Meno frequente in Africa e in Asia, l’incidenza dell’appendicite aumenta nei Paesi Occidentali, dove sembra essere una della più frequenti cause di intervento chirurgico all’addome. Interessa in uguale misura entrambi i sessi e, sebbene sia molto rara nei neonati e negli anziani, può presentarsi a qualsiasi età.
In Italia, gli interventi di appendicectomia sfiorano i 60.000 casi all’anno.
Che cos’è l’appendice?
L’intestino è diviso in:
- Intestino tenue, costituito da duodeno e intestino tenue mesenteriale
- Intestino crasso, suddiviso in cieco, colon e retto
L’appendice, detta anche “appendice vermiforme”, è una parte del cieco, un diverticolo lungo circa 7 cm situato a livello della fossa iliaca destra nell’addome.
Quando si parla di appendicite?
I tessuti dell’appendice vermiforme possono infettarsi a causa di batteri sviluppatisi nel suo lume. L’infezione batterica determina un’infiammazione dell’appendice, detta appendicite.
Quali sono le cause dell’appendicite?
L’infiammazione dell’appendice provoca ostruzione della stessa. L’ostruzione può essere dovuta a diversi fattori:
- Fecaloma, cioè ristagno di coproliti, ossia ammassi di materiale fecale solidificato.
- Ipertrofia dei follicoli linfatici appendicolari, soprattutto in età giovanile in quanto, nell’età adulta, questi follicoli scompaiono.
Cosa succede quando si infiamma l’appendice?
L’accumulo di muco all’interno della tasca appendicolare, dovuto all’infiammazione, determina un aumento della pressione interna e ipertrofia dell’appendice con sollecitazione dei recettori del dolore.
Quali sono i sintomi dell’appendicite?
L’appendicite può essere acuta o cronica. Mentre l’appendicite cronica è caratterizzata da dolori addominali periodici, la sintomatologia tipica dell’appendicite acuta è contraddistinta da attacchi dolorosi all’addome e da:
- Palpabilità e dolore nel punto di Mcburney (toccando a metà strada tra l’ombelico e la spina iliaca destra)
- Nausea e vomito
- Riduzione dell’appetito
- Febbre
- Costipazione
- Gonfiore addominale
- Diarrea
- Peritonite, è una grave complicanza che si verifica quando l’infezione e l’ascesso si estendono al peritoneo, membrana sierosa che riveste le viscere
Sia l’appendicite acuta sia l’appendicite cronica possono richiedere un trattamento chirurgico, noto come appendicectomia.
In cosa consiste l’appendicectomia?
L’appendicectomia è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione dell’appendice. L’appendicectomia viene effettuata quando l’appendice si infiamma in maniera acuta o cronica. L’unico trattamento risolutivo è di tipo chirurgico, in quanto non esistono terapie farmacologiche capaci di curare definitivamente l’appendicite.
L’appendicectomia si può effettuare seguendo due tipologie di intervento:
- Via laparatomica, classico intervento in cui, attraverso bisturi, viene effettuato un taglio di circa 10 cm sulla porzione addominale nei pressi dell’appendice.
- Via laparoscopica, si eseguono tre piccole incisioni (inferiori al centimetro) attraverso le quali vengono inseriti una videocamera (laparoscopio) e gli strumenti chirurgici utili all’asportazione dell’appendice. Questa tipologia di intervento riduce la dimensione della cicatrice e consente una guarigione più veloce.
Entrambe le operazioni vanno eseguite in anestesia generale.
Quali complicazioni può comportare l’appendicectomia?
Gli interventi di appendicectomia sono una routine nei reparti di chirurgia generale. L’intervento è piuttosto semplice, tuttavia, come per tutti gli interventi chirurgici, sono possibili delle complicazioni.
Le complicazioni possono essere causate da:
- patologie di base del paziente
- possibili rischi dovuti all’anestesia, come reazioni allergiche all’anestetico, motivo per il quale prima dell’intervento un anestesista chiede al paziente eventuali allergie a farmaci o alimenti
- infezione della ferita, questa è la complicanza più comune di una appendicectomia, soprattutto in laparotomia
Tra le complicanze meno frequenti:
- riduzione di peristalsi intestinale
- lesioni chirurgiche a organi o strutture interne
- cancrena dell’intestino
- peritonite
- occlusione intestinale
- ritenzione di garze o strumenti all’interno del sito chirurgico (grave dimenticanza degli operatori, molto rara ma, purtroppo, possibile)
Qual è il tempo di recupero per una appendicectomia?
Il tempo di recupero per un’appendicectomia è variabile e dipende dal tipo di procedura, il tipo di anestesia e complicazioni che potrebbero svilupparsi.
La chirurgia laparoscopica richiede tempo di recupero minori rispetto alla chirurgia laparotomica.
Solitamente, le normali attività possono riprendere nel giro di pochi giorni, ma il recupero completo può richiedere da 4 a 6 settimane di convalescenza.