Amanti del selfie? Attenti al vostro gomito!

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Maggio, 2017

Gomito del selfista

È diventato ormai d’obbligo scattarsi un selfie durante una serata con amici, una gita, una pausa caffè e in tante altre occasioni, per poter immortalare i momenti più belli della propria giornata. Attenti, però, a non esagerare con i selfie! L’uso sconsiderato di dispositivi tecnologici, tra cui lo smartphone, potrebbe causare la sindrome del “gomito del selfista”.

Cosa è il “gomito del selfista”?

Il “gomito del selfista”è il nuovo disturbo di cui sono affetti i patiti di selfies. È simile al mal di joystick, al pollice da Playstation o al più comune “gomito del tennista”.

Analogamente a queste già note patologie, anche nei casi del selfista, la posizione innaturale del polso e del gomito (allungamento e flessione ripetute) che si assume per scattare foto, sollecita notevolmente i tendini mediali provocando, dopo continue sollecitazioni, anche dolore.

Il primo caso diagnosticato è quello di Hoda Kotb, giornalista e conduttrice televisiva che, a seguito di un persistente dolore al gomito, si è recata presso il proprio ortopedico, il quale dopo una serie di accertamenti ha associato, tra le cause del dolore l’uso smisurato dello smartphone.

Quali sono i sintomi da “gomito del selfista”?

In caso di indolenzimento e dolore al gomito, di difficoltà di flessione del braccio e del polso è bene consultare un ortopedico. Un’iniziale tendinite potrebbe, in caso di mancato trattamento, complicarsi in tendinosi, condizione cronica del tendine che genera la perdita di elasticità delle fibre, con conseguente difficoltà nella flessione del gomito stesso.

Se non potete fare a meno di utilizzare lo smartphone, è bene adottare qualche accorgimento per preservare la salute del vostro gomito:

  • utilizzare il bastone del selfie per mantenere il gomito e polso in posizione naturale, evitando ripetute flessioni;
  • alternare le braccia;
  • fare stretching portando le braccia in tensione e facendo ruotare il polso.

Dolore all’articolazione del gomito: altre possibili cause

Non solo selfies! Dolori al gomito possono essere determinati ad innumerevoli cause. Ecco le più comuni:

  • Epicondilite mediale o“sindrome del giocatore da golf”. Il movimento ripetitivo della mano per far oscillare la mazza può causare un dolore interno al gomito. La condizione può essere tratta con farmaci antinfiammatori;
  • Epicondilite laterale o “gomito del tennista”. Il movimento ripetitivo del braccio provoca dolore all’esterno del gomito. È condizione tipica di professioni e sport che richiedono sempre lo stesso movimento dell’articolazione.
  • Borsite, è l’infiammazione della borsa sierosa del gomito che complica il movimento di tendini e muscoli. Può essere generata da un colpo subito al gomito, da una posizione di appoggio prolungato o da condizioni mediche tra cui l’artrite. Tipici sintomi sono il gonfiore, il dolore e la difficoltà di movimento. La borsite da gomito è trattata con farmaci o intervento chirurgico.
  • Osteoartrosi, danneggiamento della cartilagine. Si manifesta con dolore, difficoltà di piegamento del gomito, produzione di un piccolo scricchiolio a seguito di movimento. È trattata con farmaci o chirurgia nei casi più gravi.
  • Lussazione, è la dislocazione dell’articolazione, l’osso esce dalla sua normale posizione. Il gomito appare gonfio, si avverte un forte dolore con difficoltà di movimento. Il medico può riportare con determinati movimenti l’osso nella posizione iniziale.
  • Frattura, oltre allo spostamento dalla sua posizione abituale l’osso si crepa. Anche in questo caso l’osso viene riportato con una specifica manovra nella sua posizione naturale e sostenuto da gesso o stecca.
  • Spasmi del legamento, i legamenti del gomito a causa di ripetute sollecitazioni potrebbero subire traumi e “strapparsi”. La terapia fisica può ripristinare l’attività dei legamenti.
  • Malattia di Panner, piccoli pezzi di cartilagine o di osso si dislocano nel giunto del gomito. È un problema tipico di chi pratica sport.

In caso di dolore è bene sottoporsi a esami specifici (raggi X, risonanza magnetica) per diagnosticare l’eventuale presenza di determinati disturbi.

Fortunatamente la maggior parte delle patologie legate al gomito è facilmente trattabile con terapie farmacologiche antidolorifiche e con fisioterapia, solo in casi cronici risulta necessario l’intervento chirurgico.

Prendere pause da compiti ripetuti, fare riscaldamento prima di un’attività sportiva, utilizzare le imbottiture per gomito e praticare attività di stretching possono essere buone abitudini per limitare il sollecitamento dell’articolazione e ridurre le possibilità di futuri disturbi. Ah, potrebbe aiutarvi anche limitare l’uso dei selfie!

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Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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