La dieta influenza la probabilità di ammalarsi: essa ha infatti un ruolo significativo nell’incidenza di molte malattie, tra cui il cancro. Molti studi epidemiologici dimostrano quale sia il ruolo dell’alimentazione come responsabile dell’insorgenza di patologie croniche degenerative, sia come strumento per la loro prevenzione.
I principali gruppi in cui si divide il cibo – grassi, carboidrati, e proteine – ci forniscono sostanze basilari utili alla produzione di energia. Con il cibo, assumiamo i precursori delle reazioni biosintetiche. Altri micronutrienti forniscono sostanze note come “antiossidanti”, che inibiscono significativamente la produzione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellullare e dell’insorgenza di molte patologie.
Il nostro corpo è in grado di sintetizzare alcuni antiossidanti ma è necessario assumerli, per la maggior parte, attraverso l’alimentazione. Frutta e verdura sono i fornitori di antiossidanti per eccellenza, ma vediamo qual è la migliore dieta per i pazienti con malattie degenerative.
Dieta per l'Alzheimer
L’Alzheimer è tra le malattie degenerative più temute dell’età avanzata ed è possibile contrastarlo con l’alimentazione. Come approfondito da un team di ricercatori americani, infatti, una alimentazione a base di verdure, frutta secca e pesce potrebbe ridurre il rischio di Alzheimer.
Il segreto sta negli acidi grassi polinsaturi Omega-3 contenuti in questi alimenti, che hanno la capacità di ridurre la concentrazione di proteina beta-amiloide. La patologia di Alzheimer provoca infatti un accumulo a livello extracellulare di questa proteina nel cervello, formando le tipiche placche amiloidi.
Uno studio della Columbia University di New York, pubblicato poi sulla rivista Neurology, condotto su 1.219 soggetti di età superiore ai 65 anni in buone condizioni di salute psichica, ha confermato che è possibile prevenire il morbo di Alzheimer mangiando pesce, nocciole, mandorle, noci e carne di pollo. I pazienti hanno compilato un diario alimentare per un anno e mezzo, dopodiché, attraverso un prelievo di sangue, è stata dosata la proteina beta amiloide: questa era nettamente inferiore nei soggetti che avevano consumato regolarmente frutta, verdure e omega 3 attraverso pesce e frutta secca.
In tal modo lo studio ha potuto anche confermare quanto seguire una dieta mediterranea sia alla base della prevenzione di patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Quali sono gli alimenti da prediligere nella dieta contro l’Alzheimer
Nell’assistenza agli anziani e in particolare nella cura dei pazienti affetti da Alzheimer, l'attenzione all’alimentazione è dunque fondamentale. Fra gli alimenti da prediligere nella dieta degli anziani, le verdure e i frutti di colore scuro e di colore giallo/arancio/rosso sembrano essere un ottimo ausilio contro la degenerazione cognitiva.
Nella lista delle verdure che stimolano la salute cognitiva sono incluse:
- Rucola
- Cavolo nero e riccio
- Cavolini di Bruxelles
- Rapa
- Peperoni
- Melanzane
- Cipolle
- Spinaci.
Tra la frutta da prediligere si ricordano:
- Mirtilli
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- Ciliegie
- Uva nera
- Arance
- Prugne
- Lamponi e fragole.
Le sostanze antiossidanti contenute in questi alimenti vegetali sono protettive nei confronti dello stress ossidativo e dunque della produzione dei temuti radicali liberi.
Considerando che i ricercatori ritengono lo stress ossidativo all’interno delle cellule cerebrali responsabile del collasso neuronale associato all’Alzheimer, alimentarsi in modo corretto assumendo frutta e verdura del tipo “giusto” e omega-3 potrebbe essere d’aiuto per la prevenzione delle patologie neurodegenerative associate all’età.