Arterite di Horton: quando le arterie della testa si infiammano

Simona Soldi | Biologa

Ultimo aggiornamento – 20 Giugno, 2018

arterite di horton: sintomi e complicanze

L’arterite di Horton, o arterite gigantocellulare, è un tipo di infiammazione che colpisce i tessuti delle arterie.

Molto spesso, affligge in modo particolare le arterie della testa e, più specificamente, quelle che attraversano le tempie. Per questa ragione, si parla spesso anche di arterite temporale.

Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta.

I sintomi più comuni dell’arterite temporale

I principali sintomi di questo tipo particolare di infiammazione sono mal di testa e indolenzimento, anche grave, della zona interessata, solitamente su entrambe le tempie.

L’insorgenza di questa condizione può facilmente essere scambiata per una comune influenza ma, in linea generale, l’arterite si può distinguere sulla base dei seguenti segni e sintomi rivelatori:

  • Forte e persistente mal di testa, di solito concentrato nell’area delle tempie
  • Indolenzimento del cuoio capelluto
  • Dolore alla mandibola quando si è in masticazione o si spalanca la bocca
  • Febbre
  • Affaticamento
  • Perdita di peso non intenzionale
  • Perdita della vista o visione doppia, specialmente nei soggetti con dolore alla mandibola
  • Improvvisa e permanente perdita della vista da un solo occhio

Altri sintomi di natura infiammatoria, come dolore e rigidità del collo, delle spalle o delle anche, sono comuni ad un’altra patologia correlata, chiamata polimialgia reumatica. Proprio così. Il 50% dei soggetti affetti da arterite di Horton, infatti, contraggono anche la polimialgia reumatica.

Arterite di Horton: quali sono le cause e le possibile complicanze

Nell’arterite temporale, il rivestimento delle arterie si infiamma. Questo causa un rigonfiamento del rivestimento stesso che rende i vasi sanguigni più stretti, riducendo, in ultima analisi, il flusso di sangue, di ossigeno e nutrienti vitali che pervengono ai tessuti interessati.

Possono venire colpite tutte le arterie di grandi e medie dimensioni, ma il gonfiore interessa generalmente quelle situate nella zona delle tempie. Alcune volte, il gonfiore interessa invece solo delle porzioni di arteria, intervallate da altre zone del vaso a condizioni normali.

Le cause che portano a questo stato di infiammazione grave delle arterie sono ancora sconosciute. Si ritiene, comunque, che siano coinvolti alcuni geni e particolari varianti genetiche, che possono favorire la suscettibilità a questa condizione.

Sono stati riscontrati diversi fattori che possono far incrementare il rischio di incorrere nell’arterite di Horton, fra cui:

  • Età: l’arterite di Horton colpisce solamente gli adulti, e raramente i soggetti sotto i 50 anni. La maggior parte dei soggetti colpiti mostrano solitamente le prime avvisaglie in un’età compresa fra i 70 e gli 80 anni.
  • Sesso: le donne hanno una tendenza, a livello percentuale, doppia di sviluppare questa condizione rispetto agli uomini.
  • Etnia e provenienza geografica: tale patologia è maggiormente diffusa fra la popolazione occidentale bianca, in particolare nelle aree del Nord Europa, di discendenza scandinava.
  • Polimialgia reumatica: essere già affetti da polimialgia reumatica pone maggiormente a rischio di sviluppare anche l’arterite temporale.
  • Storia familiare: talvolta, infatti, se questa condizione si è già manifestata precedentemente in famiglia, i soggetti possono avere un rischio maggiore di sviluppare la patologia.

Insomma, l’arterite di Horton è una condizione infiammatoria grave che interessa le arterie, in particolare quelle della testa e delle tempie, e può portare alle seguenti complicazioni per la salute:

  • Cecità: una riduzione del flusso sanguigno agli occhi può portare ad improvvisa e indolore perdita della vista da un occhio, o più raramente, da entrambi. La perdita di vista è generalmente permanente.
  • Aneurisma aortico: l’aneurisma consiste in un rigonfiamento o bolla che si forma nella parete di un vaso sanguigno, a causa di un indebolimento della parete stessa: di solito interessa principalmente l’aorta, ovvero la grande arteria che scorre giù lungo il centro del torace e dell’addome. Dal momento che questa complicazione può avvenire anche anni dopo la diagnosi iniziale di arterite di Horton, può essere consigliabile monitorare lo stato di salute dell’arteria attraverso esami specifici svolti annualmente, come i raggi X al torace o altri test di visualizzazione, come gli ultrasuoni.
  • Ictus: questa complicazione risulta alquanto comune nei casi di diagnosi di arterite di Horton.

Dunque, se avvertite un forte e persistente mal di testa improvviso, o qualsiasi altro dei sintomi sopraelencati, recatevi dal vostro medico prima possibile. Nel caso in cui venga diagnosticata l’arterite di Horton, un inizio rapido e tempestivo del trattamento potrebbe infatti prevenire ed evitare spiacevoli conseguenze.

Simona Soldi | Biologa
Scritto da Simona Soldi | Biologa

Sono laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, dopo la laurea mi sono occupata di ricerca in biologia molecolare e genetica presso il Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze e, successivamente, presso il Laboratorio di Genetica del Lievito dell’International Centre For Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, collaborando a progetti di testing di sostanze farmacologicamente attive su modelli di lievito e a progetti di ingegneria genetica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Simona Soldi | Biologa
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