;
- chi sta assumendo anche medicinali che fluidificano il sangue e ne prevengono la coagulazione (anticoagulanti);
- chi ha un'anamnesi di ulcere allo stomaco o emorragia gastrointestinale;
- tutti coloro che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico o che ne hanno appena affrontato uno.
Possibili effetti collaterali dell'Aspirina
Come altri farmaci, anche l'Aspirina presenta delle controindicazioni e dei possibili effetti collaterali, pertanto prima di assumerla è consigliabile leggere attentamente il foglietto illustrativo che accompagna il medicinale o chiedere indicazioni al proprio medico.
Tale farmaco, infatti, ha un'azione antiaggregante e fluidificante del sangue, visto che è in grado di inibire la produzione di trombossano, ovvero una molecola che favorisce l’aggregazione delle piastrine per riparare i vasi sanguigni danneggiati.
I principali effetti collaterali del farmaco riguardano la sua azione nei confronti dell'apparato gastrointestinale: essa può infatti provocare delle ulcere gastrointestinali, emorragia gastrica e, se assunta in dosi massicce, anche acufeni.
È stato inoltre dimostrato, inoltre, che la combinazione di tale farmaco con altri antinfiammatori aumenta sensibilmente questo rischio, inoltre se assunta insieme a Clopidogrel o Warfarin, fa aumentare il rischio di emorragia delle alte vie gastrointestinali.
I ragazzi sotto i sedici anni non devono assumere Aspirina, vista la concreta possibilità di sviluppare la sindrome di Reye, inoltre il farmaco può provocare emorragie pre o post interventi chirurgici (anche a basse dosi) o reazioni allergiche.
Per una panoramica più esaustiva delle interazioni con altri farmaci e per altri possibili effetti collaterali si consiglia di leggere il foglietto illustrativo e, prima di assumere il medicinale, di chiedere indicazioni al proprio medico.