Quando si parla di diarrea in gravidanza, occorre sapere che si tratta di un disturbo relativamente comune – interessa, infatti, circa il 35% dei soggetti in dolce attesa.
Come poter affrontare questa condizione? Da cosa può essere scatenata? Andiamo a scoprirlo.
Alla radice del disturbo: la diarrea è sintomo di gravidanza?
La diarrea non può essere considerata un sintomo della gravidanza, ma in determinati casi (accompagnata da crampi) potrebbe accompagnare il futuro genitore verso travaglio e successivo parto.
Bisogna comunque sottolineare che la presenza di diarrea non implica l’arrivo del travaglio: in ogni caso, si raccomanda sempre di rivolgersi al ginecologo in caso di dubbi.
In definitiva, quindi, la diarrea in gravidanza è normale.
Sintomi diarrea a inizio gravidanza (primo trimestre)
Fin dalle prime settimane di gestazione, all’interno del corpo della donna, si verificano degli squilibri ormonali molto importanti.
Nonostante la maggior parte dei soggetti in gestazione sviluppi casi di stipsi, la mobilità dell’intestino può portare vivere alcuni episodi di diarrea in gravidanza; questo per via di:
- stress dovuto al periodo;
- ormoni;
- cambio di alimentazione.
Questa condizione può colpire la futura mamma soprattutto nei primi mesi della gestazione per via di alcuni integratori che contengono elementi come il ferro in grado di sovra stimolare le pareti intestinali – andando a rendere le feci più liquide.
Qualora dovesse comparire questo sintomo, è sempre bene parlarne col proprio medico per considerare un cambio di integratore.
Influenza intestinale e diarrea nel secondo e terzo trimestre
Dal quarto mese di gravidanza, fino al nono, la comparsa di dissenteria e diarrea non è sempre imputabile solo alla gestazione.
Non bisogna allarmarsi, ma è importante escludere la presenza di contrazioni uterine regolari e, quindi, di una minaccia di parto prematuro: in tal caso la diarrea è solo il risultato del picco ormonale ossitocico.
Quando si tratta di un sintomo fisiologico, la diarrea in gravidanza tende a scomparire col proseguire del periodo gestazionale – per poi apparire nuovamente poco prima del travaglio.
La diarrea, se compare negli ultimi giorni della gestazione, può essere visto come un avvertimento: cambiano gli equilibri ormonali, aumentano i livelli di ossitocina e di progesterone necessari per il travaglio.
Sintomi associati
La sintomatologia che accompagna la diarrea in gravidanza dipende molto dalla causa che l'ha originata, anche se, in alcuni casi, essa potrebbe manifestarsi come unico sintomo.
Ad ogni modo, i sintomi che più comunemente si associano a questa condizione sono:
- dolore e crampi addominali;
- stanchezza e debolezza;
- febbre;
- nausea e vomito;
- dissenteria;
- mal di pancia;
- feci molli
- presenza di sangue nelle feci.
Cause della diarrea in gravidanza
Quando si è incinta la gravidanza può avere numerose cause sottostanti.
Ad esempio, è possibile riscontrare una maggiore probabilità di scariche di diarrea durante il concepimento per via dei cambiamenti ormonali che insorgono durante la gestazione.
Come già accennato, inoltre, un’altra possibile causa potrebbe essere l’eventuale effetto collaterale di multivitaminici e farmaci: un’eccessiva assimilazione di ferro, infatti, può determinare problemi intestinali.
Anche le variazioni dietetiche impreviste e provocate da voglie o indicazioni specifiche del ginecologo – come aumentare il consumo di frutta e verdura – possono indebolire l’organismo e predisporre l’intestino ad un maggior rischio di virus intestinali, stitichezza e diarrea in gravidanza.
In ogni caso, le motivazioni più comuni sono:
- gastroenteriti;
- intossicazioni alimentari;
- influenza intestinale.
- In alcuni casi la diarrea può essere causata da condizioni pre-esistenti come:
- celiachia;
- colite ulcerosa;
- sindrome dell’intestino irritabile;
- morbo di Crohn.
Cause pericolose
Vi sono poi altre cause più invasive e più difficilmente trattabili:
- listeria: un batterio che contagia attraverso il consumo di alimenti contaminati; può portare diarrea, sintomi simil-influenzali e gravissime conseguenze sul feto (come aborto e parto prematuro);
- salmonella: il sintomo principale di questa tossinfezione alimentare è una severa diarrea; se sopraggiunge in gravidanza, può essere causa di meningiti e contagiare il feto;
- campylobacter: ci si contagia attraverso il consumo di alimenti contaminati ed è la principale causa di gastroenterite batterica e grave diarrea; nella maggior parte dei casi, il genitore e il feto superano l’infezione senza problemi, ma ci possono essere episodi di aborto e parto prematuro;
- epatite B: si tratta di un’infezione che può essere trasmessa dalla mamma al bambino, con una probabilità molto alta di andare incontro a infezione cronica e conseguenze sul fegato. Anche in questo caso, si possono riscontrare nausea, vomito e diarrea.
Nonostante tutto, facendo attenzione non è così facile contrarre infezioni gravi, ma è importante non abbassare mai la guardia sull’igiene e su cosa si mangia in gravidanza.
Rimedi e cosa prendere per la diarrea durante la gravidanza
La maggior parte dei casi di diarrea in gravidanza guarisce dopo qualche giorno anche senza cure.
Si ricorda, però, che è sempre consigliato bere molti liquidi (anche a piccoli sorsi) per via della disidratazione che sopraggiunge.
In caso di dissenteria in gravidanza – associata a disturbi gastrointestinali come vomito e nausea – è consigliato fare un discreto utilizzo di probiotici disponibili sotto forma di integratori alimentari e, se assunti correttamente, possono incidere sulla salute e le difese immunitarie.
I probiotici sono disponibili in:
- compresse;
- liquidi;
- capsule orali;
- gocce;
- capsule vaginali;
- alimenti fermentati, come gli yogurt.
Essi possono essere utilizzati per il trattamento di:
- clostridium difficile;
- lievito;
- diarrea acuta;
- vaginosi batterica;
- diarrea associata agli antibiotici.
Generalmente, i probiotici sono considerati sicuri e ben tollerati se ingeriti per via orale o usati per via vaginale.
Cosa mangiare
Durante un attacco di diarrea in gravidanza è necessario seguire una dieta povera di sale e preferire alimenti semplici e secchi come:
- riso;
- crostini;
- mele;
- crackers;
- banane;
- patate semplici.
Da evitare, invece:
- alimenti ad alto contenuto di grassi e zuccheri;
- latticini;
- bevande contenenti caffeina.
È fondamentale compensare la perdita di liquidi (causata da disidratazione conseguente a diarrea) assumendo molta acqua e liquidi contenenti elettroliti, come:
- brodi;
- minestre;
- bevande ricche di sali minerali;
- bibite senza caffeina.
È sempre sconsigliata la somministrazione di farmaci da banco senza prima aver consultato il medico o il ginecologo.
Diarrea e dissenteria in gravidanza: quando preoccuparsi
Quando la diarrea e l’influenza intestinale in gravidanza dura più di 48 ore è necessario consultare il parere del proprio medico.
Inoltre, il consulto scientifico è richiesto anche nei casi in cui questo sintomo è accompagnato da:
- vomito;
- disidratazione;
- febbre;
- feci sanguinolente.
Le cure mediche andrebbero somministrate con urgenza qualora si presentassero:
più di 6 episodi di diarrea in 24 ore;
- febbre alta;
- vomito frequente;
- feci che contengono sangue o pus;
- sintomi di disidratazione quali secchezza delle fauci, urine scure, sensazione di stordimento, sete, minzione meno frequente;
- dolore al retto o all'addome;
- diarrea che dura più di 48 ore.