La gravidanza è una fase molto importante nella vita di una donna, contraddistinguendosi come un periodo ricco di cambiamenti psicologici e fisici.
Con il parto, poi, è molto comune che per una settimana o poco più si verifichi l’edema post-parto (anche edema post-partum), una condizione caratterizzata dal gonfiore intorno al viso, pancia, caviglie e nelle estremità tra le mani, gambe e piedi.
Vediamo insieme di cosa si tratta e quali ne sono le cause, i sintomi e soprattutto rimedi.
Quali sono le cause?
Come abbiamo detto, l’edema post-parto è caratterizzato da gonfiore ai piedi, mani, gambe, viso, pancia e caviglie, molto simile al più classico dei gonfiori che attanaglia i nove mesi di gravidanza. Spesso, dunque, questo può durare anche nelle prime settimane successive al parto. In questi casi, il sangue e i liquidi in eccesso nel corpo, il cui volume aumenta durante la gravidanza, permangono nel corpo, causando appunto l'edema-post parto.
In particolare, oltre a quanto già spiegato, le cause dell’edema post-parto sono:
- Parto: la spinta vaginale durante il parto, unita alla pressione della gravidanza, causa un maggiore afflusso di sangue e liquidi alle estremità del corpo.
- Ormoni: l’eccesso di progesterone in gravidanza causa aumento di sodio e ritenzione idrica nel corpo, che portano all’edema.
- Aumento delle dimensioni dell’utero: l’utero aumenta man mano che il bambino cresce, facendo pressione sulle vene che si estendono verso la parte inferiore del corpo, causando accumulo di liquidi, gonfiore ed edema.
Sarà facile riconoscere un edema post-parto: gonfiore alle gambe e alle mani che varia da lieve a forte, infiammazione e aspetto lucido delle parti gonfi e una sensazione di affondo quando si tocca la pelle vi accompagneranno per qualche settimana.
I rimedi naturali edema post-parto
Diminuire la sensazione di gonfiore e di dolore, però, è possibile. Ecco una serie di consigli che possono configurarsi come rimedi naturali per l’edema post-parto:
- Alzare le parti gonfie con cuscini o sgabelli per 30 minuti per 3-4 volte al giorno, in modo da diminuire il dolore.
- Massaggiare gambe e piedi per eliminare i liquidi in eccesso, favorendo così la circolazione e diminuendo la sensazione di disagio.
- Assumere più liquidi per evitare che la ritenzione idrica aumenti il gonfiore e non permetta di liberare i liquidi.
- Fare molto movimento fisico per far sì che i liquidi non rimangano stagnati all’interno del corpo. Possono essere molto utili una passeggiata veloce dai 15 ai 30 minuti o gli esercizi che permettono di allungare e piegare il piede per 30 volte con un movimento circolare di 8 volte in senso orario e 8 volte in senso antiorario.
- Migliorare l’alimentazione, mangiando molta frutta, verdura soprattutto a foglia larga, cereali integrali, zucca, asparagi, barbabietole, cibi ricchi di vitamina B e ferro, per ridurre il gonfiore. Evitate cibi particolarmente salati, preconfezionati, fritti e fast-food.
- Assicurarsi di una buona ventilazione delle stanze, facendo arieggiare la casa in continuazione.
- Non indossare abiti stretti che stringono le zone gonfie.
- Immergete i piedi in una ciotola di acqua tiepida aggiungendo, eventualmente, oli aromatici che aiutano a migliorare la circolazione e ridurre il disagio.
- Cercare di dormire a sufficienza, ed evitare di sedersi con le gambe incrociate, per evitare di rallentare il flusso sanguigno.
- Utilizzare erbe aromatiche, estratti di erbe contenenti flavonoidi o erbe diuretiche come il prezzemolo sotto l’occhio attento del vostro medico, per evitare spiacevoli controindicazioni con l’allattamento.
In ogni caso, in presenza del gonfiore e di sintomi come quelli descritti, è opportuno accertarsi che siano tutti dovuti all’edema post-partum, dunque è sempre necessario rivolgersi al medico per una diagnosi adeguata.