Cos'è l'isterismo
L’
isteria è un disturbo psicologico ma chi ne soffre sperimenta
sintomi fisici di una malattia reale.
Isteria è un termine utilizzato in psichiatria a partire dall’800, per indicare una tipologia di attacchi nevrotici a carattere severo, di cui generalmente erano vittime le giovani donne. Infatti la parola isteria deriva dal greco hysteron, che vuol dire utero, etimologia che sottolinea lo stretto rapporto esistente tra questa nevrosi e il genere femminile.
Ad oggi l’isterismo rientra in quelli che sono definiti “disturbi da conversione”, ovvero la persona che ne è affetta tende a “convertire” i propri problemi di natura psicologica in disturbi somatici, espressione di conflitti interiori repressi.
Durante la crisi isterica il soggetto, il più delle volte femminile, perde il controllo dei suoi movimenti e delle proprie emozioni; inoltre, può capitare che vi sia perdita di coscienza. Malgrado la patologia possa manifestarsi in entrambi i sessi, è più comune tra le giovani donne di età compresa tra i 14 e i 25 anni d'età, molto rara dopo i 45 anni.
Oggi psichiatri e psicologi parlano di “disturbo di conversione”, una patologia che conduce chi ne è affetto a somatizzare un forte stato di disagio psicologico, attraverso una sintomatologia fisica che non ha però alcuna causa reale.
L’isteria nella storia: le origini e Freud
In origine il termine “
isteria” veniva utilizzato per descrivere una condizione medica esclusivamente femminile (dal greco “hystera” è “utero”).
Solo verso la fine del 1800 l'isteria inizia a essere considerata come un disturbo psicologico.
Un grande contribuito allo sviluppo di terapie psicoanalitiche per l’isteria fu apportato da
Sigmund Freud, con il suo studio su una paziente di nome
Anna. Freud, infatti, attribuì i problemi fisici della donna (
paralisi ad un braccio, disturbi alla vista ed al linguaggio) a motivazioni inconsce (sentimenti di repressione provati da Anna nei confronti del padre). Freud considerò i disturbi psicologici come influenze negative sul comportamento fisico umano.
Molte di queste sue teorie, però, sono state aspramente criticate per la mancanza di basi scientifiche.
Cause di isterismo
La
causa principale dell’isteria è la
repressione dell’emotività e della sessualità. Tra le altre cause si annovera l’
ereditarietà: diversi studi hanno evidenziato come la
presenza di sintomi isterici in ambito familiare, e la negazione dell’espressione emotiva è in grado di facilitare lo sviluppo di questa sintomatologia.
E, ancora, la presenza di fobie, la
depressione, eventuali traumi e prolungati stati di malattia possono causare blocchi emotivi tali da facilitare episodi isterici.
Le principali cause di isterismo sono:
Sintomi dell'isterismo
Solitamente un soggetto isterico mostra comportamenti altamente seduttivi, dipendenza emotiva, intolleranza alla frustrazione, irritabilità e immaturità emotiva.
Durante una crisi isterica la persona colpita esibisce sintomi transitori caratterizzata da emotività esagerata e reazioni e sintomi fisici abnormi, quali:
- Sensazione di costrizione addominale
- Crampi e sensazione di pesantezza agli arti
- Perdita di sensibilità in una parte del corpo
- Palpitazioni
- Senso di soffocamento
- Difficoltà di deglutizione
- Sensazione di nodo in gola
- Disturbi della parola
- Irrigidimento del collo e degli arti
- Spasmi muscolari
- Euforia
Nei casi più severi i sintomi possono essere molto intensi e comprendere una
completa perdita di conoscenza,
convulsioni e persino stati dissociativi, possono infatti verificarsi episodi di
sonnambulismo, personalità multipla,
depressione e/o euforia, stati deliranti e in rari casi
allucinazioni.
I principali sintomi dell'isterismo sono:
- tic
- spasmi muscolari
- nervosismo
- mal di stomaco
- tremori
- piccole paralisi
- svenimenti
- allucinazioni
- disturbi della parola
- difficoltà respiratorie
- depressione
- mancanza di memoria
- stati di euforia improvvisa
Trattamento per l'isterismo
L’isteria nella psicologia moderna
Oggi la psicologia riconosce due
diversi tipi di disturbi isterici:
Disturbi dissociativi
Sono disturbi psicologici che coinvolgono una dissociazione o un’interruzione da alcuni aspetti della coscienza, come ad esempio l'identità e la memoria.
Questi tipi di disturbi includono:
- fuga dissociativa
- disturbo dissociativo dell'identità
- amnesia dissociativa
Disturbi somatoformi
Sono disturbi psicologici che creano sintomi fisici che non hanno, però, alcuna causa fisica.
Tali sintomi, di solito, imitano perfettamente malattie reali.
Questi tipi di disturbi comprendono:
- disturbo di conversione
- disturbo dismorfico del corpo
- disturbo di somatizzazione
Alcuni esempi di disturbo da conversione
Il
disturbo di conversione è un evento psicologico che si trasforma in malattia reale per chi ne soffre.
I sintomi sono fisici, ma si basano su un disagio esclusivamente psicologico.
Questi sintomi sono noti come sintomi psicosomatici.
Ecco un esempio: una persona assiste ad un evento orribile e poi diventa cieca. Anche se la sua cecità non ha una causa fisica ed i suoi occhi sono sani, la sua malattia non è finta, ma indotta dal sistema nervoso centrale. Questo tipo di isteria può verificarsi anche in casi di "
finta gravidanza": una donna ha tutti i sintomi fisici della gravidanza senza essere incinta.
Isteria e sesso
Secondo la teoria psicoanalitica, l’
isteria è collegata alla figura femminile in costante conflitto tra amore e sessualità. Il conflitto sarebbe la risultante della scissione tra amore e sesso.
Se pensiamo al periodo storico in cui si sviluppa il pensiero psicoanalitico e, quindi, all’epoca vittoriana, non stupisce pensare che Freud avesse individuato alla base dei sintomi isterici la repressione del desiderio sessuale femminile, all’epoca un vero e proprio tabù.
Come si cura l'isteria
Il trattamento principale dell’isteria è la psicoterapia, utile a risalire all’origine del disturbo da conversione.
Le terapie consigliate nei casi di isteria sono:
- la psicoterapia (ad indirizzo sistemico-relazionale, psicoanalitico o cognitivo comportamentale)
- l’ipnosi
- il ricorso a terapie farmacologiche.
Va sottolineato che il
ricorso a terapie farmacologiche e quindi a farmaci
ansiolitici,
antidepressivi o neurolettici, è permesso solo
previa prescrizione medica allo scopo di
attenuare la sintomatologia isterica e coadiuvare il percorso psicoterapeutico.