La gravidanza è uno dei momenti nella vita di una donna maggiormente caratterizzato dai cambiamenti. Questi avvengono sia a livello fisico che psicologico e sono tutti orientati ad ospitare a fare crescere una nuova vita. Tra tutte le variazioni corporee, quelle ormonali sono, forse, quelle più straordinarie. Scopriamo in questo articolo quali sono e cosa comportano.
Cosa accade all’atto del concepimento?
Forse non tutti sanno che il concepimento può avvenire anche dopo 48 o 72 ore dal rapporto sessuale non protetto. Ciò accade in quanto è noto che gli spermatozoi hanno la capacità di sopravvivere nell’apparato genitale femminile per tutto quel tempo e non è dato sapere quando incontrano la cellula dell’uovo femminile per fecondarla. Sette giorni dopo il concepimento, però, l’organismo materno riceve una sorta di allerta che fa sì che si predisponga all’accoglimento dell’embrione.
Immediatamente avvengono parecchi cambiamenti, tra questi i principali sono:
- variazioni dei livelli ormonali;
- variazione dei livelli glicemici;
- abbassamento della pressione sanguigna;
- accrescimento del volume totale del sangue circolante.
Come si trasforma il corpo?
Al variare di così tanti fattori come quelli indicati, si hanno evidentemente altrettante trasformazioni corporee lungo tutto il corso della gravidanza.
La più evidente trasformazione è, senza dubbio, l’accrescimento del ventre. Ciò avviene a causa del progressivo ingrossamento dell’utero che accoglie e, successivamente, consente la crescita del feto.
Con l’avanzare della gravidanza, però, si aggiungono altri cambiamenti:
- il seno si ingrossa per prepararsi all’allattamento e spesso può diventare più sensibile. Inoltre, possono verificarsi anche cambiamenti nella pigmentazione dell'areola e le vene possono diventare più evidenti;
- aumenta il peso corporeo a causa di un incremento di tessuto adiposo;
- spesso la pelle subisce un processo di iperpigmentazione, tanto che parecchie donne vedono comparire macchie scure sulla pelle o la linea nigra, ovvero, una linea scura che appare verticalmente sull'addome,o piccole macchie scure sul viso;
- talvolta possono comparire le smagliature;
- ritenzione idrica che può causare gonfiore soprattutto agli arti inferiori (da considerarsi fisiologica purché la pressione arteriosa non risulti alterata);
- modifiche posturali dovute all’aumento del peso che può portare la donna ad aumentare la lordosi lombare.
Naturalmente, questi sono solo alcuni dei cambiamenti che si possono verificare alla quali possono aggiungersi trasformazioni specifiche di ciascuna futura mamma.
Come cambiano i livelli ormonali dopo la fecondazione?
Abbiamo detto che le variazioni ormonali sono quelle che guidano l’intero processo di gestazione e non vi è nulla di più vero di questa affermazione.
Una volta che l’ovulo viene fecondato (dopo circa sette giorni), infatti, la gonadotropina corionica umana, nota come beta-HCG o ormone della gravidanza, inizia a informare ogni cellula circa la nuova vita presente.
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A quel punto, la prima reazione dell’organismo sarà impedire la mestruazione. Contestualmente, però, le beta-HCG fanno in modo che i livelli di estrogeno e progesterone si regolino di conseguenza. Questo processo di autoregolazione sarà costante nel corso dei nove mesi di gestazione per garantire la crescita e, successivamente, nascita del bambino.
L’ormone della gravidanza
Non vi è dubbio che l’ormone della gravidanza o, più tecnicamente Beta hCG è il più noto tra quelli che intervengono a sostegno della gravidanza in quanto viene misurato nelle urine dai comuni test e nel sangue dalle analisi ospedaliere. Si tratta di una sostanza chimica prodotta dal trofoblasto, ovvero dal tessuto che troviamo nelle fasi iniziali di formazione dell’embrione e che darà successivamente origine alla placenta.
La sua presenza è essenziale affinché il corpo luteo possa produrre progesterone, ormone indispensabile per mantenere l’utero in uno stato di quiescenza per preservare la gravidanza. Tale quiescenza impedisce, infatti, all’utero di contrarsi e scatenare la mestruazione quando al suo interno si dovesse trovare annidato l'embrione.
A partire poi dalla dodicesima settimana, la placenta produrrà essa stessa il progesterone.
Ecco perché, di norma, le concentrazioni di Beta hCG nel sangue e nelle urine aumentano esponenzialmente nel corso del primo trimestre di gravidanza, raddoppiando circa ogni 24/48 ore durante le prime otto settimane; il picco viene raggiunto intorno alla decima settimana di gestazione, dopodiché i livelli decrescono fino alla sedicesima settimana circa e da qui rimangono abbastanza costanti fino al termine della gravidanza.
Questa diminuzione coincide con la regressione dei sintomi più frequenti della gravidanza come nausea e affaticamento proprio perché le Beta hCG sembrano essere i principali responsabili di questa sintomatologia.
Conclusioni
La gravidanza è, per ogni donna, un periodo di profonde mutazioni sia fisiche che psicologiche. I cambiamenti ormonali giocano un ruolo chiave nell'intero processo. Dal momento del concepimento, il corpo materno si prepara attivamente ad accogliere l'embrione, con una serie di cambiamenti che includono variazioni ormonali, glicemiche e pressorie, nonché un aumento del volume del sangue circolante.
Durante il corso della gravidanza, il corpo subisce trasformazioni evidenti, come l'accrescimento del ventre e l'ingrossamento del seno in preparazione all'allattamento. Allo stesso tempo, si possono verificare cambiamenti come l'aumento di peso corporeo, iperpigmentazione della pelle e la comparsa di smagliature.
Uno degli aspetti cruciali alla base di tali modifiche è l'azione dell'ormone della gravidanza, la Beta hCG, che regola i livelli di estrogeno e progesterone per sostenere la crescita e il mantenimento della gravidanza. Misurato nelle urine o nel sangue, l'ormone è un indicatore affidabile dello stato di gravidanza e dei suoi sviluppi.
Nei primi mesi di gestazione, i livelli di Beta hCG aumentano rapidamente, raggiungendo un picco intorno alla decima settimana e rimanendo relativamente costanti fino al termine della gravidanza. Questo processo di regolazione ormonale contribuisce anche alla regressione dei sintomi tipici della gravidanza, come nausea e affaticamento, rendendo la gravidanza un'esperienza unica e dinamica per ogni donna.