icon/back Indietro

Occhio di pernice

Dermatologia
Occhio di pernice: Cos'è e Come si Cura

Cos’è l’occhio di pernice

L'occhio di pernice è un termine usato per indicare un piccolo callo che si può formare tra le dita dei piedi, sopra o sotto la pianta.

Questo accade quando un piede o una parte di esso viene sottoposto a eccessivo sfregamento o pressione (per esempio, a causa di scarpe strette o poco flessibili).

L’occhio di pernice è quindi un ispessimento della cute, dato dalla sovrapposizione di più strati di pelle. Ha la tendenza ad espandersi più in profondità che in larghezza, determinando la compressione delle terminazioni nervose.

La pelle può allora reagire ispessendosi eccessivamente e formando dei tilomi (strati ipercheratosici) detti comunemente calli, chelomi o, appunto, occhi di pernice. Questi appaiono come indurimenti rotondeggianti con un centro di colore più scuro che ricorda appunto l’occhio di pernice.

È frequente nei soggetti che hanno piedi secchi o poco carnosi (dove quindi la pelle appoggia sull’osso) o nei soggetti che passano molto tempo in piedi, che utilizzano scarpe non ergonomiche o usano tacchi molto alti, che praticano sport o che hanno deformazioni ossee a carico del piede. 

Raramente, può anche comparire un occhio di pernice sul palmo delle mani.

L'occhio di pernice può, infine, presentarsi in due modi

  1. Occhio di pernice duro: è il più comune e ha dimensioni di circa 5 millimetri. Compare, solitamente, all’esterno del quinto dito per sfregamento con la scarpa.
  2. Occhio di pernice molle: è quasi sempre biancastro e ruvido al tatto. Si presenta spesso tra le dita, dove si suda maggiormente.

Differenza tra l'occhio di pernice e un callo

L'occhio di pernice si presenta come una zona circoscritta di ipercheratosi cutanea, decisamente rilevata rispetto al piano cutaneo circostante, a margini declivanti verso la periferia, ma comunque sempre nettamente delimitabili dalla cute sana, di colorito giallo-brunastro, in genere non dolente.

Di solito, si formano nella zona di maggior attrito meccanico (nella pianta dei piedi, nelle persone che camminano molto e sulla superficie dorsale delle dita dei piedi nelle persone abituate a mettere scarpe molto strette).

Il callo è invece un ispessimento localizzato dello strato superficiale (corneo) della cute, laddove questa è sottoposta a sfregamento e a pressione continua, come avviene ai palmi delle mani e ai piedi.

Le aree di callosità, di dimensioni più o meno circoscritte, hanno una consistenza dura rispetto alla cute circostante, sono di colorito giallognolo, spesso translucide. Possono, in special modo alle dita dei piedi, assumere l'aspetto di ispessimenti cornei circoscritti che si approfondano a cuneo nelle strutture cutanee sottostanti, provocando sensazioni dolorose, talora a tipo trafittivo, per la compressione dei filamenti nervosi sensitivi.


Spesse volte, al di sotto del callo, è presente una sporgenza ossea che rende più problematica la terapia e la guarigione. I calli cutanei tendono a regredire e possono anche scomparire quando viene elimina la causa che li aveva prodotti.

Provoca o facilita per esempio la comparsa di callosità l'uso di calzature molto strette o che mal si adattano alla struttura anatomica del soggetto, ad esempio nei piedi piatti; in quest'ultimo caso, sarebbe opportuno consultare anche un ortopedico.

Sintomi dell'occhio di pernice

I sintomi di un occhio di pernice sono principalmente legati al dolore che esso suscita, che si declina nei seguenti modi:

  • dolore nella sede della callosità;
  • dolore ad indossare le calzature; 
  • difficoltà nel camminare correttamente;
  • difficoltà a stare a lungo in piedi.
A volte, è possibile che insieme al dolore si manifestino anche ulteriori segni dell'occhio di pernice, che includono funghi e infezioni batteriche, soprattutto tra le dita dei piedi, dal momento che si tratta di una zona maggiormente esposta a sudorazione.

Occhio di pernice: le cause

Ecco le più comuni cause di occhio di pernice, che portano alla comparsa del disturbo: 

  • Indossare scarpe col tacco: in questo modo, il carico si sposta sulle dita dei piedi causando l'ispessimento cutaneo.
  • Forma particolare dei piedii: ciò può causare problemi nel trovare la forma delle scarpe più comoda. 
  • Borsite al piede: la borsite è un'infiammazione di una borsa articolare.
  • Piede a martello: il cosiddetto dito a martello; si tratta di è un problema articolare che può interessare non solo i piedi, ma anche le mani. In questi casi, il dito o le dita assumono un aspetto piegato in corrispondenza dell'articolazione centrale.
  • Ossa dei piedi prominenti: le deformazioni ossee a carico del piede possono infatti rendere tali zone maggiormente suscettibili a sfregamenti, che causano poi l'occhio di pernice.

Come curare un occhio di pernice

Come si cura l'occhio di pernice al piede? Osservando qualche accorgimento e realizzando a un opportuno trattamento dell'occhio di pernice, esso può scomparire dopo qualche settimana.

Tra i consigli utili per curare l'occhio di pernice troviamo:

  • evitare l’utilizzo di calzature strette e poco elastiche;
  • utilizzare delle creme emollienti o cheratolitiche o creme micropeeling;
  • inserire dischi in lattice fra le dita, per evitare ulteriori compressioni;
  • nei casi più gravi, è possibile intervenire chirurgicamente asportando la lesione.
Ad ogni modo, è bene consultare un esperto.

Occhio di pernice: quali sono i rimedi?

Esistono diversi rimedi casalinghi per rimuovere l’occhio di pernice. Tra questi:

  • Pediluvio: tenere i piedi immersi in acqua calda con sale da cucina e bicarbonato, per circa 30 minuti. Una volta ammorbidita la zona, si può intervenire con una lametta adatta e senza causare lesioni dolorose.
  • Limone: il limone è uno dei rimedi naturali più facili da trovare in casa, in quanto ha proprietà astringenti. Si può usare da solo o in associazione con altri ingredienti. Massaggiare o lasciare riposare l’occhio di pernice con delle fette di limone può ammorbidire la parte interessata. Efficaci possono essere anche delle bucce di limone, messe a bagno in aceto per 3 giorni oppure creare un impasto di limone e lievito di birra da lasciare riposare sulla cute lesa.
  • Gel di aloe vera: l' aloe vera ha dalle caratteristiche rinfrescanti; è sufficiente applicarla delicatamente più volte al giorno sulla pelle per trovare immediato sollievo.
  • Tintura madre di calendula: lenitiva e rinfrescante, la calendula va applicata, sotto forma di tintura, più volte al giorno, per circa 30 minuti.
  • Aglio: l'aglio è un antinfiammatorio naturale che andrebbe applicato sull’occhio di pernice, attraverso un energico massaggio, anche più volte al giorno. Può però causare intolleranze e arrossamenti.
  • Mantenere i piedi igienizzati: si consiglia di lavare i piedi due volte al giorno con un sapone antibatterico.
  • Mantenere i piedi morbidi: spalmare una crema che tenga morbida la zona colpita è importante per contrastare la secchezza della pelle, che può portare alla formazione di un occhio di pernice.
  • Amido di mais: l'amido di mais aiuta a tenere la zona pulita e a evitare sfregamenti che portano a un sicuro peggioramento del problema. Va utilizzato ogni giorno.
  • Cerotti separa-dita: sono utili quando si è obbligati a indossare scarpe strette e a camminare, pur avendo molto dolore.
Prof. Marcello Monti Medico Chirurgo
Prof. Marcello Monti
dermatologo

Contenuti correlati

Cheratosi seborroica
icon/card/dermatologia
Le cheratosi seborroiche sono lesioni pigmentate benigne, la cui causa è sconosciuta.
Onicogrifosi (unghia ad artiglio)
icon/card/dermatologia
L'onicogrifosi è una condizione che colpisce le unghie rendendole spesse e incurvate. Scopriamo i sintomi, le cause e i rimedi.
Telogen effluvium
icon/card/dermatologia
Telogen effluvium: quando preoccuparsi? Un approfondimento sulle cause, la durata, i meccanismi patogenetici e le opzioni terapeutiche.&n...