La nefropatia indica la presenza di un danno all'interno dei reni. Tale condizione però non risulta relativa a una specifica patologia ma indica una generale classificazione diagnostica.
I reni sono organi di straordinaria importanza: oltre alla loro attività filtrante, che consente l'eliminazione di sostanze dannose, regolano gli equilibri idrosalini e acido-base nel sangue.
A livello renale avviene anche la sintesi di eritropoietina (un ormone che favorisce la produzione di globuli rossi) e di renina (un enzima con azione ipertensiva che regola la sintesi di ormoni implicati nel bilancio del sodio e nel controllo pressorio).
Se la nefropatia ha origina infiammatoria è detta nefrite, se ha origine non infiammatoria è detta nefrosi.
Nefropatia e diabete
Normalmente, il processo di assunzione delle proteine crea prodotti di scarto, che vengono filtrati dai reni, diventando parte delle urine. Il diabete può danneggiare questo complesso sistema.
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Infatti, gli alti livelli di zucchero nel sangue tendono a far lavorare maggiormente i reni che, negli anni, cominciano a indebolirsi, perdendo le proteine utili nelle urine.
La presenza di una piccola quantità di proteine nelle urine è detta microalbuminuria. Se presa in anticipo, questa patologia può essere curata, evitando il peggioramento delle condizioni dei reni.
Tuttavia, grandi quantità di proteine nelle urine sono dette macroalbuminuria e rappresentano lo stadio finale della malattia, dopo la quale è necessario un trapianto o la dialisi.
Soggetti colpiti
I soggetti colpiti da nefropatia non sono esclusivamente pazienti di diabete. I fattori che influenzano lo sviluppo di questa patologia includono anche:
Genetica
Controllo degli zuccheri nel sangue
Controllo della pressione sanguigna.
Sintomi
La maggior parte dei sintomi di nefropatia non sono visibili fino a quando la malattia si sviluppa allo stato terminale. Uno dei sintomi più comuni è l'accumulo di fluidi.
Quando i metodi personali non sono più sufficienti, è necessario adottare delle cure mediche per abbassare gli zuccheri nel sangue e la pressione sanguigna, come gli ACE inibitori.