Anemia: sei sicuro di non averla?

Monica Cicirello | Blogger

Ultimo aggiornamento – 09 Marzo, 2016

Capita spesso a tutti di attraversare dei periodi in cui la stanchezza è all’ordine del giorno. Ci sentiamo talmente deboli che nemmeno 3 caffè riuscirebbero a tirarci su. E in quei momenti rimpiangiamo la sera prima per essere rimasti svegli fino a tardi, forse qualche ora di sonno in più avrebbe fatto la differenza.

Eppure la stanchezza non è un sintomo da sottovalutare; spesso può essere associato a diverse malattie, allo stress o anche a problemi cardiaci. Non è necessario però farne subito una tragedia: nella maggior parte dei casi si tratta di un comunissimo sintomo dell’anemia.

Ecco 7 aspetti dell’anemia che, forse, non conoscete!

  1. Può essere sintomo di un disturbo 

I globuli rossi ricoprono un ruolo importante: si occupano di trasportare l’ossigeno in tutto il corpo. Quando si è anemici, però, non si hanno abbastanza globuli rossi oppure questi non contengono abbastanza emoglobina, una proteina ricca di ferro che rende il sangue rosso. Il punto è comprendere il perché. Il dottor Robert T. Means ci spiega l’anemia, paragonandola alla febbre: anch’essa non è una malattia ma piuttosto un segno che ti avvisa di qualcosa che sta avvenendo nel tuo corpo. Generalmente, la febbre è provocata da un’infezione, mentre l’anemia può derivare da diverse cause. La principale è la mancanza di ferro, necessario all’organismo per l’emoglobina. Se quindi avete la cosiddetta anemia da carenza di ferro, basterà fare qualcosa per aumentare il livello di questo minerale essenziale, come assumendo degli integratori o mangiando cibi appropriati.

  1. In molti non si accorgono di averla

C’è chi la avverte sentendosi stanco, chi invece non si rende nemmeno conto di avere qualcosa che non va. In questi casi, però, prima o poi l’anemia andrà a peggiorare, rendendo l’individuo progressivamente più debole e affaticato. Ulteriori sintomi possono essere vertigini, mal di testa, addormentamento alle mani o ai piedi, temperatura corporea bassa, pallore, fiato corto, battito cardiaco rapido o irregolare, dolore al petto, irritabilità, e bassa concentrazione durante l’attività scolastica o lavorativa.

  1. È più comune nelle donne

Per le donne in età fertile è assolutamente normale essere anemiche a causa delle perdite di sangue durante il ciclo o il parto. Per risolvere il problema, infatti, basta davvero poco, assumendo ad esempio degli integratori. Nel caso degli uomini, invece, che al contrario delle donne non affrontano il ciclo o la gravidanza, l’anemia diventa più un campanello d’allarme, essendo generalmente un segnale di malattie, come il cancro al colon.

  1. Chi è vegetariano non è certo destinato ad averla

Se avete deciso di eliminare dalla vostra dieta la carne, non temete: non è necessario mangiarla per assimilare del ferro!

Sebbene la carne rossa, la carne di pollo, il pesce, le uova e i latticini siano gli alimenti più ricchi di ferro, è possibile trovare dei degni sostituti, come le lenticchie, i fagioli, il tofu e le verdure dalle foglie verdi (gli spinaci e il cavolo riccio), cereali e pane fortificati, e la frutta secca, l’uvetta, e l’albicocca. Inoltre, per agevolare l’assunzione di ferro, arricchiate la vostra dieta di alimenti ricchi di vitamina C, come le fragole, i broccoli, e il succo d’arancia. Aiuteranno il vostro corpo ad assorbirlo meglio.

  1. L’eccesso di caffè può essere un rischio

Siete dipendenti dal caffè? Ascoltate bene. Non dovete rinunciare alla vostra adorata tazzina mattutina, ma sarebbe meglio se evitaste di concedervela tra i pasti. La caffeina infatti interferisce con l’assorbimento del ferro. Inoltre, se il medico vi ha raccomandato l’assunzione di integratori di ferro, siate sicuri di bere il vostro caffè almeno un’ora prima o due ore dopo aver ingerito la pillola.

  1. Non provate a curarvi da soli

Probabilmente vi verrà spontaneo fare delle ricerche su internet per capire esattamente cosa c’è che non va in voi. Riconoscendovi nei sintomi dell’anemia, penserete subito sia il caso di armarsi di integratori di ferro per risolvere le situazione; e invece vi sbagliate. Assumere una quantità eccessiva di ferro, quando non se ne ha bisogno, può portarvi ad avere effetti collaterali indesiderati, come l’indigestione e la costipazione. Inoltre, molte persone soffrono di una malattia chiamata emacromatosi, che comporta un eccessivo assorbimento di ferro. In questo caso, si rischierebbero l’artrite, il diabete, malattie al fegato, e una serie di altre patologie. Se sospettate di avere una quantità di ferro inferiore al normale, rivolgetevi al vostro medico per scoprirlo attraverso un semplicissimo esame del sangue.

  1. Chi ha l’anemia può sviluppare strane voglie

Chiaramente, non stiamo parlando di voglia di cioccolato o di patatine. Sebbene non si sia ancora compreso il perché, l’anemia da carenza di ferro può portare a desiderare cose un po’ bizzarre, che i dottori definiscono con il nome geofagia. La voglia più comune è il ghiaccio. “Molte donne possono far capire quando stanno per diventare anemiche dal forte desiderio di masticare del ghiaccio”, ci spiega il dottor Means. Ma la cosa si fa ancora più strana: alcune donne desiderano la cenere delle sigarette, mentre altre bramano il cartone. In altri casi, è comune la voglia di mangia l’amido di mais, magari tirandolo fuori dalla propria borsetta. Fortunatamente queste voglia spariscono nel momento in cui si intraprende la cura per rimettere a posto il livello di ferro.

 

 

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Stare a contatto con le persone e comprenderle è il mio forte. Amo aiutare gli altri e sostenerli nel momento del bisogno.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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