La pizza in gravidanza è considerata un alimento sicuro per la salute del feto? E' vero che si può mangiare tranquillamente anche durante i mesi della gestazione o, invece, richiede qualche accortezza particolare da tenere presente?
Facciamo chiarezza su questo argomento.
La pizza in gravidanza si può mangiare oppure no?
La pizza è un alimento che può essere consumato anche in gravidanza senza particolari rischi per lo sviluppo del feto, a patto che si tengano presente alcune indicazioni fondamentali. Vi è, infatti, la possibilità che alcuni ingredienti utilizzati per condire la pizza siano da evitare a causa della possibilità di contrarre un'infezione batterica.
Molti formaggi a pasta molle impiegati solitamente in questa ricetta, ad esempio, così come un gran numero di salumi, sono controindicati per le donne in dolce attesa in quanto potrebbero essere contaminati dal pericolosi batteri, come il Toxoplasma, la Listeria o la Salmonella.
Fortunatamente, la cottura ad alte temperature (ovvero a più di 65°) elimina completamente la possibilità che un alimento contenga questi batteri, pertanto tutte le preparazioni che subiscono un processo di cottura sono considerate sicure anche per una donna incinta.
Fra queste rientra, quindi, anche la pizza, a patto che la si scelga senza l'utilizzo di ingredienti considerati a rischio. Le pizze in gravidanza che si possono mangiare senza problemi includono la margherita (visto che la mozzarella è cotta in forno a più di 65°) e tutte quelle tipologie nella cui preparazione gli ingredienti sono ben cotti.
Quali pizze evitare in gravidanza
Se la margherita è considerata sicura anche durante la gestazione, quali sono, invece, le specialità da evitare durante i nove mesi della gravidanza?
- la pizza con l'uovo poco cotto;
- la pizza a cui vengono aggiunti i formaggi a pasta molle, come ad esempio il brie, il camembert o il gorgonzola;
- la pizza con il salamino, con il prosciutto crudo, lo speck, la breasola e, in generale, tutte quelle che includono i salumi e gli insaccati non cotti;
- le pizze a cui vengono aggiunte verdure crude non accuratamente lavate;
- la pizza capricciosa;
- la pizza con i funghi;
- la pizza quattro formaggi;
- la pizza con il pesce crudo o poco cotto, e quella con il salmone affumicato.
Oltre alla scelta della pizza, è opportuno prestare attenzione anche alla frequenza con la quale si inserisce questo alimento all'interno della propria dieta.
A causa dell'ingente quantità di sale, infatti, è consigliabile limitare la pizza ad una volta a settimana; a maggior ragione, se si soffre di diabete gestazionale (e si deve, quindi, tenere monitorata la glicemia), è opportuno ridurre il consumo di questo alimento, prediligere le pizze a base di verdure oppure quelle che utilizzano la farina integrale nel loro impasto.
La pizza, inoltre, essendo un cibo molto saziante e talvolta difficile da digerire, potrebbe risultare eccessivamente pesante per una donna incinta: in questo caso è possibile ridurre le quantità, mangiando magari mezza porzione, oppure scegliere una pizza con verdure e senza mozzarella.
Le pizze consentite in gravidanza
Oltre alla margherita, sono consentite anche tutte quelle pizze a base di formaggi a pasta dura, prodotti con latte pastorizzato, come ad esempio il provolone, il parmigiano, il pecorino, così come quelle che utilizzano latticini freschi pastorizzati (ricotta, fiocchi di latte).
Inoltre, è anche possibile scegliere pizze con gli affettati, purché questi siano cotti: fra le alternative più comuni considerate sicure anche durante la gestazione rientrano la mortadella, l'affettato di tacchino arrosto, il prosciutto cotto. In aggiunta, anche la pizza carbonara è consentita, a patto che l'uovo subisca una cottura prolungata.