Afta vaginale: cos'è e come si cura

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 15 Maggio, 2024

Una donna dalla ginecologa

Che cos'è l'afta vaginale e da cosa è determinata? Quali sono le cause alla base della sua comparsa e quali rimedi si possono adottare per eliminarla?

Ecco tutto quello che c'è da sapere sui vari tipi di afta genitale.

Che cos'è l'afta vaginale e come si presenta

Le afte sono delle lesioni che si presentano sulla pelle e che sono generalmente di piccole dimensioni.

Nella maggior parte dei casi tendono a comparire all'interno del cavo orale, tuttavia è anche possibile essere soggetti ad aftosi genitale, ovvero alla localizzazione di afte in prossimità dei genitali.

Le lesioni possono manifestarsi quindi sui genitali maschili (afte sul glande, sul prepuzio del pene e nella zona perianale) che su quelli femminili, come le afte vulvari, che compaiono nelle piccole e nelle grandi labbra della vulva femminile.

Le afte sono delle vere e proprie abrasioni dalla forma circolare e dal tipico alone rosso che le circonda.


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Si riconoscono facilmente perché sono ricoperta da una patina di colore biancastro causata dai diversi strati di fibrina (ovvero una proteina plasmatica), la quale ha la funzione di favorire la coagulazione del sangue andando a coprire le ferite.

L'afta vaginale, così come quella che si presenta sulla bocca, è quindi una lesione della pelle a tutti gli effetti.

Solitamente le afte del cavo orale si presentano singolarmente, sebbene possano comparire anche a gruppi, e tendono a perdurare da una a due settimane.

Lo stesso vale per l'afta vulvare o le afte sul glande e sul pene, che sono generalmente molto dolorose. Inoltre, questo genere di lesione tende a ritornare, non a caso essa viene anche chiamata stomatite aftosi recidivante.  

Le cause dell'afta vaginale

La parola afta deriva dal greco e significa letteralmente "ulcera", infatti questo genere di lesione si presenta esattamente in questo modo.

L'afta vaginale (o l'afta sul pene, nella sua versione al maschile) fa il suo esordio sotto forma di una piccola erosione di colore grigio-bianco ed è circondata da un alone eritematoso.

Le cause che sono alla base della comparsa delle afte vaginali sono sconosciute.

Sebbene in genere esse si risolvano spontaneamente, hanno anche la tendenza a ripresentarsi e per questo motivo si ipotizza che possano esserci diversi fattori scatenanti.

L'ipotesi più accreditata è che le afte genitali possano formarsi in concomitanza con periodi di forte stress, proprio come succede nel caso del'Herpes Simplex.

Altre cause possono poi includere:

  • traumi o sfregamento dei genitali.
  • squilibri ormonali.
  • malattie croniche intestinali, come ad esempio la celiachia, il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
  • un'infezione da Helicobacter Pylori.
  • la presenza di una sindrome permanente dovuta a una situazione di immunodeficienza.
  • il contatto con oggetti sporchi.
  • una dieta molto sbilanciata o carente di alcune sostanze nutritive fondamentali, come la vitamina B12, lo zinco, il ferro e l'acido folico

Le afte genitali possono essere causate da alcune patologie, come ad esempio la sindrome di Neumann o da quella di Behçet, che è una rara malattia di origine autoimmune che, oltre alle afte, dà origine ad altre tipologie di infiammazione in vari distretti del corpo. 

Occorre tenere presente che l'afta vaginale o le afte sui genitali maschili non sono contagiose, a differenza delle vesciche che sono causate dall’Herpes Simplex.

Quale cura per le afte genitali?

Avere un'afta sul glande o sulla vulva è causa di un dolore intenso, tuttavia queste manifestazioni hanno in genere una natura benigna e tendono a risolversi in modo spontaneo.

È consigliabile sottoporsi comunque a una visita specialistica, soprattutto per escludere la presenza di patologie più gravi, come ad esempio la sindrome di Behçet, la sifilide o l'Herpes genitale.

La cura per l'afta genitale dipende molto dalla causa che l'ha provocata: in presenza di un virus come quello dell'Herpes, infatti, si dovrà avere cura di evitare i rapporti sessuali e di curare al massimo l'igiene intima, adottando dei metodi per ridurre il prurito e utilizzando preferibilmente della biancheria di cotone.

Per placare il fastidio dovuto alla presenza dell'afta è possibile utilizzare dei rimedi naturali a base di calendula; questa pianta dall'azione lenitiva e disinfiammante è utile per effettuare degli impacchi oppure dei risciacqui.

Una donna dalla ginecologa

Altre piante dall'azione simile sono la malva (che svolge un'azione emolliente sulla cute) o la camomilla.

Se l'afta è provocata da un periodo di forte stress associato a un calo delle difese immunitarie, è possibile assumere dei rimedi vegetali a base di erbe dall'azione stimolante (le più utili sono il ginseng, la rodiola e l'echinacea) oppure prevedere un ciclo di integratori che contengono zinco, ferro e folati, in accordo con il proprio medico.

Integratori immunostimolanti possono essere ugualmente di aiuto, in quanto aumentano le difese immunitarie.

Sembra poi che, oltre al maggior introito di vitamine (in particolare di vitamina C e B12), sali minerali e folati, un'altra soluzione efficace per migliorare le afte siano i probiotici, i quali contribuiscono a mantenere in salute l'apparato gastro-intestinale e riducono i sintomi legati alla colite.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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