Dimentichiamo per una volta il giro vita e concentriamoci su quali scelte alimentari possano influenzare la memoria e le capacità cognitive. Che non tutti gli alimenti fossero salutari già si sapeva, ma ce ne sono alcuni che fanno del male al nostro cervello. Scopriamo quali sono.
Tofu
La rivista Dementia and Geriatric Cognitive Disorders ha trovato un legame tra un’alta assunzione di tofu, circa 9 volte a settimana e un aumento di rischi di deficit cognitivo e perdita di memoria. Sono stati testati 719 indonesiani, tra uomini e donne, mettendoli alla prova attraverso test di memoria e si è notato che coloro che assumevano alte quantità di tofu ottenevano risultati migliori. Ma attenzione, questo non vuol dire che questo alimento faccia bene. Gli studiosi pensano che i fitoestrogeni presenti nel tofu possano influenzare le funzioni cerebrali.
Sodio
Se i suoi effetti negativi su pressione arteriosa e cuore sono noti, uno studio ha mostrato come il consumo di alte quantità di sodio, associate a scarsa attività fisica, possono produrre effetti negativi sul cervello. Uno studio canadese ha preso in esame 1262 soggetti, di età compresa tra i 67 e gli 84 anni, e li ha divisi in tre gruppi in base a un consumo di sodio basso, medio e alto. A pari livello di scarsa attività fisica, si è notato che i soggetti che avevano un più alto consumo di sodio presentavano un declino cognitivo più rapido. L’esercizio fisico riesce però a contrastare gli effetti negativi del sodio sul cervello, così come sul sistema cardiovascolare.
Grassi Trans
Uno studio pubblicato sulla rivista PLoS One ha evidenziato come il consumo di questi grassi sia da mettere in relazione con la difficoltà di ricordare le parole. L’indagine ha preso in esame 1018 soggetti con un consumo di grassi trans che va dai 3,8 grammi ai 27,7 grammi al giorno. A questi è stato sottoposto un test che consisteva nell’individuare nuove parole. I risultati hanno mostrato come ogni grammo di grasso consumato al giorno riduceva di 0,76 la quantità di parole ricordate.
Tonno
Chi lo avrebbe mai detto! Secondo la rivista Integrative Medicine chi mangia più di 3 porzioni di pesci come tonno, cernie, dentici, spigole, pesce spada e squalo a settimana è a rischio di confusione mentale. Il colpevole è il mercurio. I ricercatori hanno sottoposto 384 soggetti a test cognitivi e chi aveva nel sangue i valori di mercurio più alti ha ottenuto i risultati peggiori.
Grassi saturi
Uno studio condotto sui ratti, da parte dell’Università di Montreal, ha notato come un alto consumo di grassi saturi portava a una compromissione della parte del cervello che controlla benessere e motivazione, e spesso è coinvolto nei disturbi dell’umore, nella tossicodipendenza e nel consumo eccessivo di cibo. Le diete ad alto contenuto di grassi monoinsaturi, come l’olio d’oliva, non hanno mostrato la stessa associazione. Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurofarmacologia, ha scoperto anche come i grassi saturi accechino il sistema di ricompensa degli animali, costringendoli a mangiare troppo per sentirsi soddisfatti.