E' possibile consumare del tonno in scatola in gravidanza oppure questo alimento presenta dei rischi per la salute del feto e per il suo sviluppo? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.
Il tonno in scatola in gravidanza si può mangiare oppure no?
Durante la gravidanza sono molti i dubbi che possono assalire la futura mamma rispetto alla possibilità o meno di consumare determinati alimenti. Il pesce è un alimento che non dovrebbe mancare nella dieta, tuttavia durante il periodo della gestazione esso richiede qualche accortezza in più. Non è consigliabile, ad esempio, mangiare pesce crudo o poco cotto in quanto esso potrebbe essere contaminato da diversi batteri e, se nelle persone non in dolce attesa ciò provoca sintomi di lieve entità, nelle donne in dolce attesa l'infezione potrebbe rivelarsi molto più pericolosa.
Alcuni batteri infatti, come il Toxoplasma, la Salmonella o la Listeria possono danneggiare seriamente il corretto sviluppo fisico e neurologico del feto, determinando, nei casi più gravi, un ritardo nella crescita, la possibilità di parto prematuro o alterazioni nello sviluppo. Per quanto riguarda il consumo di tonno in gravidanza, per mantenersi al riparo dal rischio di contrarre un'infezione è sufficiente cuocere il pesce almeno a 65°, in modo che gli eventuali batteri presenti al suo interno, vengano completamente eliminati dall'azione del calore.
Lo stesso vale per il tonno in scatola, che può essere considerato un alimento sicuro anche durante i mesi della gestazione in quanto viene sottoposto ad un processo di cottura. Mangiare una scatoletta di tonno in gravidanza, quindi, è certamente possibile in quanto il rischio di contrarre la toxoplasmosi o altre infezioni è estremamente ridotto. Inoltre, questa tipologia di cibo subisce controlli rigorosi da parte della aziende produttrici, le quali devono attenersi a rigidi standard di sicurezza alimentare, pertanto le possibilità che il pesce possa essere contaminato da batteri è decisamente bassa.
Tonno in gravidanza e mercurio: è un alimento sicuro?
Se mangiare tonno in scatola in gravidanza è sicuro dal punto di vista delle malattie infettive, si può dire lo stesso del rischio mercurio? Il mercurio è presente nei pesci acquatici di grossa taglia sotto forma di metilmercurio, tuttavia si tratta di una sostanza che, se viene introdotta nell'organismo in misura eccessiva, può dare luogo a gravi intossicazioni. Nel caso di una donna in dolce attesa un eccesso di mercurio può causare ritardi cognitivi nel feto e malformazioni: per questo motivo l'EFSA (ovvero lo European Food Safety Authority) consiglia di prestare attenzione a non introdurre una grande quantità di mercurio attraverso l'alimentazione.
Il tonno, così come il pesce spada, è considerato un "grande predatore" del mare in quanto tende ad accumulare grandi quantità di mercurio nel corso della sua vita. Proprio a causa di ciò, sebbene mangiare tonno in gravidanza (sia fresco cotto che in scatola) non sia vietato, è comunque consigliabile farlo con moderazione, cercando di alternarlo con altre tipologie di pesci.
E' inoltre preferibile variare il consumo delle varie specie ittiche e consumare prevalentemente animali freschi provenienti dalla pesca in mare, in quanto contengono meno sale rispetto ai prodotti conservati e maggiori quantità di acidi grassi Omega 3 benefici per l'organismo.
Come consumare il tonno in scatola durante la gravidanza
Una volta appurato che il tonno in gravidanza si può mangiare, a patto che esso sia cotto o in scatola, come si dovrebbe consumare per ridurre al massimo la possibilità di ingerire sostanze pericolose per il feto? Innanzitutto è consigliabile acquistare prodotti di alta qualità, privilegiando quelli a basso contenuto di sale e nella cui lavorazione venga adoperato l'olio extra vergine di oliva. Poi, non bisogna eccedere con le quantità, ma inserire questo alimento nella propria dieta con moderazione, alternandolo sempre al pesce fresco.
I pesci più consigliati per le donne in dolce attesa rimangono quelli che vivono in acque poco inquinate, quelli allevati in mare e pescati utilizzando metodi sostenibili. Tra le specie ittiche più ricche di sostanze nutritive si distingue il pesce azzurro che, pur essendo poco calorico e relativamente poco costoso, riesce ad apportare buone quantità di minerali, di vitamina D e di Omega 3.