Che cos'è la crisi tireotossica
La
crisi tireotossica, anche nota come
tempesta tiroidea, è una rara condizione acuta che insorge a causa di:
-
ipertiroidismo non trattato;
- ipertiroidismo non adeguatamente trattato;
- sltre patologie anche in condizione di eutiroidismo.
Si stima che circa lo 0,05-0,1% dei ricoveri per tireotossicosi sia rappresentato dalla crisi tireotossica. I soggetti prevalentemente interessati sono le donne, nelle quali è anche più diffusa la malattia di Basedow-Graves. In particolare, la crisi tireotossica si manifesta a seguito di tireotossicosi non trattata.
La
tiroide, situata nella parte anteriore del collo, è responsabile della produzione di sostanze (ormoni tiroidei) essenziali per il corretto funzionamento di tutte le cellule del corpo umano.
In determinate condizioni, la tiroide diventa iperattiva e produce una quantità eccessiva di ormone tiroideo nel corpo, uno stato chiamato ipertiroidismo. Le persone affette da ipertiroidismo hanno problemi dovuti all'eccessiva attività di diversi organi, che causano sintomi quali:
Ipertiroidismo e crisi tireotossica: differenze
Un importante segno della
crisi tireotossica, che differenzia questa patologia dall'ipertiroidismo è un marcato aumento della temperatura corporea, che può raggiungere i 40,5-41,1 °C.
La crisi tireotossica è rara (colpisce circa il 2% dei soggetti con ipertiroidismo), ma quando si verifica può risultare molto grave e rappresentare un pericolo per la vita. Chi soffre di sintomi di crisi tireotossica deve essere tempestivamente trasportato in ospedale.
Alcuni sintomi di crisi tireotossica sono:
La crisi tireotossica può portare al coma e, nei casi più gravi, alla morte.
Cause della crisi tireotossica
La
crisi tireotossica può essere considerata un
grado estremo di ipertiroidismo e in genere si verifica in un individuo con
ipertiroidismo non trattato adeguatamente.
La condizione è contraddistinta dalla sovrapproduzione estrema dei due ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea. Non tutti i pazienti affetti da ipertiroidismo sviluppano la crisi tireotossica. Secondo la Biblioteca nazionale di medicina degli Stati Uniti (NLM, National Library of Medicine), le cause più frequenti sono:
- ipertiroidismo grave maltrattato
- ghiandola tiroide iperattiva non trattata
- infezione associata a ipertiroidismo
Oltre a traumi e
stress, sono stati individuati alcuni fattori aggravanti, tra cui:
- infezioni, in particolare del polmone;
- chirurgia della tiroide in pazienti con iperattività della ghiandola tiroidea;
- sospensione dei farmaci prescritti per l'ipertiroidismo;
- dosaggio troppo elevato dell'ormone tiroideo sostitutivo;
-
trattamento con iodio radioattivo;
-
gravidanza;
- farmaci beta-bloccanti;
- attacco di cuore o emergenze cardiache.
Tra gli eventi scatenanti sopraindicati vi è anche la tiroidectomia resa necessaria dal
morbo di Barsedow o dall'
adenoma tossico, qualora non vi sia stata un’adeguata preparazione prima dell’intervento chirurgico. Prima dell’intervento, infatti, è necessario somministrare:
L’obiettivo è portare il paziente in
eutiroidismo prima dell’intervento, cioè con livelli normali di
TSH e ormoni tiroidei, in modo da
evitare la complicanza della crisi tireotossica. Infatti, con l’intervento chirurgico, i follicoli tiroidei vengono lesionati e si provoca una liberazione massiccia di ormoni tiroidei. Se vi è un eccesso di ormoni tiroidei, questi esercitano la loro azione in modo tossico per l’organismo.
Esistono
maggiori probabilità di sviluppare una crisi tireotossica quando una persona ha un grave problema di salute; questa patologia infatti si verifica in genere in pazienti con ipertiroidismo o in persone che hanno non trattato o trattato in modo non adeguato la
malattia di Graves. Il problema si verifica solitamente dopo un evento stressante o una malattia grave, come un'importante infezione. Può anche essere innescata da un intervento chirurgico, dall'uso di iodio per una TAC o da una terapia con iodio radioattivo.
La crisi tireotossica non è causata da uno scompenso tiroideo, quindi, ma da un eccesso di ormoni tiroidei in particolari situazioni che costituiscono l’evento scatenante la crisi:
-
tiroidectomia;
- terapia con radioiodio;
- sospensione della terapia con farmaci antitiroidei o assunzione in eccesso di L-tiroxina;
- infezioni gravi;
- traumi ed altri stress fisici;
- malattie cardiovascolari;
-
embolia polmonare;
-
diabete mellito scompensato;
-
disidratazione;
- squilibrio acido-base;
- corionepitelioma (tumore dell’utero, che può causare la crisi tireotossica particolarmente nelle donne giovani).
Quando cercare assistenza per la crisi tireotossica
È bene andare immediatamente dal medico o cercare assistenza in ospedale in presenza dei seguenti sintomi:
- febbre;
- battiti cardiaci rapidissimi;
- confusione e disorientamento;
- significativa stanchezza e spossatezza.
Amici o familiari di chiunque manifesti questi sintomi della crisi tireotossica dovrebbero immediatamente portare l'individuo interessato al pronto soccorso.
Diagnosi della crisi tireotossica
La
diagnosi avviene confermando l’ipertiroidismo in presenza dei sintomi sopraelencati. I campioni inviati al laboratorio per il dosaggio di TSH e ormoni tiroidei (FT3 e FT4) mostrano:
- TSH molto basso;
- FT3 e FT4 elevati.
Altri esami servono a definire meglio il quadro clinico del paziente, tra cui:
Trattamento per la crisi tireotossica
La
crisi tireotossica è sempre un'emergenza medica. Chi soffre di sintomi di crisi tireotossica deve essere condotto al più vicino ospedale, perché si tratta di è una condizione pericolosa per la vita.
Il trattamento della crisi tireotossica è costituita da misure di sostegno della vita per sostenere la funzione degli organi vitali con i tentativi di ridurre il rilascio di ormone tiroideo. Sarà inoltre effettuata una valutazione completa per determinare la causa della crisi tireotossica, insieme con il trattamento di malattie o condizioni sottostanti o precipitanti.
Il paziente che sviluppa la crisi tireotossica deve recarsi immediatamente al pronto soccorso dove, nell’unità di terapia intensiva, verrà adeguatamente trattato.
In generale, il trattamento si basa sulla somministrazione di:
- farmaci antitiroidei, come il propiltiouracile o metimazolo, che bloccano la sintesi di ormoni tiroidei e inibiscono la conversione di T4 in T3 nei tessuti periferici;
- iodio, dopo aver iniziato la terapia con farmaci antitiroidei, per bloccare la secrezione degli ormoni tiroidei;
- farmaci beta-bloccanti, come propranololo o metoprololo;
- farmaci antipiretici, per ridurre la febbre;
- soluzione salina e soluzione glucosata, per contrastare la disidratazione.
Nei rari casi in cui non vi sia risposta alla terapia farmacologica, si ricorre a:
- dialisi peritoneale;
- plasmaferesi;
- perfusione extracorporea.
Altri interventi terapeutici possono rendersi necessari in base al caso particolare.
L’intervento rapido permette di evitare complicanze e ridurre enormemente il tasso di mortalità, che scende al 10%. Diversamente, quando la crisi tireotossica non è riconosciuta e il paziente non riceve un trattamento adeguato oppure l’intervento non è tempestivo, la mortalità sale al 90% dei casi.
I soggetti ipertiroidei possono prevenire l’insorgenza di questa condizione seguendo la terapia indicata dal medico per il problema tiroideo e sottoponendosi ai regolari controlli.
Prevenzione per la crisi tireotossica
La
crisi tireotossica della tiroide può essere
prevenuta con un trattamento precoce dell'ipertiroidismo e con il riconoscimento dei sintomi premonitori della patologia.