Macrosomia fetale: i rischi legati a un feto troppo grande

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 17 Ottobre, 2024

Una donna incinta dal ginecologo

Cos'è la macrosomia fetale e cosa comporta al momento del parto? È vero che il travaglio di un feto macrosomico può essere rischioso?

Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.

Che cos'è la macrosomia fetale?

Con la definizione di macrosomia fetale si intende quando il feto alla nascita pesa più di 4 kg. Esistono diversi gradi di macrosomia, utilizzati per classificare i neonati nati molto grandi: si parla, ad esempio, di macrosomia di secondo grado quando il peso del bambino è compreso tra 4 e 4,5 kg, mentre di grado terzo quando supera i 5 kg.

Un neonato macrosomico può essere soggetto a diverse complicazioni, sia durante il parto che nelle prime settimane di vita, e così anche la madre, che ha maggiori possibilità di attraversare un travaglio lungo e complicato.

La macrosomia fetale, tuttavia, non riguarda solo il peso, ma anche la massa grassa, la quale è maggiormente presente nei neonati grandi rispetto a quelli di peso standard, e che può provocare un danno metabolico dovuto all'eccessivo accumulo di grasso nelle cellule durante la vita intrauterina.

Viste le numerose problematiche associate alla macrosomia fetale, in presenza di alcuni elementi di rischio, sarebbe opportuno che la gravidanza venisse monitorata con appositi esami sia prima che dopo il parto. Il medico, ad esempio, può decidere di eseguire un'ecografia verso le ultime settimane di gestazione con l'obiettivo di stimare le dimensioni e il peso del feto.

Sebbene queste valutazioni non siano molto precise, e offrano comunque un certo margine di errore, possono aiutare lo specialista a capire se il feto si stia sviluppando secondo certi parametri ed eventualmente a consigliare alla donna un parto cesareo programmato.


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Sono soprattutto due le misurazioni che danno l'idea delle dimensioni del feto: la lunghezza del femore e quella della circonferenza addominale.

Intorno alla 34- 36esima settimana di gestazione, soprattutto se si è in presenza di alcuni fattori di rischio specifici (come ad esempio l'età avanzata della madre, obesità materna o eccessivo aumento di peso), il personale medico può effettuare un'ecografia di controllo al fine di stimare, con maggior accuratezza possibile, le dimensioni del bambino.

La macrosomia fetale è presente in circa il 3- 15% delle gravidanze, tuttavia se si prendono in considerazione alcuni elementi di rischio, già dall'undicesima settimana di gestazione si può, in alcuni casi, effettuare una diagnosi di macrosomia fetale e agire per contrastare l'evolversi di questa condizione.

Un feto macrosomico, infatti, non è solamente un feto più grande della media, ma è un bambino che, fin dalla vita uterina, è stato soggetto a uno stress metabolico dovuto all'accumulo di grasso nelle cellule e che, proprio per questo motivo, potrebbe poi essere soggetto a complicazioni e problemi di salute.

Quali sono i rischi della macrosomia fetale?

Un feto troppo grande al momento della nascita può andare incontro a diverse problematiche di salute, oltre ad esporre la madre a complicazioni durante il parto.

Quest'ultima, ad esempio, potrebbe andare incontro a emorragie, rottura delle membrane, lesioni e tromboembolie, tuttavia le linee guida non sempre consigliano il ricorso al parto cesareo.

In presenza di un feto grande circa 4,5 kg di peso, si consiglia comunque il ricorso al parto naturale per le donne che sono diabetiche (limite che sale a 5 kg in presenza di una gestante non diabetica), tuttavia, se dovessero esserci ulteriori fattori di rischio per la donna, allora può essere preferibile optare per il taglio cesareo.

La macrosomia fetale è frequentemente associata al rischio di parto distocico, ovvero un eventualità che può causare dei danni al braccio o alla spalla del neonato. La probabilità di incorrere in questa evenienza, è circa dieci volte più alta rispetto ai neonati non macrosomici.

Questi ultimi possono poi essere soggetti a problemi respiratori, dal momento che alti livelli di insulina durante la gravidanza possono interferire con lo sviluppo degli organi preposti alla respirazione e determinare sia una situazione di immaturità degli alveoli polmonari, sia la mancanza di surfattante (ovvero la sostanza prodotta dai polmoni che impedisce il collasso degli alveoli mentre si respira).

I feti macrosomici sono inoltre a rischio politemia, ittero, ipoglicemia (sempre a causa dell'alto livello di insulina) e alterazioni dell'equilibrio ormonale, mentre più a lungo termine essi potrebbero sviluppare obesità e diabete.

Da cosa è determinata la macrosomia fetale?

Quali sono le cause associate alla nascita di un neonato grande più di 4 kg? La più comune è sicuramente la presenza del diabete nella madre, sia di tipo gestazionale, che mellito. In questi casi l'ipoglicemia viene trasmessa dalla gestante alle cellule del bambino, le quali diventano più grandi.

Il pancreas del feto reagisce a questo aumento producendo insulina, con la conseguenza che il neonato aumenterà di dimensioni e di peso. Sebbene il diabete gestazionale non sia l'unica causa di macrosomia fetale, si stima che la sua presenza incida per circa il 45% dei casi.

Altre cause possono poi comprendere:

  • obesità materna, dal momento che questa condizione influenza negativamente il metabolismo e la regolazione dei livelli di glucosio durante la gravidanza;
  • età materna superiore a 35 anni;
  • eccessivo aumento di peso durante la gravidanza e dieta non bilanciata;
  • eccessiva quantità di liquido amniotico;
  • predisposizione genetica;
  • alcune rare sindromi di natura genetica, come ad esempio la sindrome di Beckwith-Wiedemann, la sindrome di Sotos, la sindrome di Marfan e la sindrome dell’X fragile;
  • sindrome dell'ovaio policistico;
  • gravidanza che si protrae dopo la 40esima settimana.

Come prevenire la macrosomia fetale

La macrosomia fetale può essere prevenuta effettuando specifici controlli durante la gravidanza (test da carico di glucosio intorno alla 24-28 sett.) e ponendo attenzione al proprio stile di vita.

Il rischio di partorire un neonato grosso più di 4 kg, può essere ridotto mettendo in pratica queste azioni:

  • non aumentare troppo di peso durante la gestazione, ma seguire un'alimentazione bilanciata che assicuri tutti i nutrienti al bambino senza che vi sia un eccesso di alcuni macronutrienti;
  • se si parte da una condizione di forte sovrappeso, prendere in considerazione l'idea di perdere qualche kilo prima di cercare una gravidanza;
  • tenere sotto controllo un eventuale diabete pregravidico.

Una donna incinta dal ginecologo

  • se viene diagnosticato il diabete gestazionale, seguire con attenzione le indicazioni del medico e tenere monitorato l'evolversi della patologia. È fondamentale rispettare la terapia indicata dal professionista sanitario in modo da mantenere stabile la glicemia;
  • anche se non sussistono fattori di rischio, sottoporsi comunque all'esame per verificare la presenza del diabete gestazionale;
  • praticare un'attività fisica regolare durante la gravidanza, come ad esempio fare lunghe passeggiate o nuotare;

se sussistono elementi di rischio specifico (come ad esempio una situazione di obesità materna o un precedente parto con feto macrosomico), è importante che la donna sia sottoposta a controlli regolari, al fine di prevenire la comparsa della macrosomia.

Tra gli esami consigliati vi sono: ecografie e valutazioni delle dimensioni del feto effettuate a scadenze ravvicinate, le quali possono aiutare il medico a riconoscere i segni della macrosomia nel bambino, l'analisi della glicemia e dei trigliceridi materni e il controllo della pressione arteriosa materna.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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