10 cibi da evitare se si ha la psoriasi

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 08 Maggio, 2017

psoriasi: 10 alimenti consigliati per stare meglio

La maggior parte delle persone sa che una corretta alimentazione può avere un forte impatto sulla salute, ma può fare molto di più che modificare il peso corporeo e il livello di energia. Le sane abitudini alimentari possono influire sia sul peso, che sui livelli di sodio e colesterolo, ma anche sulla vista, sulla crescita dei capelli fino ai crampi muscolari. Una cosa che potrebbe sorprendere è che una dieta sana può persino influire sui problemi della pelle, gravi anche come la psoriasi, una malattia cronica infiammatoria, non contagiosa, che si manifesta con macchie rosse e secche sulla pelle – generalmente – di gomiti, ginocchia e cuoio capelluto. Purtroppo, la psoriasi non ha una causa conosciuta ma la tendenza al suo sviluppo è di origine genetica.

Ecco i dieci alimenti da evitare e quelli da prediligere se si è affetti da psoriasi.

Quali cibi evitare se si è affetti da psoriasi?

Nonostante le ricerche non abbiano ancora confermato un collegamento diretto tra psoriasi e cibo, chi ne soffre trova sollievo eliminando alcuni cibi specifici dalla propria dieta. Più in generale, chi soffre di patologie croniche autoimmuni e infiammatorie (psoriasi, morbo di Crohn, retto colite-ulcerosa) dovrebbe limitare l’assunzione di:

  1. alcool: a causa del suo effetto vasodilatatore, l’alcol permette ai linfociti T di raggiungere gli strati più esterni della pelle, causando un peggioramento dei sintomi della psoriasi;
  2. latticini: possono causare delle infiammazioni a causa della proteina caseina, strettamente connessa agli stati infiammatori;
  3. cibo spazzatura: ricco di grassi saturi, grassi trans, amido raffinato e zucchero che favoriscono le infiammazioni;
  4. condimenti: come ketchup, maionese, tabasco, aceto e spezie quali cannella, curry e paprica;
  5. carni rosse: perché altamente sature di acido arachidonico, che causa le infiammazioni;
  6. glutine;
  7. zuccheri raffinati;
  8. agrumi: possono causare dei focolai di psoriasi, specie nelle persone allergiche;
  9. fritto;
  10. belladonna: che come peperoni, patate, pomodori e melanzane possono peggiorare i sintomi della psoriasi, a causa dell’alto contenuto di un composto chimico, noto come solanina.

Quali cibi invece preferire, se si soffre di psoriasi?

Per chi soffre di psoriasi, non ci sono solo cibi da evitare, ma anche alimenti da prediligere e consumare spesso, perché influiscono positivamente sulla psoriasi, equilibrando la dieta e mantenendo sotto controllo il peso.

Gli alimenti da consumare spesso sono:

  • pesce e frutti di mare, che riducono le infiammazioni e stimolano il sistema immunitario, grazie anche agli omega-3 e all’olio di pesce, molto importanti per la salute del cuore;
  • verdure, come patate dolci, broccoli, spinaci e cavolo riccio;
  • cereali, che contengono molti antiossidanti e fibre, sostanze strettamente connesse ai bassi livelli di infiammazione e ad un migliore equilibrio degli zuccheri nel sangue;
  • carni bianche, come pollo e tacchino;
  • noci e avocado, alimenti ricchi dei cosiddetti “grassi buoni”;
  • mirtilli, ricchi di vitamina C, manganese e fibre hanno forti effetti antiinfiammatori.

I sintomi della psoriasi

Questa malattia autoimmune della pelle è caratterizzata da prurito, bruciore e punture. Più nello specifico può causare:

  • Placche di pelle arrossata, spesso ricoperte da croste diffuse di colore grigiastro. Queste lesioni possono dare prurito ed essere molto dolorose, specie quando si rompono e sanguinano. Nei casi più gravi, le placche di pelle irritata crescono fino a coprire vaste zone del corpo.
  • Disturbi alle unghie, come decolorazione e corrosione.
  • Placche diffuse sul cuoio capelluto.

Infine, la psoriasi è strettamente associata all’artrite psoriasica, che causa dolore e gonfiore delle articolazioni. Secondo la National Psoriasic Foundation circa il 10-30% delle persone affetta da psoriasi soffre anche di artrite psoriasica.

È bene specificare che ogni cambiamento drastico o specifico della dieta deve essere prima discusso con il proprio medico curante e che la sola alimentazione non deve essere considerata come una cura o un trattamento da sostituirsi ai medicinali.

Stare attenti a ciò che si mangia è importante sempre e non solo in caso di patologie più o meno gravi. In generale, adottare una sana alimentazione e uno stile di vita che prevede esercizio fisico regolare, a sfavore di uno più sedentario, aiuta a mantenersi sani più a lungo, a ridurre lo stress e a vivere meglio.

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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