Cos'è la psicosi puerperale, o psicosi post partum

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 17 Dicembre, 2024

Una ragazza parla con uno psicologo

La psicosi puerperale, anche detta psicosi post parto, è una condizione di forte malessere psichico che insorge nella donna in seguito alla nascita del bambino.

Approfondiamone le cause, i sintomi e le possibili soluzioni per trattarla.

Che cos'è la psicosi puerperale e come si riconosce

La psicosi puerperale, o psicosi post partum, è una grave forma di patologia psichiatrica che si manifesta nelle donne entro poche settimane dal parto. Si tratta di un evento grave ma piuttosto raro: si stima, infatti, che colpisca circa 1-2 pazienti su 1000.

La psicosi post parto esordisce in modo rapido e provoca una serie di sintomi che possono mettere in pericolo l'incolumità della donna e del bambino, pertanto è una condizione a cui prestare la massima attenzione e da tenere attentamente monitorata e che, nella maggior parte dei casi, necessita di ospedalizzazione.

Questa patologia non è sempre facile da riconoscere e, almeno inizialmente, può essere confusa con altri disagi tipici del post parto, come ad esempio la depressione; essa, tuttavia, si distingue perché determina spesso veri e propri deliri, comportamenti disorganizzati, paranoia, allucinazioni e perdita di contatto con la realtà.

Nei casi più gravi la psicosi puerperale può sfociare in atti autolesionistico, fino ad arrivare al suicidio o all'infanticidio, pertanto è assolutamente necessario agire per riconoscerne la comparsa e iniziare un trattamento terapeutico.


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Sebbene a volte venga confusa con altre forme severe di disagio psichico, come ad esempio la schizofrenia post partum, il disturbo bipolare e la depressione post partum, la psicosi è una patologia differente, che in genere fa la sua comparsa in un arco temporale abbastanza definito.

Essa, infatti, esordisce entro le due- tre settimane dal parto e quasi mai oltre le otto settimane, mentre in alcuni casi può irrompere già pochi giorni dopo la nascita.

Quali sono i sintomi della psicosi puerperale?

I sintomi della psicosi puerperale non sono sempre facilmente riconoscibili e possono essere confusi con quelli della depressione, dal momento che alcune manifestazioni fisiche sono sovrapponibili.

Tra i tratti caratteristici di questa patologia troviamo:

  • allucinazioni;
  • insonnia grave;
  • pensiero disorganizzato;
  • delirio;
  • paranoia;
  • forte agitazione;
  • sbalzi di umore repentini;
  • deficit cognitivi;
  • stanchezza;
  • preoccupazioni ingiustificate legate alla salute del neonato;
  • contenuti inconsci che vertono sui temi della maternità e della gravidanza;
  • fasi depressive;
  • disorientamento;
  • depersonalizzazione;
  • labilità emotiva;
  • irrequietezza;
  • crisi di pianto;
  • paure irrazionali e ossessive;

La donna che soffre di psicosi post parto può mostrare timori infondati circa lo stato di benessere del neonato, credendo che sia malato o morto, oppure può non manifestare la volontà di prendersi cura di lui o avvertire, dentro di sé, la tendenza a voler provocare dolore a sé stessa o al piccolo.

Durante la cosiddetta "fase maniacale", la donna si mostra estremamente agitata ed irrequieta, spinta da un'energia incontrollabile che la porta a sentirsi euforica e ad avere manie di grandezze; a questo intervallo segue poi la "fase depressiva", in cui prevale la passività, svogliatezza, l'indifferenza e l'apatia.

La donna può inoltre alternare momenti in cui appare lucida e razionale, ad altri in cui è confusa, disorientata e ha comportamenti illogici che, tuttavia, a lei sembrano del tutto coerenti.

In alcune forme di delirio la donna può arrivare a negare di aver partorito o di essere mai stata incinta, mentre nei casi più gravi le allucinazioni sonore possono assumere la forma di voci che suggeriscono atti estremi, come l'infanticidio. Ovviamente diviene quasi impossibile instaurare un rapporto di cura col neonato, pertanto, se si nota la presenza di o più dei sintomi caratteristici di questa patologia, è assolutamente necessario contattare il personale medico.

Possibili cause alla base della psicosi post partum

Non sono ancora state individuate cause certe alla base della possibile insorgenza della psicosi post partum, tuttavia sembra che possa giocare un ruolo il mix tra fattori genetici e familiarità ai disturbi psichiatrici; circa la metà delle donne che hanno avuto un episodio di psicosi post parto, tuttavia, non presentava alcuna manifestazione pregressa.

Tra gli elementi che potrebbero favorire la comparsa del disagio vi sono:

  • presenza del disturbo bipolare;
  • familiarità alle malattie psichiatriche;
  • aver avuto un parto complicato o aver subito violenza ostetrica;
  • aver attraversato una gravidanza complicata;
  • essere primipare;
  • aver subito forti sbalzi ormonali in seguito al parto. Sembra che la brusca diminuzione del progesterone e degli estrogeni subito dopo la nascita, possa favorire la comparsa di disturbi psichiatrici;
  • una grave carenza di sonno;
  • presenza nella donna di sensazioni quali il forte senso di colpa, la vergogna, piuttosto che l'isolamento sociale e la paura;
  • situazioni di vita molto stressanti o problemi a livello famigliare;
  • assenza di un partner di supporto;
  • avere una storia di depressione o disturbi dell'umore alle spalle;
  • presenza di depressione post partum.

La terapia per la psicosi post partum

La psicosi puerperale è un disturbo psichiatrico che può manifestarsi con sintomi gravi ma che, se individuato e trattato tempestivamente, può risolversi in modo positivo.

Se la donna viene sottoposta a cure specifiche, la maggior parte delle manifestazioni psicotiche diviene più sfumata entro i tre mesi dal parto, per poi regredire completamente dopo circa un anno.

Il trattamento per la psicosi puerperale prevede generalmente il ricovero ospedaliero della donna, la quale verrà poi sottoposta a una terapia farmacologica a base di medicinali antipsicotici.

La madre può essere ricoverata insieme al neonato, all'interno di specifici reparti specializzati, al fine di preservare il rapporto.

Generalmente in questi reparti il personale medico lavora integrando il trattamento farmacologico con la riabilitazione psicoeducativa e psicoterapica, cercando di mantenere un'atmosfera protetta in cui la donna possa mantenere il legame col bambino.Una ragazza a letto che non si sente bene e sembra triste

Sebbene vi possa essere il rischio che una psicosi post partum si ripresenti anche in occasione di un secondo parto, ciò non è sempre detto, tuttavia le donne che hanno già subito in passato questa complicazione, risultano soggetti a rischio che devono essere monitorati dal personale medico.

La prognosi di questo tipo di psicosi è comunque buona: si stima infatti che circa nel 95% dei casi trattati i sintomi psichiatrici scompaiano entro dodici mesi. Le ricerche hanno tuttavia evidenziato che solo il 58% delle donne che hanno avuto un episodio di psicosi dopo la nascita del figlio, cerca un'altra gravidanza.

Altri studi, invece, hanno messo in luce come questa esperienza possa contribuire a far insorgere nella donna un disturbo bipolare ricorrente che perdura anche dopo il periodo perinatale.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr.ssa Maria del Carmen Rostagno
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