Cos'è la quarantena
La
quarantena è un
periodo di tempo di circa quaranta giorni in cui un soggetto viene tenuto in isolamento in quanto esposto a un agente infettante particolarmente diffusibile e pericoloso per la salute pubblica.
La quarantena è, quindi, un
isolamento forzato al quale vengono sottoposte persone ritenute in grado di trattenere i germi di malattie infettive.
Bisogna ricordare che
la quarantena non contrasta attivamente il virus infettante, e quindi non è da considerare una cura, tuttavia rende temporaneamente innocui i pazienti infetti, evitando di diffondere ulteriormente l'agente infettante.
Quando si va in quarantena
Quando un
paziente risulta
infetto con una patologia potenzialmente contagiosa, allora va in quarantena, ossia viene isolato, in ospedale o a casa, per impedire la diffusione della malattia che lo ha colpito.
In generale, la trasmissione delle malattie infettive può avvenire nelle seguenti modalità:
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Per via aerea – Come nel caso di morbillo, varicella, tubercolosi
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Per via ematica – Alcuni tipi epatite, ad esempio, si diffondono attraverso il sangue (questo è il caso di epatite B ed epatite C)
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Per via oro-fecale – L'epatite A e l'epatite E, invece, si trasmettono a seguito della ingestione di cibo contaminato oppure dopo aver condiviso il bagno o rapporti sessuali oro-anali con la persona infetta
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Per droplets – Ossia tramite contatto con le secrezioni respiratorie, come ad esempio nel caso di difterite, pertosse, polmonite, rosolia e scarlattina
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Per contatto – Ad esempio nel caso di herpes simplex, shigella, herpes zoster, ebola e scabbia.
L'infezione si manifesta quando un microrganismo divenuto ormai patogeno entra in contatto con un soggetto suscettibile all'infezione. I microrganismi risultano situati sia su animali che su oggetti inanimati come superfici, strumenti e device.
La quarantena serve dunque a limitare o, nei casi di isolamento completo, azzerare tutti i contatti sopracitati, al fine di impedire il contagio di soggetti sani.
Quanto tempo dura
La
quarantena, generalmente,
dura quaranta giorni e deriva da "quarantina", ossia il periodo di isolamento forzato imposto ai soggetti appestati durante la famosa epidemia di
peste bubbonica del Trecento.
Comunque sia, ad oggi, tale finestra temporale differisce in base alla malattia infettiva di riferimento e fa riferimento al suo specifico
periodo di incubazione.
Tipi
Esistono due tipi di quarantena:
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Isolamento completo – Il paziente può essere isolato in forma completa, nel senso che deve rimanere fisicamente in un isolamento totale per un periodo pari al più lungo periodo di incubazione della malattia
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Incubazione parziale – Il paziente può essere isolato in forma più attenuata rispetto alla variante completa, ossia deve astenersi dal contatto con individui che potrebbero trasmettere la malattia ad altre persone per un periodo di incubazione medio.
Quarantena: cosa fare
Se un membro della famiglia ha un'infezione e si ha una famiglia in quarantena, i suggerimenti prevedono:
- Tutti i membri della famiglia dovrebbero rimanere a casa. Non sono consentiti dei visitatori.
- Solo un adulto dovrebbe prendersi cura del malato in famiglia, meglio se non si tratta di una donna incinta perché risulta maggiormente a rischio di complicazioni da molte infezioni.
- Cercare di tenere il malato lontano dagli altri membri della famiglia. Per esempio, farli rimanere nella loro camera da letto con la porta chiusa, e impedire la condivisione della stanza. Se il malato ha bisogno di condividere un'area comune con altre persone, si dovrebbe cercare di rimanere un metro o più da altre persone per ridurre la diffusione della malattia, e indossare una maschera di faccia.
- Fare in modo che il malato faccia un uso esclusivo del bagno (se la vostra casa ha più di un bagno).
- Tenere gli oggetti del malato separati da quelli degli altri. Ad esempio, non condividere asciugamani o posate o spazzolini da denti.
- Utilizzare un disinfettante per pulire gli oggetti toccati dal malato, come comodini e superfici del bagno.
- Tenere d'occhio il malato per eventuali segni che stanno peggiorando, per esempio problemi respiratori, confusione o dolore al petto. In tal caso, rivolgersi a un medico.
- Utilizzare maschere facciali per ridurre il rischio di infezione.
- Assicurarsi che il malato stia molto a riposo, beva molta acqua e mantenga una dieta sana.
Quarantena e coronavirus
Dal momento che
tutti sono potenzialmente soggetti a contrarre il coronavirus e che il contagio avviene facilmente, allora si ricorre all'isolamento forzato o quarantena di chi ha contratto questo virus.
L'
incubazione stimata per il
coronavirus o 2019-nCov è di
due settimane. Le misure adottate per limitare la circolazione di popolazioni cittadine come nel caso di Wuhan sono anche dette
cordoni sanitari.
In
Italia, a seguito di casi accertati del nuovo coronavirus, il Ministero della Salute ha deliberato una
quarantena obbligatoria per tutti coloro che sono entrati in contatto con un paziente risultato positivo alcoronavirus. Le ragioni di questa scelta risiedono in
motivazioni di igiene e sicurezza pubblica e chiunque non le rispetti è punibile con l'arresto fino a tre mesi e con una multa di 206 euro (articolo 650 del codice penale).
Inoltre, chiunque nelle due scorse settimane abbia fatto ritorno dalle aree della Cina colpite dal virus, deve segnalare questo fatto a un ASL competente e auto-sottoporsi a quarantena preventiva.
Infine, i cittadini che risiedono nei comuni corrispondenti all'area del contagio, invitati a evitare i contatti non necessari e astenersi dal lavoro o dai luoghi di studio come
misura precauzionale, non sono obbligati dalla legge a rispettare la quarantena e dunque non rischiano di violare l'ordinanza.