Secondo una ricerca dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), gli studenti italiani solo quelli più interessati dall’ansia da matematica – rispetto ai coetanei proveniente da altre parti d’Europa.
Scopriamo di cosa si tratta e perché.
Il dato
L’Ocse, nel focus “Il triangolo dell’apprendimento permanente: strategie, motivazione e fiducia in se stessi” (che si basa sui dati del 2022 dell’indagine Pisa - Programma per la valutazione internazionale degli studenti), ha indagato il rapporto tra gli studenti quindicenni di 36 Paesi e la matematica: in Italia, questo stato emotivo coinvolge quasi uno studente su due – ma la situazione si sta aggravando: rispetto all’anno scorso, quando a soffrire di ansia da matematica era il 43% dei giovani italiani, oggi ad esserne colpito è il 48%.
Al primo posto di questa speciale classifica si colloca la Thailandia (62%), seguita dal Brasile (57%) e, appunto, Italia (che registra il valore più alto in Europa, a pari merito con la Bulgaria). I ragazzi meno sensibili a questa forma di ansia sono, invece, gli studenti di Singapore e della Corea del Sud (circa 30%).
Come è facile pensare, l'ansia da matematica influenza in modo negativo le prestazioni scolastiche, portando ad avere un atteggiamento evitante rispetto ai problemi matematici: tale aspetto, dunque, impedisce a chi ne soffre di apprendere e migliorare l’approccio con la materia stessa, alimentando un circolo vizioso in cui si ha la convinzione di non essere portati per la disciplina.
La conferma è evidente nei risultati pubblicati da Ocse nel focus: dal confronto tra i livelli di ansia matematica e i punteggi nel rendimento è emerso che un punto nell'indice di ansia in più corrisponde a una diminuzione del rendimento in matematica di 18 punti.
Cos’è l’ansia da matematica e da cosa è causata
Il termine "ansia da matematica" è stato introdotto per la prima volta negli anni 50 dalla suora e insegnante irlandese Mary Fides Gough, che coniò il termine "matofobia" per descrivere il disagio provato dai suoi studenti nei confronti della matematica.
Questa condizione emotiva si manifesta con un forte stato di timore, inquietudine e stress nei confronti di tutte quelle situazione che richiedono di risolvere problemi matematici o fare calcoli.
Le sue cause sono molteplici: da quelle di natura ambientale, culturale e sociale alle motivazioni legate a un’effettiva capacità innata: la convinzione diffusa che la matematica sia una sorta di talento naturale, infatti, è una delle principali ragioni che alimentano la matofobia.
Anche i metodi di insegnamento giocano un ruolo importante, così come una rigida distinzione tra materie umanistiche e scientifiche, un clima scolastico eccessivamente competitivo e la difficoltà ad adattarsi ai formati tipici delle prove matematiche.