Spesso e volentieri è normale che si presenti l'herpes in gravidanza: questo avviene, solitamente, perchè le difese immunitarie sono molto basse durante la gestazione.
L'herpes simplex è una famiglia di virus che causano due tipi di infezioni molto frequenti: l'herpes simplex virus 1 (HSV 1), che colpisce le labbra con piccole bolle e vescicole, e l’herpes simplex virus 2 (HSV 2) che, invece, si manifesta nell'area dei genitali.
L'herpes virus è rischioso quando si presenta in sede genitale alla fine della gravidanza: può contagiare il neonato e provocare un'infezione pericolosa.
Vediamo, insieme, quali possono essere i rimedi – naturali e non – per curarlo e prevenire danni al feto.
I rimedi contro l’herpes in gravidanza: come curarlo
L’herpes in gravidanza può essere trattato con pomate antivirali di aciclovir, quando appare localmente e se si è già sofferto in passato di questo disturbo.
Se, invece, è la prima volta che si viene contagiate dal virus dell’herpes, è necessario ricorrere immediatamente ad un consulto con il medico o un dermatologo per verificare la presenza del virus e le conseguenti terapie antivirali.
Vista la duplice natura del virus dell’herpes, abbiamo due vie per curare l’infezione.
Vediamole di seguito.
Come curare e cosa usare per l’herpes labiale
Per trattare l’herpes simplex di tipo 1, solitamente è possibile utilizzare famaci ad uso locale come:
- cerotti antivirali;
- gel al cloruro di alluminio;
- pomate anestetiche ed antinfiammatorie.
Si raccomanda, comunque, di lavarsi bene le mani dopo ogni applicazione topica.
I medici sconsigliano l’uso di antivirali ad uso sistemico (a meno che non strettamente necessario), poiché potrebbero avere conseguenze negative e tossiche sul bambino.
Se utilizzati, è bene fare un’amniocentesi dopo qualche settimana dall’inizio della cura, per verificare che nel liquido amniotico non ci sia alcuna presenza del virus.
Si consiglia, inoltre, di evitare alimenti che potrebbero accentuare la sensazione di dolore causata dall’herpes labiale:
- acidi, come pomodori e agrumi;
- salati;
- duri.
Esistono anche dei rimedi naturali efficaci e per nulla invasivi.
Ad esempio:
- applicare, sulle zone interessate, dei cubetti di ghiaccio per alleviare il bruciore e il prurito, ma anche per facilitare la scomparsa delle bolle e delle vescicole;
- versare dell’alcool su un batuffolo di cotone, o su un dischetto struccante, per disinfettare l’infezione e farla guarire più velocemente;
- trattare la parte colpita applicando un batuffolo di cotone imbevuto con dell’aceto di mele (senza strofinare il punto colpito);
- curare l’alimentazione, evitando cibi infiammanti come insaccati, affettati, sughi o cioccolato, e preferendo cibi sani come frutta e verdura (con vitamina C);
- applicare impacchi di succo di limone, la cui acidità potrà velocizzare il processo di guarigione e la scomparsa dell'herpes;
- usare alcune gocce di propoli, elemento ricco in bioflavonoidi con azione antimicrobica e disinfettante;
- applicare pomate naturali a base di echinacea per velocizzare la guarigione e alleviarne i fastidi;
- applicare impacchi di miele o melassa per velocizzare la guarigione.
Infine, è molto importante proteggersi dall’esposizione alla luce del sole: questa, infatti, risulta essere un pericolo in più per scatenare il virus dell’Herpes labiale.
I rimedi per l’herpes genitale in gravidanza
Non esiste una cura per l'herpes genitale, essendo una condizione cronica.
Il medico può prescrivere:
- antivirale, per evitare una recrudescenza della sintomatologia;
- una crema o un trattamento topico, per gestire dolore e prurito.
Le terapie maggiormente efficaci, quindi, vanno ad agire sulla regressione della viralità e sui sintomi, favorendo la cicatrizzazione delle ferite.
Si tratta, quindi, di:
- antivirali;
- interferone;
- eparina in crema;
- immunostimolanti;
- antistaminici.
È indispensabile anche:
- intervenire sul sistema immunitario, per supportarlo nelle sue normali funzioni;
- seguire una dieta sana ed equilibrata, integrando vitamina C, minerali e antiossidanti;
- limitare lo stress psicofisico.
È poi opinione comune delle società scientifiche l’utilizzo di aciclovir per via orale, un farmaco sicuro per la mamma e anche per il bambino.
Il trattamento con aciclovir è indicato quando:
- si hanno manifestazioni ricorrenti di herpes simplex durante la gravidanza (inizio della terapia a partire dalla 36 settimana);
- si ha una storia clinica di herpes genitale (inizio della terapia sempre a partire dalla 36 settimana);
- si presenta una manifestazione primaria di herpes simplex genitale nel terzo trimestre.
Ricordiamo che il trattamento antivirale non impedisce le recidive, ma permette di poter evitare il cesareo se le lesioni erpetiche non sono presenti al momento del parto o nelle settimane precedenti.
Anche in questo caso esistono alcuni rimedi naturali contro l’herpes genitale in gravidanza:
- mantenere l'area colpita dall’herpes pulita, per evitare che le vesciche si infettino;
- usare un gel topico a base di zinco solfato e/o iodio;
- non indossare indumenti stretti che potrebbero irritare vesciche o piaghe;
- fare dei risciacqui con acqua tiepida e sale;
- evitare rapporti sessuali fino a quando le piaghe non sono scomparse;
- applicare un impacco di ghiaccio, avvolto in un tessuto flanella, per limitare il dolore;
- applicare della vaselina per ridurre il dolore quando si urina;
- integrare propoli, echinacea e altri stimolanti naturali del sistema immunitario.
I rischi per il feto
Gli herpes virus si diffondono per contatto da persona a persona, quindi nel 90% dei casi si creerà un’infezione neonatale al momento del parto.
Di contro, la trasmissione del virus al feto attraverso la placenta è piuttosto rara (5% dei casi), così come la possibilità di contagio dopo la nascita (5-10% dei casi).
Se l’herpes compare a livello genitale per la prima volta durante la gravidanza, si parla di infezione primaria: in questo caso, la probabilità di infettare il neonato è molto elevata (si parla del 60% dei casi).
La mamma, infatti, non ha ancora avuto modo di creare gli anticorpi contro il virus – l’herpes, in tal caso, è posizionato sul collo dell’utero.
Se, invece, si tratta di un riattivazione dell’infezione da herpes virus, il neonato si ammalerà con una probabilità molto minore, per due motivi:
- la localizzazione sul collo dell’utero è rara;
- la mamma ha già trasferito, in anticipo, gli anticorpi protettivi.
Per ridurre il rischio che il neonato possa contrarre l’herpes durante la gravidanza, è raccomandabile ricorrere al parto per taglio cesareo.
Perché avviene l’herpes in gravidanza e come riconoscerlo
Il virus dell’herpes, solitamente, resta latente all’interno delle cellule nervose e tende a riattivarsi quando le difese immunitarie calano.
Durante i nove mesi della gravidanza l’organismo tende ad abbassare la guardia per ospitare il feto senza il rischio di rigettarlo e quindi l’herpes torna a manifestarsi.
Per riconoscere l’herpes labiale, i sintomi da tenere d’occhio sono:
- vescicole biancastre o rossastre localizzate prevalentemente sulle labbra;
- dolore e tumefazione nelle aree in cui sono presenti le vescicole;
- prurito;
- desensibilizzazione dell'area interessata dalle vescicole;
L'infezione da herpes genitale, invece, si manifesta solitamente con:
- lesioni simili a quelle dell'herpes labiale, ma localizzate nell'area genitale;
- prurito;
- linfonodi inguinali gonfi.
Altri sintomi e malattie che possono accompagnare le infezioni da Herpes labiale e genitale sono: