Secondo un recente studio, pubblicato su JAMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery, condotto sulla popolazione adulta statunitense, esiste una stretta correlazione tra l’anemia da carenza di ferro e la progressiva perdita di udito.
Il team di ricercatori, guidati da Kathleen M. Schieffer, della Pennsylvania State University College of Medicine, ha analizzato le cartelle cliniche di un campione di 305.339 pazienti statunitensi di età compresa tra i 21 e 90 anni, composto per il 43% da soggetti di sesso maschile e con età media di 50 anni.
Di ciascun paziente sono stati verificati i livelli di ferritina e di emoglobina, nonché lo stato di salute dell’apparato uditivo.
Da un’analisi dettagliata dei dati medici del target di riferimento, sono state individuate 3 tipologie di soggetti con disturbo all’apparto uditivo:
- Soggetti con perdita dovuta a danni relativi all’orecchio esterno e medio, che ostacolano la trasmissione di suoni verso l’interno (sordità trasmissiva).
- Soggetti con perdita dovuta a danni relativi all’orecchio interno, ad esempio danno della coclea o alle vie uditive nervose (sordità neurosensoriale).
- Soggetti con perdita dovuta a cause non specificate.
Soprattutto per i pazienti con riduzione di udito dovuta a causa certa (sordità trasmissiva o neurosensoriale), il team ha constatato un’evidente associazione tra i livelli di ferro e la conseguente perdita delle funzionalità dell’orecchio, perdita che può manifestarsi anche in tempi molto brevi (in alcuni casi sono state stimate perdite progressive nell’arco di sole 72 ore).
In che modo l’anemia influenza lo stato di salute del nostro orecchio?
I motivi della correlazione tra anemia e benessere dell’orecchio non sono ancora accertati del tutto, risulta doveroso analizzare alcuni percorsi possibili. Ecco qualche ipotesi:
- Otturazione dell’arteria labirintica: questa arteria ha il compito di apportare sangue all’orecchio interno, la sua eventuale otturazione genera danni ischemici, nonché la perdita improvvisa e completa della funzione uditiva dell’organo.
- Presenza di malattie vascolari: il principio dell’arteria labirintica può essere trasferito a tutte le arterie dell’organismo incaricate di fornire sangue agli organi. Eventuali otturazioni delle arterie che operano a favore dell’orecchio possono essere causa di perdita di udito.
- Mielina: una sostanza isolante che riveste esternamente i nervi. L’eventuale riduzione di ferro nell’organismo genera la rottura di lipidi fondamentali per la produzione di tale sostanza. Se la mielina che riveste il nervo uditivo subisce dei danni potrebbe compromettere la funzionalità dell’organo.
Qual è il passo successivo?
Il passo successivo del team di ricercatori è quello di approfondire al meglio la correlazione con l’anemia da carenza di ferro, che va interpretata come una vera opportunità per la medicina: sopperire alla carenza di ferro e contemporaneamente prevenire o contenere i problemi legati all’udito potrebbe essere una misura per favorire il miglioramento del benessere generale del paziente. Inoltre, sarebbe una soluzione economicamente accessibile a gran parte dei pazienti.
È ben chiaro che la perdita di udito è una patologia frequente, il 15% della popolazione statunitense ne soffre, con maggiore concentrazione per gli over 85, uno stato di disagio che condiziona negativamente la vita privata e sociale degli individui. Conoscerne le cause è rilevante al fine di migliorare il benessere di chi ne è affetto.
Cosa è l’anemia?
Testato il legame tra benessere dell’orecchio e anemia cerchiamo di fare chiarezza su quest’ultima patologia.
L’anemia è la condizione in cui il corpo manifesta un basso livello di emoglobina nel sangue. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’anemia come un valore di emoglobina inferiore ai 14 g/dl nell’uomo, ai 12 g/dl nella donna e agli 11 g/dl nella donna gravida.
L’emoglobina è una proteina atta a trasportare ossigeno dai polmoni a tutti i tessuti, un valore sotto media di emoglobina si traduce in carenza di ossigeno per l’intero organismo e quindi disfunzione dello stesso.
Quali sono i sintomi dell’anemia?
I soggetti anemici avvertono:
- Frequente senso della fatica
- Pallore
- Unghie fragili
- Mal di test
- Irritabilità
- Debolezza
- Vertigini
- Mani e piedi freddi
- Battito cardiaco irregolare
- Dolore toracico
- Disfunzione sessuale
È importante conoscere i sintomi e consultare il proprio medico di fiducia anche quando i sintomi non si presentano costantemente per poter agire prontamente, contenendo eventuali danni per la salute.