Masticare bene il cibo, a lungo e con calma, è una buona pratica che ci viene insegnata fin da bambini.
Ricerche recenti hanno chiarito i benefici di questo comportamento a livello biochimico e molecolare. Dunque, perché é così importante masticare bene il cibo? A cosa serve?
Oggi approfondiamo questo argomento!
Cosa succede se non si mastica bene il cibo
Masticare troppo velocemente non consente al cibo di essere adeguatamente sminuzzato e ciò determina un allungamento dei tempi di digestione nello stomaco, che dovrà produrre una maggiore quantità di acidi gastrici che, a lungo andare, potrebbero portare a problemi di acidità e reflusso gastro-esofageo.
Inoltre, masticando in fretta, si introduce una maggiore quantità di aria che può causare gonfiore addominale. Il cibo mal masticato, contenente soprattutto amidi e fibre, è meno digeribile. La masticazione veloce, poi, non consente di assaporare bene i cibi né di distinguere i sapori dei vari alimenti, inducendo, a volte, all’aggiunta del sale o dei poco salutari insaporitori.
Dunque, come si fa a masticare bene il cibo? Vediamolo insieme!
Quante volte si deve masticare il cibo?
Il cibo deve essere masticato lentamente con l’obiettivo di ridurre in una poltiglia semiliquida ciò che si è mangiato, per facilitare la digestione e per assaporare le pietanze.
Il numero di volte che un cibo deve essere masticato ed il tempo di masticazione dipendono dalla sua consistenza e dalla dimensione del boccone. Ma a cosa serve masticare bene?
Quali sono i benefici del masticare bene?
Secondo il nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Waseda e pubblicato su Scientific Reports, masticare bene e lentamente è una necessità, in quanto migliora il dispendio energetico che può essere collegato al metabolismo del cibo e aumenta il livello di motilità intestinale.
Secondo gli scienziati, inoltre, masticare correttamente aumenta la termogenesi indotta dalla dieta; in sostanza, permette al corpo di generare più calore grazie agli stimoli che esso riceve quando il cibo permane nella bocca e viene masticato.
Gli esperti riportano anche che lo scambio di gas, l’ossidazione delle proteine e il flusso sanguigno nell’arteria celiaca splancnica, possono essere collegati ad una maggiore durata della masticazione.
Oltre a queste nuove scoperte, va ricordato che una lenta e prolungata masticazione supporta l’apparato gastro-intestinale nel processo di digestione (che inizia proprio dalla bocca), poiché consente di trasformare già in bocca il cibo ingerito e garantire una minima “pre-digestione” che supporta il lavoro di stomaco e intestino, e favorisce l’assimilazione delle sostanze utili al nostro organismo.
Inoltre, se il cibo arriva allo stomaco già sufficientemente scomposto, diminuiscono i suoi tempi di permanenza e si riduce la produzione di acidi gastrici, che possono causare problemi.
Per quanto riguarda il processo digestivo, la saliva svolge un ruolo fondamentale. Essa contiene enzimi che consentono la scomposizione di amidi e grassi, inoltre, il cibo mescolato alla saliva scivola meglio lungo l’esofago, evitando disturbi legati a disfagie (che riguardano, cioè, problemi di deglutizione).
Masticare più a lungo aiuta anche a mangiare di meno perché, a livello cerebrale, vengono rilasciati ormoni che regolano l’appetito regalandoci una sensazione di sazietà. Ciò contribuisce anche a sentirsi meno appesantiti e più energici.
Insomma, masticare bene il cibo è una di quelle buone abitudini che fanno davvero la differenza per il nostro organismo.