La leucopenia è una condizione caratterizzata da una riduzione dei globuli bianchi nel sangue.
Per parlare di leucopenia la concentrazione di leucociti, o globuli bianchi, deve scendere al di sotto delle 3.500 unità per microlitro di sangue (soglia che può leggermente variare in base al laboratorio e alle caratteristiche del paziente come età e sesso).
Il significato diagnostico di una leucopenia varia a seconda di quale popolazione leucocitaria è ridotta.
I leucociti, infatti, includono diversi tipi cellulari quali: granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili), monociti e linfociti. La percentuale maggiore spetta ai neutrofili e ai linfociti, quindi quando si parla di leucopenia solitamente si fa riferimento ad una riduzione dei granulociti neutrofili circolanti (neutropenia) oppure dei linfociti (linfocitopenia). Una riduzione dei monociti, o di eosinofili e basofili, non è indicativa di leucopenia perché la quantità di questi leucociti è inferiore rispetto a neutrofili e linfociti.
Le cause della leucopenia sono molteplici. Le più comuni sono:
I principali sintomi legati alla leucopenia sono:
La leucopenia da sola difficilmente crea problemi per cui per poter essere diagnosticata è necessario individuare la causa scatenante. Gli esami che si possono effettuare sono:
Per curare la leucopenia il medico può prescrivere vitamine e steroidi per attivare il midollo osseo al fine di produrre più globuli bianchi. Si può anche ricorrere alla chemioterapia citotossica, mentre nei casi più gravi al paziente può essere prescritto un cocktail di farmaci adatti alla situazione.