Camera gestazionale: di cosa si tratta?

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 27 Settembre, 2023

La camera gestazionale rappresenta l'ambiente in cui l'embrione si sviluppa dopo l'impianto nella cavità uterina, ospitando anche il sacco vitellino. La sua visibilità si manifesta solitamente dalla quarta o quinta settimana di gravidanza (tempo calcolato a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione).

Durante la prima ecografia ginecologica in gravidanza, la camera gestazionale viene identificata nella maggior parte dei casi e confrontata con i risultati del dosaggio dell'ormone beta hCG per monitorare il progresso del feto, determinare con maggior precisione la datazione della gravidanza e garantire che il suo andamento sia positivo.

Cos’è la camera gestazionale?

La camera gestazionale è l'ambiente che si forma attorno all'embrione e contiene anche il sacco vitellino, il quale, successivamente, viene riassorbito dalla placenta intorno alla dodicesima settimana di gravidanza

La visualizzazione della camera gestazionale rappresenta uno dei primi segni della gravidanza ed è possibile osservarla mediante l'esecuzione della prima ecografia ginecologica, durante il periodo gestazionale. Quando le dimensioni dell'embrione all'interno della camera gestazionale superano i 5 millimetri, è anche possibile rilevare il battito cardiaco fetale, fornendo così una conferma dell'avanzamento corretto della gestazione. 

Quando si vede la camera gestazionale?

Di solito, la camera gestazionale può essere rilevata durante la prima ecografia in gravidanza, tra la quarta e la quinta settimana di gestazione; il medico ginecologo avrà il compito di monitorarne l'evoluzione e confrontarla con i livelli dell'ormone beta hCG al fine di stabilire con precisione la datazione della gravidanza e verificare l'assenza di complicazioni per il feto. 

La visualizzazione della camera gestazionale può già avvenire a partire dalle 4-5 settimane dall'ultima mestruazione e rappresenta il primo segno ecografico di una gravidanza appena iniziata.

Questo può avvenire mediante un'ecografia transvaginale. Si vedrà la camera gestazionale come un'area vuota all'interno dell'utero, in cui si posizionerà l'abbozzo dell'embrione. È caratteristico visualizzare l'abbozzo embrionario con una piccola zona vuota (tipo un “palloncino” portato dall'embrione) rappresentato dal sacco vitellino. 

A 5 settimane, le dimensioni della cavità corionica raggiungono un diametro di 5-6 mm e tale grandezza corrisponde a un valore di Beta hCG di 800-1000 UI/l (circa), mentre la camera ovulare si ingrandisce, per ogni ulteriore giorno, di circa 1 mm. 

Misure standard della camera gestazionale

La valutazione delle dimensioni della camera gestazionale può fornire informazioni utili sull'evoluzione della gravidanza quando sono presenti segnali di rischio, come perdite di sangue o dolori addominali anomali. È importante notare che, prima della quinta settimana di gravidanza, neppure l'ecografia è in grado di visualizzare la camera gestazionale o altri elementi della gravidanza.

La misurazione del sacco vitellino viene valutata assieme alla durata di amenorrea, ossia il mancato arrivo del ciclo mestruale; comunque, come accennato precedentemente, l'epoca gestazionale potrebbe non essere accurata, quindi è normale osservare misurazioni più piccole rispetto alle aspettative. Pertanto, ciò che conta è l'evoluzione delle misurazioni nel corso di una settimana.

Quando viene rilevata una camera gestazionale con una misura di 25 mm, ci si aspetta di poter visualizzare anche l'embrione al suo interno; ad ogni modo, se ciò non dovesse avvenire, è consigliabile attendere e programmare un ulteriore esame con ecografia in seguito. 

Camera gestazionale piccola

La dimensione della camera gestazionale aumenta gradualmente in parallelo alla crescita dell'embrione, con un tasso approssimativo di 1 mm al giorno; la sua misurazione è essenziale, poiché fornisce al ginecologo informazioni sulle possibili anomalie e può orientare verso ulteriori accertamenti.

Se il ginecologo riscontra una crescita inferiore rispetto ai parametri di riferimento (il diametro minimo è di 20 mm) e la camera gestazionale risulta più piccola rispetto allo standard, potrebbe esserci uno spazio insufficiente per il corretto sviluppo del sacco vitellino al suo interno, compromettendo potenzialmente il proseguimento della gestazione.

La mancata crescita del sacco può dipendere da irregolarità del ciclo mestruale o da anomalie nella conformazione dell'utero che, in casi isolati, potrebbero addirittura impedire lo sviluppo del feto.

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È importante notare che, sebbene una camera gestazionale troppo piccola possa rappresentare un problema per lo sviluppo futuro del feto, ciò non si verifica necessariamente in tutti i casi. In alcune donne, la crescita può essere più lenta, ma la camera gestazionale riesce comunque a contenere adeguatamente il sacco vitellino e la placenta, senza causare complicazioni. 

Camera gestazionale grande

Nel caso in cui la camera gestazionale risulti più ampia rispetto alle dimensioni considerate normali, vi è meno motivo di preoccupazione, poiché il problema sorge quando non è in grado di contenere adeguatamente il feto.

È fondamentale monitorare l'evoluzione della camera gestazionale e verificarne le dimensioni, anche se occorre ricordare che le sue dimensioni possono variare a seconda di diversi fattori e ogni donna può presentare caratteristiche diverse. Pertanto, una dimensione della camera gestazionale superiore alle aspettative non è rilevante se le dimensioni del feto sono nella norma. 

Camera gestazionale irregolare

Tra le anomalie più comuni riscontrate nelle camere gestazionali si evidenzia l'irregolarità nella loro forma.

Normalmente, la camera gestazionale presenta una forma circolare, allungata e tondeggiante; al contrario, se assume una forma irregolare (spesso allungata e priva di una forma regolare), ciò può compromettere lo sviluppo embrionale.

Attraverso l'utilizzo dell'ecografia, il ginecologo può identificare questa tipologia di anomalia. Solitamente, in questi casi, si prescrive l'assunzione di progesterone, insieme al riposo, al fine di monitorare l'evoluzione della situazione. 

Camera gestazionale vuota: cosa significa?

Qualora durante la prima ecografia l'embrione non fosse individuabile all'interno della camera gestazionale, viene diagnosticata una situazione di camera gestazionale vuota.

Ci sono vari fattori che possono causare tale circostanza. Ad esempio, potrebbe essere che il concepimento sia avvenuto in un momento successivo rispetto a quanto inizialmente supposto, il che farebbe sì che l'embrione, più piccolo del previsto, non venga rilevato tramite l'ecografia: a volte, l'ovulazione può verificarsi dopo la data presunta, risultando in calcoli errati di alcuni giorni.

Nel caso in cui la camera gestazionale risulti vuota senza alcun errore di calcolo, potrebbe invece essere indicativa di un’interruzione spontanea e precoce della gravidanza. Spesso, l'aborto precoce è attribuibile al mancato sviluppo dell'ovulo fecondato che, nonostante l'impianto nell'utero, non dà origine all'embrione, lasciando la camera gestazionale vuota. Tale condizione è comunemente nota come "uovo chiaro", "uovo cieco" o "gravidanza anembrionica" e rappresenta una forma molto precoce di aborto spontaneo.

Camera gestazionale vuota con beta HCG elevate

L'ormone beta hCG viene prodotto dall'organismo femminile al momento del concepimento, ma non è immediatamente rilevabile nel sangue: la sua presenza può essere confermata solo dopo 7-10 giorni dal concepimento.

Durante la gravidanza, le donne sottoposte al test delle beta hCG sono spesso sottoposte a controlli regolari per monitorare la quantità di ormone presente nell'organismo e verificare l'assenza di problemi al feto.

A volte, durante la prima ecografia effettuata, potrebbe capitare che il ginecologo non riesca a visualizzare il feto, evidenziando, invece, una camera gestazionale vuota. Anche se sono già stati effettuati esami delle beta hCG, è importante che la donna incinta li ripeta per accertarsi che non si sia verificato un aborto spontaneo di cui potrebbe non essere a conoscenza.

Se i livelli delle beta hCG sono significativamente più elevati rispetto al precedente esame e risultano adeguati in relazione alla data presunta di concepimento, allora tutto procede normalmente e sarà sufficiente attendere ancora qualche giorno per poter visualizzare il proprio bambino all'interno della camera gestazionale.

Cosa fare se la camera gestazionale è vuota

Dopo aver rilevato la presenza della camera gestazionale nell'ecografia ma l'assenza dell'embrione, se la gravidanza risulta interrotta, è importante comprendere i passi successivi da intraprendere. La donna dovrà seguire le indicazioni del ginecologo, il quale valuterà il suo stato di salute generale, i suoi desideri e la distanza tra la sua abitazione e l'ospedale (nel caso di complicazioni o mestruazione emorragica, potrebbe essere necessario rivolgersi al pronto soccorso). 

A seguito di queste valutazioni, si può scegliere tra due opzioni:

  1. una condotta di attesa
  2. un intervento chiamato "revisione uterina"

Quando si opta per la condotta di attesa senza intervento chirurgico, si aspetta che la camera gestazionale vuota si stacchi autonomamente e venga espulsa in modo spontaneo entro alcune settimane (in linea di massimo, tra le 4 e le 6 settimane); durante questo periodo, la donna potrebbe sperimentare una mestruazione più abbondante del solito. 

Bisogna fare molta attenzione se compare febbre o dolori al basso ventre: ciò potrebbe essere indicativo di un aborto settico e/o ritenuto.

Quando cercare una nuova gravidanza

La mancata progressione della gravidanza a causa di una camera gestazionale vuota non aumenta il rischio di recidive; l'assenza di formazione dell'embrione è spesso dovuta ad un'alterazione cromosomica, che rappresenta una situazione sporadica e del tutto casuale. Pertanto, quando vorrà, la donna potrà cercare una nuova gravidanza senza il timore di complicazioni legate all'esperienza precedente.

Per quanto riguarda i tempi:

  1. se è stato eseguito un intervento di revisione uterina, si consiglia di attendere il secondo ciclo mestruale prima di cercare una nuova gravidanza
  2. se si è scelta la condotta di attesa (e la situazione si è risolta spontaneamente), non è necessario attendere due cicli mestruali: alcune donne sono state in grado di concepire immediatamente, già al primo ciclo di ovulazione successivo all'aborto spontaneo.
Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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Ludovica Cesaroni
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