Difese immunitarie basse: ecco i 10 segnali più comuni

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 09 Aprile, 2024

Difese immunitarie basse: come capirlo? I sintomi

Un buon sistema immunitario assicura una vita sana. 

Purtroppo, per quanto possa “funzionare” a meraviglia, non è mai del tutto perfetto. Qualche volta, infatti, cellule, tessuti e organi non agiscono come dovrebbero; questo, di solito, accade quando si hanno le difese immunitarie basse.

Infatti, se il sistema immunitario entra in azione troppo spesso, è possibile andare incontro a condizioni quali allergie, asma o eczemi. Se, invece, attacca il corpo, piuttosto che salvaguardarlo, potrebbe scatenare malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o il diabete di tipo 1. Almeno 80 malattie sono causate da problemi derivanti dal sistema immunitario e possono tutte provocare infiammazioni.

Ma quali sono i sintomi delle difese immunitarie basse? Eccoli!

Difese immunitarie basse: come capirlo?

Come è possibile capire se le difese immunitarie sono basse? Ecco i 10 campanelli di allarme più comuni:

  1. Influenza e raffreddore.Tra i primi sintomi che potrebbero indicare uno stato di difese immunitarie basse c’è proprio il raffreddore, una condizione molto fastidiosa e spesso debilitante che, se presente con frequenza, può essere un segno di un problema al sistema immunitario.
  2. Stanchezza e mancanza di lucidità. Proprio perché la stanchezza può essere sintomo anche di uno strato di stress e ansia, gli elementi distintivi per capire che è il sistema immunitario ad avere problemi  potrebbero essere dolori muscolari e alle articolazioni e un sonno non riposante.
  3. Guarigione lenta e continue infiammazioni. Il sistema immunitario non solo difende l’organismo dagli attacchi di virus e batteri esterni, ma ha il compito di cicatrizzare le ferite ed eliminare tutti gli agenti patogeni ai fini di una perfetta guarigione. Se la tempistiche di questi due processi è più lunga del solito, o se bisogna con frequenza ricorrere agli antibiotici, potrebbe significare che le difese immunitarie sono molto basse. 
  4. Mal di gola. Avere più volte e ripetutamente mal di gola potrebbe significare che i globuli bianchi presentano livelli fuori norma. Prima di ricorrere allo spray da banco per curare quel fastidioso dolore, è necessario farsi visitare da un medico e scoprire la causa delle continue ricadute.
  5. Allergie e sfoghi cutanei. Come è stato descritto in precedenza, i rischi delle difese immunitarie basse sono proprio le allergie, che possono comprendere sia quelle per via aerea (come il raffreddore da fieno, l’allergia al polline e agli acari) sia gli sfoghi cutanei. Questi ultimi infatti sono un chiaro segnale che le difese immunitarie della pelle, il primo scudo del corpo contro gli agenti esterni, non stanno funzionando a dovere contro germi e batteri.
  6. Sensazione estrema di caldo e febbre. Se si avvertono delle vampate di calore improvvise oppure la temperatura corporea si alza senza nessun apparente motivo, potrebbe significare che il sistema immunitario è in evidente sovraccarico. Molto probabilmente, c’è in corso un’infezione non è in grado di tenere sotto controllo.
  7. Disturbi intestinali. Una diarrea che dura tra le 2 e le 4 settimane, oltre a essere estremamente pericolosa per l’organismo, potrebbe essere un campanello d'allarme, poichè potrebbe indicare che il sistema immunitario sta attaccando il rivestimento interno dell’intestino tenue o del tratto digestivo. Al contrario, anche la stitichezza potrebbe rappresentare un problema. Se la massa fecale ha difficoltà a percorrere il tratto intestinale significa che le difese immunitarie stanno provocando un rallentamento della peristalsi intestinale. Attenzione, però, poichè le cause possono essere imputate anche a batteri, virus e diversi stati patologici.
  8. Mani fredde. Se i vasi sanguigni sono infiammati, può essere difficile conservare il calore per dita, orecchie e naso. In questi casi, in seguito a una esposizione al freddo, la pelle potrebbe apparire bianca e poi blu, un sintomo esplicito di un mancato apporto di ossigeno agli arti. Tale problema è definito come sindrome di Raynaud ed è causato proprio da un disturbo del sistema immunitario. Tuttavia, altre cause sono da ricercarsi nel fumo, nei farmaci o in altri problemi che interessano le arterie.
  9. Occhi secchi. Un disturbo autoimmune insorge quando il sistema immunitario attacca il corpo, al posto di difenderlo. Molte persone che soffrono di disturbi autoimmuni possono presentare anche occhi secchi, dolore agli occhi, vista offuscata e rossore. L’artrite reumatoide e il lupus rappresentano due esempi lampanti di questa condizione. 
  10. Formicolio in mani e piedi. Il più delle volte è una sensazione del tutto innocua, causata da una posizione sbagliata. Tuttavia, in altri casi, il formicolio indica che vi è in corso un attacco del sistema immunitario a carico dei nervi. Chi soffre di sindrome di Guillain-Barre, per esempio, può avere un intorpidimento che coinvolge gambe, mani e petto. La polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, nota anche come CIDP, ha i sintomi molto simili alla sindrome di Guillain-Barre, ma sebbene abbia una durata che va da due settimane a 30 giorni, la CIPD può durare molto più a lungo.

Di fondamentale importanza risulta quindi mantenere uno stile di vita e un’alimentazione attenta e varia (meglio se di tipo mediterraneo) che mirino a rafforzare le difese immunitarie.

I cibi che rinforzano il sistema immunitario

E' importante seguire un regime alimentare sano ed equilibrato anche per stimolare il nostro sistema immunitario. In particolare, alcuni alimenti contengono sostanze “amiche” delle nostre difese, ad esempio: lo yogurt è ricco di fermenti lattici, il salmone è ricco di  omega 3, le noci contengono elevate concentrazioni di omega 6, mentre i kiwi forniscono all’organismo notevoli quantità di vitamina C

La vitamina C infatti è una sostanza naturale, che si trova ad esempio negli agrumi, importante non solo per la nutrizione, ma anche per contrastare le infezioni respiratorie.

In generale, quindi, la frutta (soprattutto i ribes, la papaya e i frutti di bosco) e la verdura (come i cavolfiori, i peperoni, i finocchi e  le carote) costituiscono un alleato naturale che può aiutare ad ammalarsi meno frequentemente, partendo dalla buona tavola. Ma quando l’alimentazione non è sufficiente a raggiungere lo scopo, esistono moltissimi integratori alimentari che contengono sostanze naturali e vitamine, che possono migliorare l’efficienza del nostro sistema immunitario

Il proprio medico potrà fornire consigli mirati per un'alimentazione sana.

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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