Cosa è l'orchite?
L'orchite può colpire uno o entrambi i testicoli.
Quali sono le cause dell'orchite?
Virus o batteri possono
causare l’orchite. La
causa più comune dell’orchite è la
parotite.
La parotite è una malattia infettiva tipica dell’infanzia; malattia oggi rara nei paesi industrializzati come gli Stati Uniti grazie agli efficaci programmi di vaccinazione. Si stima che il 33% degli uomini che contraggono la parotite da adolescenti vanno incontro allo sviluppo dell’orchite.
L’orchite virale è correlata per lo più al virus della parotite che si manifesta da 4 a 10 giorni dopo l’ingrandimento delle ghiandole salivari, che è fra i principali sintomi della parotite.
Anche le infezioni di tipo batterico possono causare l’orchite.
Infezioni del tratto urinario e malattie a trasmissione sessuale come la
gonorrea, la
clamidia e la condizione a essa correlata nota come
epididimite possono portare anch’esse allo sviluppo dell’orchite. L’
epididimite è un’
infiammazione dell’epididimo, un tubicino nel quale è conservato lo sperma, che connette i testicoli con i vasi deferenti.
I fattori di rischio che possono essere causa dell’orchite sono, in sintesi:
- parotite
- età superiore ai 45 anni
- grave e recidiva infezione delle vie urinarie
- interventi chirurgici dell'apparato genitale maschile
-
epididimite: un’infiammazione batterica del canale (epididimo) che collega il dotto deferente che trasporta lo sperma fuori, e il testicolo
- rapporti sessuali non protetti
Soggetti che mettono in atto comportamenti sessuali a rischio sono più predisposti a contrarre l’orchite. I comportamenti ad alto rischio includono:
- avere rapporti sessuali senza usare il preservativo,
- avere una storia clinica di malattie sessualmente trasmissibili,
- avere un partner affetto da malattie sessualmente trasmissibili.
Anomalie congenite del tratto urinario caratterizzate da problemi strutturali che coinvolgono la vescica o l’uretra possono aumentare il rischio di sviluppare l’orchite.
Quali sono i sintomi dell'orchite?
Il
primo sintomo riconoscibile dell’orchite è un forte dolore localizzato nell’area dei testicoli e dell’inguine, al quale possono aggiungersi:
Come si diagnostica l'orchite?
La
diagnosi è eseguita attraverso l’indagine della storia clinica del paziente e sui sintomi presentati.
Per determinare l’entità dell’infiammazione e se la prostata è essa stessa infiammata, è necessario procedere con l'
esplorazione rettale della prostata, che consiste nella palpazione della superficie prostatica attraverso l'introduzione del dito indice guantato nell'ano del paziente.
Il medico curante può inoltre richiedere un
esame delle urine e un tampone per verificare la presenza o meno di malattie sessualmente trasmissibili o altre infezioni.
Le immagini a ultrasuoni invece possono escludere la presenza di altre anomalie quali la torsione testicolare, altra condizione che causa dolore intenso nell’area dei testicoli e dell’inguine, sintomi che spesso vengono confusi con quelli causati dall’orchite.
La torsione testicolare è caratterizzata dalla torsione del funicolo spermatico (un fascio di nervi e vasi sanguinei localizzati nei testicoli). Questa condizione patologica è in grado di mettere a rischio la fertilità nel caso venga interrotto il flusso sanguigno verso i testicoli.
Come si cura l'orchite?
Non c’è una cura d’elezione per le
orchiti virali, in quanto la patologia va in contro a
remissione spontanea. Sono però indicati i seguenti
rimedi casalinghi in grado di alleviarne il dolore:
antidolorifici, impacchi con il ghiaccio e sollevamento del testicolo.
Le
orchiti di origine batterica invece sono trattate con
antibiotici, antinfiammatori e impacchi freddi. Indipendentemente dalla causa dell’infiammazione, per un pieno recupero possono essere necessarie alcune settimane.
I medici consigliano, durante il trattamento e la fase di recupero, di astenersi dall’attività sessuale e dal sollevare pesi e raccomandano per chi soffre anche di malattie sessualmente trasmissibili, di far sottoporre anche il proprio partner al medesimo trattamento.
In sintesi, il trattamento per la cura dell'orchite prevede:
- riposo
- applicazione di impacchi freddi sullo scroto
- assunzione di antidolorifici
- assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei
- assunzione di antibiotici
Orchite: tempi di guarigione
L’
orchite non post-parotitica ha una
diagnosi sempre favorevole e, se ben trattata, la remissione completa si ottiene in 15 giorni al massimo.
Per accorciare quanto più possibile i tempi di guarigione, è molto importante
evitare la posizione eretta.
È consigliato e necessario mantenersi il più possibile in posizione sdraiata mantenendo sollevata la borsa scrotale con l’aiuto di un asciugamano arrotolato a mo’ di amaca sopra le coscie, in modo da facilitare il deflusso linfatico.
La maggioranza degli uomini che soffrono di orchite recuperano perfettamente, senza alcun effetto a lungo termine. L’orchite è raramente causa di infertilità. Tra le complicanze cui va incontro l’orchite, ricordiamo:
- infiammazione cronica dell’epididimo
- ascesso o vesciche sullo scroto
- stenosi del testicolo affetto
- morte del tessuto testicolare
Come si previene l'orchite?
In alcuni casi non è possibile
prevenire l’insorgenza dell’orchite, soprattutto quando si parla di disturbi congeniti del tratto urinario.
É possibile invece ridurre il rischio di contrarre l’orchite di tipo virale attraverso la vaccinazione per la parotite sia in soggetti adulti che nei bambini.
Praticare sesso sicuro, usare il preservativo e conoscere la vita sessuale dei propri partner aiuta a prevenire il rischio di contrarre orchiti di origine batterica.