Aerosol per raffreddore: sì o no?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Settembre, 2024

Una donna fa l'aerosol

A cosa serve fare l'aerosol e quando è utile? Come utilizzarlo per contrastare i problemi che affliggono le vie respiratorie?

Ecco tutto quello che c'è da sapere su come sfruttare l'aerosol per raffreddore, tosse e catarro.

Aerosol per raffreddore: è veramente efficace?

L'aerosol è uno strumento comunemente utilizzato per il trattamento delle principali problematiche respiratorie e delle malattie influenzali.

Si tratta di un dispositivo medico in grado di nebulizzare le sostanze inserite all'interno (in genere farmaci o altri liquidi) in modo che esse possano venire inalate e raggiungere così i bronchi.

L'aerosol viene consigliato in caso di asma, bronchite, patologie polmonari o fibrosi cistica e può essere usato da soggetti di tutte le età: dai neonati agli anziani, si tratta di un apparecchio che non presenta controindicazioni e che offre un modo efficace e semplice per trattare le patologie respiratorie croniche o per alleviare il fastidio provocato dalle malattie stagionali.

Sebbene tale apparecchio si riveli utile per numerose problematiche, la sua reale efficacia contro alcune patologie virali è stata più volte messa in dubbio.

Il rapporto tra aerosol e raffreddore è, quindi, dibattuto anche dagli esperti: alcuni ritengono che esso sia un alleato per diminuire i sintomi dell'infezione virale, mentre altri sostengono che l'utilizzo dell'aerosol per raffreddore e mal di gola sia sostanzialmente inutile.

Il raffreddore è causato da un virus molto contagioso  che provoca l'infiammazione delle alte vie respiratorie, ovvero la trachea, il naso e la gola; i sintomi tipici che lo caratterizzano sono l'eccesso di muco, il naso che cola, gli starnuti frequenti e il fastidio alla gola.

Secondo i suoi sostenitori, l'aerosol contro raffreddore e mal di gola può alleviare il fastidio causato da tali sintomi e rappresentare un modo efficace per contrastare l'eccessiva produzione di muco.


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Esso, inoltre, grazie al mix di sostanze benefiche contenute al suo interno, sarebbe in grado di agire come espettorante e di diminuire la tosse, favorendo allo stesso tempo l'eliminazione del muco.

C'è anche chi ritiene che l'aerosol non sia così utile, soprattutto se viene utilizzato per contrastare la tosse e il mal di gola che affliggono i bambini; è opportuno ricordare, infatti, che il raffreddore è una malattia che si risolve in modo spontaneo dopo qualche giorno, pertanto potrebbe rivelarsi inefficace abusare di questo trattamento, soprattutto se esso viene abbinato alla somministrazione di antibiotici.

Per alleviare il disagio causato dai sintomi da raffreddamento, sarebbe preferibile piuttosto sfruttare la soluzione salina (o altri prodotti ad azione decongestionante) ed effettuare frequenti lavaggi nasali.

Raffreddore e aerosol: quando è inutile farlo

L'aerosol non rappresenta la soluzione ideale per tutti i disturbi di tipo respiratorio. In presenza di faringiti, laringiti, sinusiti e otiti, si consiglia infatti di effettuare lavaggi nasali con soluzione fisiologica, più che di utilizzare l'aerosolterapia

Soprattutto nei bambini, si tende a proporre l'aerosol per la gola infiammata o dolorante, tuttavia questo rimedio non ha una reale efficacia: è preferibile piuttosto prestare attenzione alla pulizia del naso, lavare spesso le mani e assicurarsi di mantenere una temperatura all'interno dell'ambiente domestico non superiore ai 20°, con un tasso di umidità compreso tra il 45% e il 55%.

Oltre a quello tra mal di gola e aerosol, un altro rapporto controverso è quello che riguarda l'aerosol per tosse e catarro.

Se infatti il catarro è la diretta conseguenza di un'eccessiva produzione di muco da parte dell'organismo, la tosse rappresenta sempre un sintomo da non sottovalutare.

Più che combatterla utilizzando l'aerosolterapia, la tosse dovrebbe essere indagata, in quanto può anche non essere collegata a una malattia da raffreddamento.

Che sia grassa o secca, la tosse non costituisce una patologia in sé, ma rappresenta il sintomo di un disturbo che affligge l'organismo, pertanto fare l'aerosol per tosse e raffreddore non sempre si rivela utile.

Una donna fa l'aerosol a sua figlia

Le cause più comuni che possono determinare l'insorgere della tosse includono:

  • le allergie;
  • l'esposizione al fumo;
  • l'asma;
  • l'influenza;
  • la sinusite;
  • patologie polmonari;
  • il reflusso gastroesofageo;
  • la bronchite;
  • la fibrosi cistica.

Viste le numerose cause alla base di questo disturbo, il rapporto tra aerosol e tosse è piuttosto ambiguo e, prima di intraprendere un trattamento inefficace, è consigliabile chiedere consiglio al proprio medico.

Aerosol per il raffreddore: cosa mettere all'interno?

All'interno dell'aerosol è possibile inserire numerose sostanze, a seconda delle indicazioni ricevute dal proprio medico.In caso di patologie vere e proprie, ad esempio, sfruttando questo strumento si possono nebulizzare antibiotici o farmaci specifici, somministrati per contrastare le infezioni respiratorie (come nel caso dell'antibiotico), oppure per facilitare la respirazione e favorire il processo di guarigione.

Per quanto riguarda l'utilizzo dell'aerosol per il raffreddore negli adulti, in genere si utilizza una semplice soluzione salina, la quale ha la funzione di fluidificare il muco e, quindi, di rendere più semplice la sua espulsione. Medicinali veri e propri come i broncodilatatori sarebbero inutili, visto che la 

congestione nasale determinata dal virus del raffreddore è una condizione temporanea che tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno.

Allo stesso modo, l'aerosol per la gola in presenza di un banale raffreddore non necessita dell'utilizzo di farmaci: basterà utilizzare una soluzione salina sterile ed eventualmente chiedere consiglio al proprio medico.

L'aerosol con fisiologica è un rimedio utilizzato molto spesso per contrastare le fasi iniziali di un'infezione respiratoria, visto che ha la capacità di mantenere idratate le mucose delle vie aeree.

In questo modo l'organismo riuscirà a rimuovere più facilmente le secrezioni (come ad esempio il muco) e i detriti che ostacolano la respirazione, pertanto effettuare questo tipo di trattamento può effettivamente risultare utile per alleviare il fastidio causato dalla congestione nasale e per accelerare il processo di guarigione.

La soluzione fisiologica è a base di cloruro di sodio, ovvero il comune sale da cucina, disciolto all'interno di acqua distillata e viene sfruttata spesso soprattutto per l'aerosolterapia e per effettuare i lavaggi nasali.

Essa riesce infatti a umidificare e mantenere idratate le vie respiratorie, le quali sono rese più secche da raffreddore, asma e sintomi influenzali.

La fisiologica viene inoltre usata anche per diluire i medicinali all'interno di una soluzione liquida, in modo che essi siano più facili da nebulizzare e, quindi, da inalare attraverso l'aerosol; si tratta di una sostanza che non presenta particolari controindicazioni e che può essere utilizzata anche dai bambini e dai soggetti anziani

Per quanto riguarda il rapporto tra tosse e aerosol, invece, in alcuni casi e sempre su prescrizione medica è possibile utilizzare dei farmaci cortisonici, i quali hanno la capacità di alleviare l'infiammazione alle vie respiratorie e di diminuire la reazione che porta l'organismo a produrre la tosse secca e stizzosa.

Essi in genere vengono disciolti all'interno della soluzione fisiologica e costituiscono un valido aiuto per lenire il fastidio causato dalle infiammazioni respiratorie.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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