Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura o disagio che possono essere accompagnati da una serie di sintomi fisici e psicologici.
Sebbene siano comuni e non dannosi per il bambino, possono essere molto spaventosi e debilitanti per una donna incinta.
Vediamo a cosa sono dovuti e come è possibile cercare di affrontarli al meglio.
Sintomi di un attacco di panico
I sintomi di un attacco di panico, in genere, includono:
- battito cardiaco accelerato;
- tremore;
- sudorazione;
- fiato corto o sensazione di soffocamento;
- dolore al petto o fastidio;
- nausea o mal di stomaco;
- disturbi del sonno e/o insonnia;
- svenimento;
- vertigini o senso di sbandamento;
- derealizzazione o depersonalizzazione (sensazione di distacco dalla realtà o da se stessi);
- paura di morire o di perdere il controllo.
I sintomi possono variare di intensità e sono estremamente soggettivi: è importante non sottovalutarli e parlarne con lo specialista che monitora la gravidanza o con il proprio terapeuta, se si ha già intrapreso un percorso psicologico.
Cosa scatena gli attacchi di panico in gravidanza
Non esiste una causa unica per gli attacchi di panico in gravidanza, ma possono essere scatenati da una serie di fattori, tra cui:
- cambiamenti ormonali: i livelli di estrogeni e progesterone aumentano notevolmente durante la gravidanza, e questi cambiamenti possono influenzare l'umore e aumentare l'ansia;
- stress: la gravidanza può essere un periodo di grande stress, a causa dei cambiamenti fisici ed emotivi, delle preoccupazioni per il parto e delle difficoltà finanziarie che potrebbero verificarsi;
- mancanza di sonno: la nausea mattutina, la minzione frequente e altri sintomi gravidici possono interferire con il sonno, che può portare a stanchezza e irritabilità, aumentando il rischio di attacchi di panico;
- preoccupazioni per la salute del bambino: è normale preoccuparsi per la salute del proprio bambino, ma alcune donne possono sviluppare un'ansia grave che porta ad attacchi di panico;
- storia di ansia o depressione: le donne con una precedente storia di ansia o depressione sono più a rischio di sviluppare attacchi di panico durante la gravidanza;
- attenzione maggiore nei confronti del proprio corpo: la donna nel periodo di gestazione osserva il proprio corpo con maggiore attenzione e, di conseguenza, si allarma più facilmente per i cambiamenti, rischiando di incorrere in stati ansiosi.
In alcuni casi, il medico può raccomandare farmaci per trattare l'ansia in gravidanza. Tuttavia, è importante discutere dei rischi e dei benefici dei farmaci prima di assumerli.
L’ansia in gravidanza è una condizione comune e trattabile: con il giusto supporto la maggior parte delle donne può gestire l'ansia e vivere una gravidanza sana e felice.
Come affrontare gli attacchi di panico durante la gestazione
Se si verificano attacchi di panico durante la gravidanza, è importante sapere che non si è sole e che ci sono molti accorgimenti, anche preventivi, che si possono attuare per affrontarli.
Ecco alcuni consigli:
Imparare a riconoscere i primi segnali
I primi segnali di un attacco di panico possono includere battito cardiaco accelerato, sudorazione e vertigini.
Una volta che si riconoscono, è possibile iniziare a sviluppare strategie per affrontare l'attacco.
Frequentare un corso pre-parto
I corsi pre-parto, generalmente tenuti da ostetriche e altri professionisti sanitari, prevedono un programma di incontri o lezioni progettato per educare e preparare le future mamme e, in alcuni casi, i loro partner, al parto e alla cura del neonato.
In questa sede si affronta in particolar modo la paura di partorire, uno dei possibili motivi di ansia in gravidanza, presente soprattutto durante in terzo trimestre, che è strettamente collegata agli attacchi di panico.
Respirare con calma
La respirazione diaframmatica può aiutare a rallentare il battito cardiaco e ridurre l'ansia.
Durante un attacco di panico è importante, dunque, cercare di fare respiri lenti e profondi dal diaframma.
Concentrarsi sul momento presente
Quando si verifica un attacco di panico, è facile farsi prendere dai pensieri negativi.
È essenziale cercare di concentrarsi sul momento presente e su cose come la respirazione o il battito cardiaco.
Richiedere il supporto di persone care
Parlare con il proprio partner, un familiare o un amico può aiutare a ridurre l'ansia e la sensazione di isolamento.
Praticare tecniche di rilassamento
Tecniche come lo yoga, la meditazione e la mindfulness possono aiutare a ridurre lo stress e l'ansia in generale, e possono anche essere utili durante un attacco di panico.
Cercare un aiuto professionale
Se gli attacchi di panico sono gravi o interferiscono con la vita quotidiana, è importante cercare un aiuto professionale.
Un terapeuta può insegnare ulteriori meccanismi di coping e, se necessario e possibile, può prescrivere farmaci.
Provare a trarre giovamento da erbe officinali
L'ansia in gravidanza è un'esperienza comune per molte donne, ma è importante ricordare che evitare farmaci psicoattivi e ansiolitici nel primo trimestre è fondamentale, in quanto potrebbero avere effetti sullo sviluppo fetale.
Fortunatamente, esistono diverse alternative naturali che possono aiutare a gestire l'ansia durante la gravidanza.
Alcune donne trovano sollievo dall'utilizzo di erbe come:
- valeriana: nota per le sue proprietà calmanti e rilassanti;
- passiflora: utile per ridurre l'ansia e favorire il sonno;
- camomilla: con le sue proprietà calmanti e digestive, può aiutare a rilassare corpo e mente;
- melissa: vanta proprietà sedative e ansiolitiche, coadiuvando il rilassamento;
- lavanda: nota per le sue proprietà calmanti e rilassanti, può essere utile per favorire il sonno e ridurre lo stress.
Tuttavia, è fondamentale ricordare che consultare il proprio medico è sempre consigliabile, anche prima di iniziare qualsiasi trattamento con erbe durante la gravidanza.
Le erbe, infatti, possono interagire con altri farmaci o condizioni mediche, e un parere professionale è fondamentale per garantire la sicurezza sia della mamma che del bambino.
È importante ricordare che gli attacchi di panico non sono dannosi per il bambino e generalmente non sono la spia di un problema di salute mentale necessariamente grave.
Tuttavia, se si verificano attacchi di panico gravi o frequenti, è importante parlarne con il proprio ginecologo di riferimento che, eventualmente, potrebbe fornire il contatto di un professionista della salute mentale.