Si parla di algodistrofia (o meno comunemente sindrome dolorosa regionale complessa) quando il paziente presenta un dolore acuto ad uno degli arti superiori o inferiori, nella sua totalità o in una parte. Solitamente sono più comunemente colpiti braccia, mani, gambe e piedi.
Alcuni esperti classificano l’algodistrofia in due categorie:
Algodistrofia I – La forma tipica, che può manifestarsi a seguito di un trauma identificabile così come, in una piccola percentuale dei casi, senza un apparente evento scatenante
Algodistrofia II – Clinicamente simile al tipo I, ma si verifica per una lesione ad un nervo periferico.
Cause
Le cause dell’algodistrofia sono ancora sconosciute.
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Si ipotizza che questa patologia abbia origine da un’alterazione della percezione dolorosa, dovuta a malfunzionamento congiunto di più sistemi dell’organismo, quali il sistema nervoso centrale, quello periferico, il sistema immunitario e il sistema circolatorio.
I medici patologi hanno identificato alcuni fattori che favoriscono l’insorgenza di questa patologia. Nel 90% dei casi l’algodistrofia compare dopo aver subito fratture, distorsioni, ustioni e tagli.
Non sembra esistere nessun fattore genetico predisponente per questa malattia.
Sintomi
Il principale sintomo dell’algodistrofia è un intenso dolore cronico localizzato in una regione anatomica, che provoca una persistente (fino a settimane) sensazione pungente e bruciante, capace di impedire le attività quotidiane. L’insorgenza come la scomparsa della sensazione dolorosa sono del tutto imprevedibili.
Altri sintomidell’algodistrofia sono:
Sensazione che l’arto colpito non appartenga al corpo
Sensazione che l’arto colpito sia più grande dell’altro
La pelle in corrispondenza della parte dolorante appare alterata, nel colore, nella temperatura o nella sudorazione
Capelli e unghie in corrispondenza della parte dolente crescono in maniera alterata
Rigidità e gonfiore articolare dell’arto interessato
La diagnosidell’algodistrofia non può appoggiarsi a nessun test diagnostico specifico ed è quindi molto difficile da eseguire, soprattutto perché non presenta chiare cause e i suoi sintomi l’accomunano a molte altre condizioni patologiche.
È importante quindi che il medico esegua un’attenta anamnesi e una diagnosi differenziale, cioè che escluda altre possibili patologie come le malattie infettive, problemi ossei, articolari o dei tessuti molli, danni ai nervi. Queste esclusioni sono eseguite tramite esami del sangue, risonanze magnetiche, raggi X e studi di conduzione nervosa.
Cura
Per l’algodistrofia esiste attualmente solo la terapia sintomatica, tramite tre tipi di trattamento:
Fisioterapia – Il paziente viene sottoposto ad esercizi per migliorare la circolazione sanguigna, la motilità articolare e la forza muscolare in modo da alleviare il dolore
Terapia farmacologica – Al paziente vengono prescritti vari tipi di medicinali come FANS, corticosteroidi, anticonvulsivanti, antidepressivi triciclici, oppioidi, antagonisti del recettore N-Metil-D-Aspartato, anestetici locali
Terapia psicologica – L’algodistrofia è una condizione molto provante che può portare a depressione e ansia; inoltre, il paziente potrebbe essere affetto da disturbo post-traumatico da stress. È importante quindi sottoporre il paziente ad una terapia cognitivo-comportamentale.
Alcuni consigli utili per diminuire la sensazione dolorosa sono:
La prognosi per l’algodistrofia è imprevedibile e varia per ogni paziente. Secondo gli studi, la prognosi migliora quando la terapia viene cominciata agli esordi della malattia, mentre peggiora se eseguita durante gli stadi più avanzati.