Cos’è
La
sindrome metabolica è la presenza di
diverse alterazioni del metabolismo che hanno in comune l’
insulino-resistenza o l’
iperinsulinemia e che si manifestano contemporaneamente in un individuo e lo espongono al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e
diabete di tipo 2.
Tra queste
alterazioni vi sono:
- alterazioni della glicemia e insulino-resistenza, ossia resistenza all'ormone che aiuta a regolare le quantità di glucosio nell'organismo, con conseguente innalzamento dei livelli di glicemia
- aumento dei trigliceridi (trigliceridi alti) e riduzione del colesterolo HDL (colesterolo “buono”)
-
sovrappeso o obesità, con grasso localizzato prevalentemente a livello addominale (sono da ritenere a rischio le misurazioni della circonferenza vita superiori a 88 cm nella donna e 102 cm di circonferenza nell’uomo)
-
pressione arteriosa alta (ipertensione)
- iperuricemia o uricemia alta
La
sindrome metabolica predispone l’individuo allo
sviluppo di malattie cardiovascolari, esponendolo al rischio di
ischemia e
ictus.
Se il paziente è affetto da sindrome metabolica o da una delle manifestazioni sopra indicate, il cambiamento immediato dello stile di vita può rallentare o persino ostacolare lo sviluppo di problemi di salute. In alcuni casi, il trattamento richiede anche l’intervento farmacologico.
Sintomi
La maggior parte delle condizioni associate alla sindrome metabolica è
asintomatica.
Tuttavia, esistono alcuni
segni di sindrome metabolica a cui prestare attenzione:
- circonferenza della vita
- pressione arteriosa elevata
Il medico prescriverà una serie di esami utili ad approfondire la situazione e, in presenza di obesità, soprattutto se addominale, unitamente a trigliceridi alti, HDL basso e glicemia alta, porrà diagnosi di sindrome metabolica.
Se si riscontrano alti livelli di zucchero nel sangue, questi potrebbero essere un segno della comparsa del diabete, assieme a:
Cause
Le cause della sindrome metabolica sono di natura patologica e sono legate a:
- sovrappeso
- inattività
- obesità
- insulino-resistenza
Normalmente, l’
apparato digerente mette in atto la
trasformazione del cibo ingerito in zucchero (glucosio). L’
insulina è l’ormone prodotto dal
pancreas per aiutare lo zucchero a essere recepito dalle cellule per essere poi trasformato in energia. Inoltre, l’insulina esercita altre funzioni, poiché:
- induce la lipogenesi (produzione dei lipidi)
- determina la glicogenosintesi (sintesi del glicogeno, una molecola che funziona da riserva per il glucosio)
- inibisce la glicogenolisi (scissione del glicogeno, da cui segue il rilascio di glucosio)
Nelle persone affette da insulino-resistenza, le cellule non rispondono in modo normale all’insulina e il glucosio non riesce a essere recepito dalle cellule facilmente. Di conseguenza, i livelli di glucosio aumentano nel sangue. L’aumento dei livelli di glucosio nel sangue è chiamato iperglicemia.
L’alterazione di tutti gli altri processi regolati dall’insulina causa una serie di problemi metabolici, soprattutto per quanto riguarda il metabolismo lipidico.
Fattori di rischio
I fattori di rischio della sindrome metabolica includono:
- età maggiore a 40 anni (anche se dati di indagini recenti evidenziano un aumento della sindrome metabolica anche tra i bambini e gli adolescenti)
- inattività fisica
- obesità
- insulino-resistenza
Essere affetti da sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare:
-
diabete – se non si apportano cambiamenti al proprio stile di vita volti a controllare il peso, i livelli di glucosio continuano ad aumentare, con il rischio di sviluppare il diabete; il diabete può anche essere causa di altre condizioni, quali la sindrome post flebitica, una complicanza della trombosi venosa profonda
-
malattie cardiovascolari – colesterolo alto (LDL) e pressione alta possono essere fattori contribuenti all’accumulo di placche nelle arterie. Queste placche, dette placche aterosclerotiche, possono restringere le arterie, con il conseguente rischio di attacco di cuore, infarto e ictus.
Diagnosi
La diagnosi di sindrome metabolica viene effettuata quando si presentano 3 o più dei fattori di rischio che arrivano a causare tale condizione. Essi, lo ricordiamo, includono:
- grande quantità di grasso localizzato prevalentemente a livello addominale
- obesità
- trigliceridi alti (superiori a 250 mg/dl)
- pressione alta
- glicemia alta (superiore a 100mg/dl a digiuno)
- bassi livelli di colesterolo HDL (sono da considerare valori rischiosi al di sotto dei 50 mg/dl nella donna e al di sotto dei 40 mg/dl nell’uomo)
Trattamento
Per
curare la sindrome metabolica,
bisogna anzitutto
ridurre il peso corporeo che causa obesità o sovrappeso aumentando l'attività fisica e sottoponendosi ad una dieta.
Se l'
endocrinologo lo ritiene necessario, è possibile ricorrere all'assunzione di
farmaci per ridurre la pressione arteriosa e la glicemia.
Dieta
Per
curare la sindrome metabolica, è utile attenersi a una dieta sana, che può migliorare il proprio livello di colesterolo, l'insulino-resistenza e la pressione sanguigna.
In generale, una
dieta sana comporta:
- pochi grassi saturi, colesterolo e sale
- il controllo degli zuccheri semplici, che dovrebbero provenire prevalentemente dalla frutta
- buon consumo di frutta e verdura, carni magre, pesce, legumi, prodotti caseari poveri di grasso e cereali integrali.
Molti medici suggeriscono di attenersi alla dieta mediterranea, che pone l'accento su:
- consumo di alimenti contenenti grassi sani (cioè non saturi, come l'olio d'oliva), consumo quotidiano di cereali (preferibilmente integrali), frutta, verdura e latticini
- buon consumo di legumi, in particolare insieme ai cereali
- moderato consumo di alimenti di origine animale quali pesce, carne bianca, latticini e uova
- modeste quantità di carne rossa
- consumo di dolci sporadico, limitato ad alcune occasioni.