Asma, i dati sono purtroppo allarmanti. Secondo una recente indagine realizzata da Gfk Eurisko, in collaborazione con Humanitas University ed AstraZeneca, solo il 32% della popolazione affetta da asma rispetta davvero la terapia farmacologica, così come prescritta dal medico curante. Circa la metà dei pazienti, invece, assume farmaci sono quando è alle prese con un vero e proprio attacco d’asma. Una persona su dieci, invece, non utilizza alcun farmaco.
Il dato ancora più preoccupante è purtroppo un altro: l’aderenza alla terapia da parte dei pazienti non aumenta con la gravità dell’asma. Segno, per dirla con le parole del dr. Walter Canonica, direttore della clinica di medicina personalizzata asma e allergie all’Istituto Clinico Humanitas di Milano, “che non sembra esserci una completa corrispondenza fra la rappresentazione della malattia e l’impatto reale, se circa un quarto dei pazienti con asma grave ne sottostima la reale gravità. Questo avviene per lo più a causa di una scarsa cultura o consapevolezza dell’importanza della malattia”.
È a chi soffre d’asma ma ne sottovaluta spesso la gravità che si rivolge “Contro l’asma week” (www.controlasmaweek.it), l’iniziativa promossa da Federasma e Allergie Onlus, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (Siaaic) e della Società Italiana di Pneumologia (Sip), grazie a cui dal 5 al 9 giugno sarà possibile sottoporsi a visite pneumologiche gratuite in tutta Italia, per rilevare patologie quali l’asma che, come abbiamo visto, vengono spesso sottovalutate nella loro gravità.
L’importanza dei controlli per chi soffre d’asma
Il controllo, come per ogni patologia, è sempre fondamentale. L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che porta all’ostruzione temporanea dei bronchi e a difficoltà di respiro.
Secondo gli ultimi dati disponibili, questa patologia colpisce circa 3 milioni di italiani e oltre 300 milioni di persone al mondo. A causarla un mix di fattori genetici e ambientali di cui, purtroppo, non si conoscono ancora tutti i particolari.
Se non adeguatamente tenuta sotto controllo l’asma può gradualmente peggiorare. Da una forma lieve intermittente si può passare alla forma lieve permanente, quindi a quella moderata e poi all’asma grave. Si può arrivare infine al cosiddetto male asmatico con crisi gravi, frequenti e lunghe che non rispondono alla somministrazione dei farmaci antiasmatici. Seppur raramente, una crisi particolarmente grave può provocare enfisema, pneumotorace, cuore polmonare. Perché, dunque, sottovalutare la patologia?
Il controllo è basato sulla revisione periodica della risposta, sulla valutazione e sull’aggiustamento del trattamento. “Un buon controllo della patologia può consentire di condurre una vita senza sintomi” – ha spiegato il dr. Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie Respiratorie all’Università degli Studi di Milano e presidente della Società italiana di Pneumologia – “riducendo al minimo il rischio di pericolose riacutizzazioni”.
Come avere un consulto gratuito
Come già evidenziato in precedenza, durante la Contro l’asma week, in programma dal 5 al 9 giugno, sono previsti consulti gratuiti in varie città italiane per chi già soffre d’asma, a cui è possibile sottoporsi senza necessità di impegnativa del proprio medico curante.
Per ottenere un appuntamento nel centro specialistico più vicino, è necessario telefonare al numero 800 628 989, attivo ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Fissate quanto prima l’appuntamento: il numero dei posti disponibili è limitato, in quanto reso possibile grazie all’opera volontaria degli specialisti.
Se ne avete la possibilità, non perdete questa preziosa occasione!